Originariamente Scritto da
Kronos
Ecco mi son proprio scordato di controllare sul sole24Ore se c'era una spiegazione più chiara rispetto a quella apparsa su repubblica.it
9 novembre 2006
Fondi in testa su ProSiebenSat.1. Mediaset esce dall'asta
di Monica D'Ascenzo
Ancora una volta i private equity, i gorilla della finanza,si fanno largo in un'asta internazionale. Pur priva di ufficialità,si è diffusa ieri l'indiscrezione che ad accedere alla seconda fase per la gara di ProSiebenSat.1 saranno i fondi chiusi,che per l'occasione si sono raccolti in cordate. Una lotta impari per Mediaset, la cui offerta sembra essere stata messa fuori gioco in meno di 24 ore.
La società guidata da Fedele Confalonieri nega di aver ricevuto una comunicazione ufficiale, ma l'eventualità che Mediaset non rientri nella rosa dei candidati ammessi è plausibile, considerato che la scelta dell'advisor Morgan Stanley si basa sui prezzi delle offerte. Un player industriale ha limiti di indebitamento, che i fondi di private equity invece non hanno. E così, secondo quanto riportato da Reuters, Morgan Stanley avrebbe ricevuto offerte sopra i 30 euro ad azione. Un prezzo di certo eccessivo per Mediaset,non per i fondi che possono fare ricorso ad una forte leva finanziaria. Per ProSiebenSat.1 avrebbero presentato una manifestazione d'interesse non vincolante il private equity americano Kkr in cordata con Permira da una parte e Goldman Sachs con Apax Partners dall'altra.
Sullo sfondo della vicenda, per altro,non è mancato il disappunto da parte del mondo politico tedesco all'interesse del gruppo italiano per ProSiebenSat.1. Di diverso tenore i pareri del Governo italiano: ieri il ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni ha affermato che «per l'industria televisiva italiana sarebbe una bella soddisfazione se Mediaset avesse un asset così importante sul mercato europeo più importante. Naturalmente — ha aggiunto a decidere sono i mercati e non il Governo».
In rialzo Mediaset in Borsa. Il settore della pubblicità in Italia non ha prospettive incoraggianti per il 2007,ma Mediaset ha annunciato un taglio dei costi. L'aspetto non è passato inosservato agli analisti,che hanno sottolineato nei report come un taglio dei costi possa permettere una revisione delle stime per l'utile per azione (Eps) per il 2007. Tanto è bastato per far tornare gli acquisti sul titolo,che mercoledì ha chiuso a 9,11 euro in rialzo dell'1,91% dopo un massimo di giornata a 9,15 euro (+2,3%).
Lehman Brothers ha tagliato le proprie attese di crescita per le attività italiane di Mediaset al 3% dal 3,5% precedente per il 2007,ma ha contestualmente rivisto al ribasso le stime sull'aumento dei costi dal 3,6% all'1,5 per cento. Il giudizio sul titolo è stato confermato a ' equalweight' (in linea con il mercato),con un target price di 9,75 euro per azione. Anche per Merrill Lynch la novità positiva è nell'annuncio del taglio dei costi. Gli analisti in questo caso calcolano che con costi in crescita del 2% per il 2007 (contro una loro stima di +3,1%), l'Eps salirebbe del 2%, con un aumento dei costi limitato all'1% invece l'Eps salirebbe addirittura del 6%. Merrill Lynch reitera il giudizio 'buy' (acquistare) con un target a 10,6 euro per azione.Meno positivi gli analisti di Société Générale, che hanno ribadito la raccomandazione 'sell' (vendere) con target price abbassato da 8,9 a 8,8 euro, mentre Credit Suisse ha confermato il giudizio 'neutralì' e il target price a 9 euro.