Evidentemente io non considero opportuno paragonare il contesto post bellico con quello odierno. Quando tentai di sostenere l'inconsistenza dell'autodichiararsi o autodefinirsi fascisti nel 2006, non pochi ragazzi mi risposero che consideravano un tradimento o semplicemente non concepivano nulla al di fuori del fascio littorio. Condivisibile o meno, è una scelta coerente. Io non l'accetterò mai per ragioni storiche e politiche.
In questo caso la partecipazione alla manifestazione del Polo delle Libertà è una contraddizione. Prima si fa propaganda squadrista, poi si va in piazza con i borghesi vietando simbologia anticostituzionale, qual è il fil rouge con il quale si tesse la formazione di un Partito rivoluzionario? Si parla di Mutuo Sociale (progetto interessante e condivisibile) per poi andare in piazza con Partiti che hanno votato a favore (Forza Italia) o hanno praticato l'astensione (Alleanza Nazionale) sulla Direttiva Bolkestein ? Si vuole presentare la Fiamma Tricolore agli occhi dei perbenisti come un Partito moderno, scevro da nostalgismo? Niente di più falso (vedi Squadra del Cuore). Volete visibilità? Ma sempre fascisti rimanete, per cui sempre nel ghetto si finisce. E' triste, ma è la verità.
Vogliamo i parlamentari. Siamo squadristi e stiamo nel centrodestra per ora, come gli squadristi si candidarono nelle liste del Blocco Nazionale...
Nel Giugno del 1920 veniva formato l’ultimo gabinetto presieduto da Giovanni Giolitti. Egli fu appoggiato, oltre che da liberali di tutte le tendenze, anche dai cattolici nonostante i suoi pessimi rapporti personali con Don Sturzo. Con un discorso tenuto a Dronero, che qualificava a Sinistra il programma del Governo, Giolitti si era assicurato la "non ostilità" dei socialisti, ma ancora una volta non fu possibile andare oltre poichè Turati si vide costretto a rifiutare l’offerta di partecipazione diretta al Ministero, condizionato dalla base del partito. La larga maggioranza ottenuta non gli fu tuttavia sufficiente per riuscire a ricomporre il sistema politico prebellico: erano sorti nuovi raggruppamenti con i quali doversi confrontare, la proporzionale aveva distrutto l’Italia dei notabili, il movimento fascista imperversava nelle piazze mediante l’uso della violenza. Come già aveva fatto con socialisti e cattolici, Giolitti tentò di sfiatare il movimento inglobandolo nelle strutture dello Stato liberale. Così va letta la sua mossa di inserire nelle sue liste alle elezioni del ‘21 rappresentanti del Partito Fascista. Ma questa volta il responso delle urne non gli fu favorevole.
I deputati del "blocco nazionale", l’unione delle liste da lui capeggiate, non furono il numero previsto ed inoltre i deputati fascisti si rivelarono ben presto dei "cani sciolti", confermando l’impossibilità di imbrigliarli nel sistema democratico. Se si considera poi il fatto che questi ultimi avvenimenti avevano inasprito non poco i rapporti con le opposizioni socialiste e cattoliche, comprendiamo quanto fosse delicata la situazione parlamentare; ed infatti di lì a poco le cose precipitarono.
Non me la sento di giudicare male Neracomelapece..Lei è veramente di cuore puro e idealista e in un certo senso mi ricorda molto quello che ero io fino a qualche anno fa, quando ancora credevo nei presunti "buoni propositi" della razza umana...
Si potrebbero evitare tante delusioni, ma fino a quando la realtà non proverà l'illusione, la coscienza di essere stati usati non riemergerà. Dalla fondazione della Fiamma Tricolore sino ad oggi, tra espulsioni e tessere stracciate, sono passati centinaia di militanti. Il Valzer continua, avanti così.