Da un libro di Storia per la prima media dal logo "progetti per la scuola che cambia"...della serie: come vi cambio la Storia...per adattarla agli immigrati musulmani. Riporto i passi più sconcertanti.
Nel IX secolo a.C., dalle città delle coste orientali cominciarono a partire delle spedizioni navali, dirette verso occidente. Centinaia di uomini e di donne lasciavano la loro terra per cercare nuove terre fertili da coltivare e luoghi ricchi di materie prime. Molte spedizioni si persero nel mare in tempesta, altre giunsero sulle coste occidentali. Alcune di queste ebbero successo e fondarono delle "colonie" [...]. Vi ricorda qualcosa?
A volte le popolazioni locali accoglievano gli emigranti in modo pacifico, a volte cercavano di respingerli. I nuovi venuti sapevano produrre merci ambite dalle popolazioni locali: vasi bellissimi, vino inebriante, tessuti di ottima fattura. Queste merci venivano scambiate con i prodotti locali, soprattutto con rame, argento e ferro. Ma la maggiore novità che i nuovi popoli portavano con sé era la capacità di costruire città. [...]. Fra le popolazioni occidentali, gli etruschi furono i primi a costruire città e a imtare la cultura e la tecnologia orientali.
Fra il IX e il VI secolo il Mediterraneo diventò un mare circondato da città che si scambiavano prodotti, idee, culture e religioni, ma anche uomini e donne, che viaggiavano e si incontravano. [...]. Queste città amavano l'indipendenza e volevano governarsi da sole. per questo motivo la popolazione si divideva in partiti, ciascuno dei quali sosteneva un proprio candidato. la lotta per il potere era sempre accesa. A volte era violenta, ma spesso si svolgeva pacificamente, attraverso discussioni ed elezioni. E, poiché città in greco si dice polis, l'arte di governare le città si chiamò "politica". Questo termine è rimasto nella nostra civiltà.
Insomma la civiltà ci viene da non specificate popolazioni orientali. Se qualcuno potesse guardare dall'alto l'Italia di 4000 anni fa [...] Non troverebbe stati, popoli o grandi città, ma solo tanti villaggi.
Ciascuno viveva per sé. coltivava la propria terra e allevava i propri animali[...] E quando c'era una carestia, attaccava il villaggio vicino, per procurarsi il cibo del quale aveva bisogno.
A partire dall'VIII secolo a.C., la colonizzazione orientale causò un profondo mutamento nelle migliaia di insediamenti che popolavano la penisola. Infatti i signori e i guerrieri italici amavano acquistare dai mercanti greci e fenici gli splendidi prodotti tra i quali uova di struzzo. Oltre alle merci circolavano anche cultura, idee, tecniche, culti religiosi e lingua, che si diffondevano per tutta la penisola.
Ora viene il bello, i musulmani salvatori dalle grinfie di Bisanzio. Le tribù arabe, fino ad allora isolate e spesso nemiche tra loro, trovarono nell'islam una spinta alla loro unione. Dapprima, alcune di esse penetrarono nel territorio dell'impero bizantino, dando vita a scontri isolati.Il successo di queste imprese diffuse entusiasmo e fu un potente stimolo per tutti gli arabi a unirsi in un solo popolo: attaccarono un esericto bizantino in Palestina e lo travolsero. Le popolazioni locali, che non sopportavano più il dominio di Bisanzio, li accolsero a braccia aperte. La vittoria contro il grande impero galvanizzò gli arabi, che si lanciarono alla conquista seguendo tre direttrici [...] Evvai!
Spesso, durante la loro avanzata, gli arabi incontravano popolazioni desiderose di liberarsi dagli esattori impriali e dai vescovi imposti da Bisanzio[e già...vedi prima Gli imperatori bizantini tentarono di estirparle(le eresie): facevano condannare queste eresie nei concili, e poi cacciavano i vescovi eretici e li mandavano in esilio. In questo modo, però, provocavano continue ribellioni delle popolazioni locali, affezionate al proprio clero] e stanche di produrre grano che veniva distribuito alla plebe della capitale. A volte, gli stessi cittadini aprivano le porte delle loro città agli invasori. Come noi! [...].
Nel 711, un piccolo esericto berbero attraversò lo stretto di Gibilterra e invase la Spagna: qui fu spesso accolto amichevolmente da popolazioni cristiane che non sopportavano il dominio dei visigoti, cristiani sì ma seguaci dell'eresia ariana.
Tentarono poi di proseguire verso nord, ma furono fermati dalla cavalleria franca, che li sconfisse nel 732 a Poitiers.
[...]. Invece, verso nord, l'impero bizantino si rivelò un nemico temibile. Via mare, gli arabi furono sempre battuti dalle flotte bizantine; via terra trovarono un baluardo insuperabile nella popolazione, cristiana e fedele all'imperatore.
(il grossetto è opera mia)
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