Somalia, uccisa una suora italiana
Attacco da parte di uomini armati
Uomini armati hanno sparato a Mogadiscio, in Somalia, a una suora italiana uccidendola. La religiosa, suor Leonella, piacentina di 65 anni, da tempo lavorava in un ospedale pediatrico cittadino. Apparteneva all'ordine delle Missionarie della Consolata. Anche la guardia del corpo che era con lei è morta. I miliziani islamici che controllano la capitale avrebbero già arrestato una delle due persone sospettate dell'omicidio.
La suora, Rosa Sgorbati, di Gazzola, sarebbe stata uccisa all'interno dell'ospedale dove lavorava. Gli assalitori, secondo quanto riferisce un testimone, sono entrati nell'ospedale Sos, nel quartiere di Huriwa a sud della capitale, e hanno aperto il fuoco sulla religiosa. "Sono entrati, hanno sparato e sono scappati", ha detto.
La donna è stata sottoposta a un intervento chirurgico ma, hanno detto fonti mediche, è deceduta subito dopo. "E' morta nel pronto soccorso dell'ospedale per la gravità delle ferite subite", ha riferito Ali Mohamed Hassan, medico dell'ospedale pediatrico dove la donna lavorava. "Era stata raggiunta da tre colpi alle spalle", ha agginto.
Quello di cui è rimasta vittima la cooperante italiana è solo l'ennesimo attacco contro la presenza internazionale a Mogadiscio, dove le Corti islamiche hanno imposto la legge della sharia dopo aver cacciato l'Alleanza antiterrorismo formata dai signori della guerra e sostenuta da Washington.
L'uccisione della suora italiana a Mogadiscio è probabilmente legata alla collera diffusasi tra i musulmani per le parole del papa su Maometto. Lo ha detto una fonte locale con stretti rapporti con gli ambienti fondamentalisti: "C'è una possibilità molto alta che la persona che l'ha uccisa fosse in collera per i recenti commenti del papa contro l'Islam".
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