ROMAGNOLI IN A REGINA COELI DA CIAVARDINI: RICERCA DELLA GIUSTIZIA NON SIA ACCANIMENTO GIUDIZIARIO
“Sono assolutamente certo della non colpevolezza di Luigi Ciavardini per il reato addebitatogli” Così Luca Romagnoli, segretario nazionale della Fiamma Tricolore, recatosi in mattinata presso il carcere di Regina Coeli, si esprime in merito alla detenzione dell’ex militante di estrema destra per una rapina avvenuta a settembre del 2005. “L’arresto di Luigi sulla base di prove vaghe, quando non addirittura assurde, le testimonianze che lo collocano altrove mentre si svolgeva la rapina, la tragica farsa del processo di Bologna, dimostrano un accanimento giudiziario senza precedenti”. Prosegue l’europarlamentare della Fiamma Tricolore “Per quanto attiene alla rapina dello scorso anno, Ciavardini è detenuto sulla base di un pezzo di impronta digitale rinvenuta su una busta al di fuori della banca, e la cui compatibilità è stata riscontrata dopo più di un anno”. Continua Romagnoli “Il processo di Bologna ha contorni, se possibile, ancora più grotteschi: telefonate delle quali nessuno si ricorda, testimoni che scampano miracolosamente ad incurabili malattie per le quali vengono scarcerati, cartelle cliniche che scompaiono, ma, soprattutto, le vaghe testimonianze del mostro Angelo Izzo, la cui attendibilità fu rigettata dal giudice Falcone”
“E’ ora che questa assurda persecuzione abbia un termine, è ora che le istituzioni si facciano garanti della libertà di un uomo, che pure ha commesso i suoi errori e per i quali ha pagato; – conclude Romagnoli – a tal fine solleciterò l’interesse di colleghi europei, affinché cali il velo di silenzio e di menzogne stese sulla vita di Ciavardini”.