CITTA' DEL VATICANO (Reuters) - Monsignor Emmanuel Milingo -- l'arcivesco africano che sposò nel 2001 una coreana secondo il culto del reverendo Sun Myung Moon, fondatore della Chiesa dell'Unificazione, per poi tornare in seno alla Chiesa cattolica -- è stato scomunicato oggi per aver ordinato 4 vescovi.
Lo dice una nota del Vaticano.
Milingo "è incorso nella scomunica latae sententiae prevista dal Canone 1382 del Codice di diritto canonico", si legge nella nota, secondo cui il monsignore di origine africana, noto per le sue capacità di esorcista e guaritore, si trova "in una condizione di irregolarità e di progressiva aperta rottura della comunione con la Chiesa".
La scomunica è la sanzione più grave prevista dalla Chiesa e comporta una totale rottura con la comunità cattolica.
DOMENICA L'ORDINAZIONE DI 4 VESCOVI
Dopo "l'attentato matrimonio", ricorda il Vaticano, domenica scorsa Milingo ha ordinato 4 vescovi a Washington D.C.. Per questo atto pubblico, spiega ancora, "sia Milingo che i quattro ordinati sono incorsi nella scomunica latae sententiae".
La nota della sala stampa vaticana riferisce come la Santa Sede abbia "seguito con viva apprensione l'attività posta in essere di recente" da Milingo "con una nuova associazione di sacerdoti coniugati, seminando divisione e sconcerto tra i fedeli".
La Chiesa cattolica romana insiste che i preti restino celibi e ha già più volte escluso di poter permettere il matrimonio come soluzione per far fronte alla scarsità di preti in molte parti del mondo.
Nel comunicato il Vaticano dice inoltre che "esponenti a vario livello della Chiesa hanno invano cercato di contattare l'arcivescovo, per dissuaderlo dal proseguire in azioni che provocano scandalo, soprattutto nei riguardi dei fedeli che hanno seguito il suo ministero pastorale a favore dei poveri e dei malati".
UN PASSATO BURRASCOSO
Nel 2001, l'ex arcivescovo di Lusaka, Zambia, sconvolse il Vaticano scomparendo e poi riapparendo a New York, dove prese in moglie Maria Sung, una coreana di 43 anni che era stata direttamente scelta per lui dal controverso evangelista Moon.
La cerimonia fu celebrata in massa in un hotel di New York, con Milingo ripreso dalle telecamere in smoking mentre baciava la sua sposa in abito bianco.
Milingo e Sung tornarono poi in Italia separatamente . Lui dichiarò di voler tornare nella Chiesa, mentre lei iniziò uno sciopero della fame, rilasciando interviste distesa a letto dalla sua camera d'hotel e accusando il Vaticano di averle rapito il marito.
Il Vaticano, che non ha mai riconosciuto il matrimonio, minacciò Milingo di scomunica.
L'allora Papa Giovanni Paolo II mostrò clemenza e chiese ai suoi collaboratori di cercare di riportare Milingo nell'alveo della Chiesa.
Milingo lasciò Sung, riabbracciò la fede cattolica e si ritirò in clausura per un anno di riabilitazione in Sud America, prima di tornare in Italia e spostarsi in un convento vicino Roma.