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Schiavismo. Dopo quattro secoli la Virginia si scusa con gli ex schiavi
Il provvedimento della Virginia non ha valore di legge
Washington, 25 febbraio 2007Dopo quattro secoli, una guerra civile, una modifica alla Costituzione e decenni di battaglie del movimento per i diritti civili, ma alla fine dal
Sud degli Usa sono arrivate le prime scuse ufficiali ai neri per la schiavitu'. Con un voto unanime, l'assemblea della Virginia ha approvato una risoluzione che fa dello stato il primo ad esprimere "profondo rammarico" per il passato.
La risoluzione e' stata votata a Richmond, nell'edificio che ai tempi della Guerra Civile americana (1861-1865) era la sede del Congresso
della Confederazione schiavista del Sud. La Camera della Virginia lo ha approvato per 96-0, tra gli applausi, e il Senato subito dopo ha dato il via libera con un'approvazione unanime per acclamazione. Introdotto dai democratici, il provvedimento e' stato appoggiato anche dai repubblicani, compreso un deputato ottantenne, Frank Hargrove, che il mese scorso aveva fatto infuriare i leader neri esortandoli a "farla finita" con i loro riferimenti all'epoca della schiavitu'.
La Virginia e' ricca di tragiche memorie del passato. Lo stato celebra quest'anno i 400 anni di Jamestown, la prima colonia permanente britannica nel nuovo mondo, che fu fondata nel 1607. Ma proprio a Jamestown, nel 1619, arrivarono i primi schiavi neri catturati in Africa, dando il via al redditizio commercio alimentato dall'esigenza continua di 'braccia fresche' per le piantagioni di tabacco e cotone del Sud.
Gli schiavisti uscirono sconfitti dalla Guerra Civile e quando il presidente Abraham Lincoln alla fine del conflitto visito' Richmond, la capitale del Sud data alle fiamme, espresse la speranza che la piaga razziale fosse stata finalmente cancellata. Lincoln pero' fu assassinato una settimana dopo e gli stati del Sud continuarono a fare ostruzionismo. Nonostante le modifiche alla Costituzione che mettevano fine al diritto di possedere schiavi, per decenni la Virginia e altri stati continuarono a introdurre leggi che ponevano ostacoli alla partecipazione dei neri alla vita pubblica. Fu necessario il movimento dei diritti civili degli anni '50 e '60 per metter fine alla segregazione, ma fino a oggi nessuno stato del Sud aveva ancora messo nero su bianco, in un'assemblea statale, le proprie scuse.
La risoluzione afferma che la schiavitu' approvata dallo stato "e' la piu' orrenda tra tutte le privazioni dei diritti umani e le violazioni dei nostri ideali, avvenute nella storia della nostra nazione". La Virginia si e' scusata anche per gli abusi sui 'nativi', gli Indiani d'America che furono cacciati dalla regione dai primi coloni o sterminati, e ha riconosciuto che l'abolizione della schiavitu' e' stata seguita "dalla sistematica discriminazione e da altre pratiche nei confronti degli americani di origini africane, che affondavano le loro radici nel razzismo, l'intolleranza e l'incomprensione razziale".