AVVENIRE: ‘’MINACCE SUL CONCORDATO, PER FAR TACERE LA CHIESA'’ CITTA’ DEL VATICANO - ‘Certi settori laici sviluppano un ragionamento strumentale per mettere in crisi le relazioni tra Chiesa e Stato’. L’Avvenire rileva con preoccupazione che dopo il referendum sulla procreazione medicalmente assistita ed ora il ddl sui Dico alcuni gruppi politici chiedono con grande insistenza di rivedere il Concordato per abolire ‘le forme di finanziamento delle confessioni’. Alla vigilia dell’annuale ricevimento all’ambasciata italiana presso la Santa Sede per l’anniversario dei Patti Lateranensi, il quotidiano dei vescovi affida al professor Carlo Cardia un editoriale di prima pagina intitolato: ‘Il Concordato non puo’ comprare il silenzio’. ‘Chiunque vede che siamo di fronte ad una specie di ritorsione censoria che chiama in causa questioni che non hanno alcun rapporto tra di loro. Quasi che il Concordato e le Intese possano comprare il silenzio delle chiese. Un salto indietro - si legge - verso l’Ottocento in controtendenza nei confronti dell’Europa’.
La liberta’ della Chiesa cosi’ come quella di altri culti, ha aggiunto Cardia, ‘non e’ oggetto di concessione da parte di alcuno, ma ha fondamento nella Costituzione elaborata col contributo di tutti e nell’ispirazione giusnaturalistica della democrazia politica’. Morale: ‘forse l’agitarsi di alcuni gruppi vuole raggiunger un risultato obliquo, quello di sventolare la bandiera della laicita’ per non doversi confrontare nel merito con le idee e le proposte dei cattolici’.