tico e socialista.
Una nuova strage nel nord-est del Paese, nella provincia di Karpisa: nove i morti “ufficiali”, probabilmente sono di più. Sono stati uccisi da un raid di stampo nazista: bombe su abitazioni civili. Un crimine immondo condannato aspramente dal diritto internazionale, ormai inutile carta straccia.
Dopo la strage di appena due giorni fa a Jalalabad, con rastrellamenti e colpi d’arma da fuoco esplosi sulla popolazione inerme.
E’ l’ennesima evidente prova di ciò che il mondo ormai sopporta da oltre 15 anni. La strategia imperialistica di un gruppo di criminali che guidano gli Stati Uniti d’America.
Molte volte ho parlato qui del nuovo fascismo Usa: la politica estera perseguita dai gruppi dirigenti degli Stati Uniti (un paese guidato da grandi lobbies divise in due partiti espressione di diversi interessi imperialistici, dove le elezioni sono una farsa, spesso truccate, milioni di persone non votano nel quadro di una emergenza democratica e sociale drammatica totalmente nascosta alla popolazione ed al mondo intero dai meccanismi del regime). In Afghanistan in questi giorni noi assistiamo ad un saggio di questa spirale di oppressione e di aggressione mondiale che ha per obiettivo fondamentale l’area dell’Eurasia, con la Cina nel mirino.
Dalla fine dell’Unione Sovietica gli Stati Uniti d’America hanno prodotto una forte accelerazione della propria proiezione imperialistica. Si sono moltiplicate guerre e conflitti. La guerra è diventata al dimensione totale della politica estera degli usa, l’espressione più evidente dell’imperialsimo.
Con la fine del campo socialista storico (e prima della formazione, oggi palese, di un nuovo campo socialista e non “allineato”) gli Stati Uniti d’america hanno elaborato un disegno chiaramente enucleabile dalla lettura dei documenti ufficiali: la possibilità di avventarsi su risorse e mercati un tempo non raggiungibili, senza ostacoli e con una politica di guerra aggressiva, supportata da ingenti spese militari e da vaste restrizioni politiche e sociali sul fronte interno, con una proiezione terroristica, fatta d’occupazioni militari e di controllo stretto di territori e governi locali.
Una nova vasta campagna fascistica mondiale insomma, strutturalmente indirizzata ad una corsa a risorse e mercati, necessaria risposta ad una crisi sociale, di fonti energetiche e di sbocchi economici strategici, che gli Stati Uniti sono costretti ad affrontare oggi, al cospetto dell’imponente avanzata del nuovo campo socialista cinese e dal blocco di paesi che in tutto il mondo si sottraggono alla barbarie ed allo sfruttamento del nuovo imperialismo Usa. La corsa disperata, fatta di stragi come quella in Afghanistan, contro l’agonia di un colosso che pensava di aver vinto dopo la fine dell’Urss, dispiegando la sua potenza militare fascista mondiale, ma che oggi è sempre più isolato.
Oggi serve una grande operazione verità alla quale la sinistra italiana si sottrae. Mostrare al mondo il processo avvenuto negli ultimi 16 anni. La dinamica fondamentale della politica mondiale.
Dalla fine dell’Urss, all’offensiva del nuovo fascismo, alla nuova speranza del socialismo, dalla Cina alle altre numerose esperienze di pace e di progresso.
Oggi la pace ed il progresso sono l’alternativa al nuovo fascismo mondiale usa, alle stragi di falluja e Jalalabad.
L’alternativa è il socialismo, un nuovo campo di forze diverse, variegate, con le proprie specificità nazionali, contro il fascismo.
La sinistra italiana è impantanata in un mare di menzogne. I popoli del mondo hanno il diritto di sapere. Una vasta e profonda riforma della cultura di sinistra in direzione di una nuova visione del mondo e dei rapporti internazionali. Questo serve oggi.