Scritto da Lucia di Fatima (Suor Maria del Cuore Immacolato) nel 1937 per ordine del vescovo di Leiria, che le ordinò di scrivere la storia della sua vita e delle apparizioni, esattamente come erano avvenute.

Passò un bel po' di tempo e un giorno d'estate, che eravamo andati a passare la siesta a casa, stavamo giocando in cima a un pozzo, che i miei avevano in fondo al giardino e che si chiamava Arneiro. (Nello scritto su Giacinta, ho già parlato anche di questo pozzo). Improvvisamente, vediamo vicino a noi la stessa figura, o angelo, come mi pare che doveva essere e dice:

- Che fate? Pregate! Pregate molto! I Cuori di Gesù e di Maria hanno sopra di voi disegni di misericordia. Offrite costantemente all'Altissimo preghiere e sacrifici.


- Come dobbiamo sacrificarci? - domandai.


- Di tutto quello che potrete, offrite un sacrificio in atto di riparazione dei peccati con cui Lui è offeso e di supplica per la conversione dei peccatori. Attirate così sopra la vostra patria la pace. Io sono il suo angelo custode, l'angelo del Portogallo. Soprattutto accettate e sopportate con sottomissione le sofferenze che il Signore vi manderà.



Il sacrificio di Cristo è sempre attualissimo...

Il culto del Sacro Cuore di Gesù ci unisce alle sofferenze del Cristo, mediante l'Eucaristia.

E' un culto che sembra rappresentare, assieme a quello per il Cuore Immacolato di Maria, una parte essenziale della vita cristiana del prossimo futuro.

E' sufficientemente proposto ai giovani?