“ LUNGA VITA AI SENATORI A VITA”
Questo è un augurio per l’età vetusta dei nostri senatori a vita per rispetto e comprensione.
Tutti in chiesa ad accendere una candela, a dire un rosario, primo fra tutti Romano Prodi affinché i senatori a vita possano partecipare alla votazione e dare la fiducia al governo.
Oscar Luigi Scalfaro è a letto imbottito di antibiotici ma, grande uomo, ha assicurato che ci sarà il suo voto. Auguri!
Rita Levi Montalcini, età dai 90 ai 98, impossibile conoscere l’esatta data perché i quotidiani non sono mai d’accordo. La battagliera signora è a Dubai ed è attesa con ansia e tutti fanno gli scongiuri affinchè possa atterrare sana e salva in Italia.
Il senatore argentino Luigi Pallaro, attualmente in Sud America, ha fatto sapere di non aver ancora deciso quale linea tenere ma l’Unione è certa che voterà.
Sergio De Gregorio, presidente della Commissione Difesa al Senato, è ricoverato in clinica a causa di una colica renale ma, eroico, fa sapere che ci sarà, anche se in barella.
Tra i voti di cui l’Unione pensa di disporre vi è la new entry di Marco Follini, uomo tutto di un pezzo, leale, coerente al massimo, di lui non si può proprio dire che è un “ voltagabbana”…..
Si direbbe che il nuovo governo non goda buoni auspici, forse colpa di qualche iettatore o, più verosimile, l’età centenaria dei nostri senatori a vita. Follini a parte.
I senatori a vita arruolati sono almeno quattro: Rita Levi Montalcini, Emilio Colombo, Carlo Azeglio Ciampi e Scalfaro, se guarirà. Cossiga, invece, non voterà la fiducia e forse pure Andreotti. Pininfarina per ora mantiene il riserbo ma, si prevede, che non si farà vedere in Aula, come spesso fatto in precedenza.
Non si può constatare che Prodi e company stiano attraversando un periodo di ansie, un momento toccano le stelle e urlano “allegria” alla Mike Buongiorno, poco dopo si accasciano se arrivano notizie poco confacenti alle loro aspirazioni.
Di una cosa si è certi: siamo lo spasso per gli stranieri, si stanno divertendo non poco nell’assistere a questa sceneggiata di tradimenti, di passaggi anomali da una coalizione all’altra, di liti continue e terrore di perdere lo scranno. Manca solo l’amore, come vi è sempre in un bello sceneggiato che ha forte audience, ma questo non è nel Dna dei nostri onorevoli italiani. E’ un’altra cosa!
ERCOLINA MILANESI
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