Un gruppo armato iracheno ha minacciato di colpire Roma e il Vaticano in risposta alle parole del Papa sull'Islam. Con un comunicato diffuso in Internet, il gruppo Jaiesh Al Mujaheddin giura di "distruggere la Croce nel cuore di Roma" e afferma che "il Vaticano sarà colpito e rimpianto dal Papa". Il comunicato è apparso sul Web prima della dichiarazione vaticana in cui il Papa esprime rammarico per il fraintendimento e rinnova stima e rispetto per l'Islam.
Le affermazioni del Papa sull'Islam continuano a infiammare le proteste. A Nablus, in Cisgiordania, bombe incendiarie sono state lanciate contro una chiesa anglicana e una greco-ortodossa, provocando solo lievi danni. L'azione è stata rivendicata dal gruppo "Leoni del monoteismo". Più tardi, sempre a Nablus un gruppo di persone ha incendiato gli ingressi di due chiese cattoliche e di una protestante. Sul posto sono intervenute le forze di sicurezza che hanno domato le fiamme. E a Gaza un gruppo di estremisti ha aperto il fuoco contro una chiesa greco-ortodossa.
Il premier turco,Erdogan, ha condannato le affermazioni del Papa sull'Islam,definendole "malvage e inopportune", e lo ha invitato a ritirarle. Erdogan lo ha detto prima che dal Vaticano si rendesse noto che il Papa è "vivamente dispiaciuto" di aver urtato la sensibilità dei musulmani. Le polemiche rischiano di pregiudicare la visita del Pontefice in Turchia, prevista per il prossimo novembre.
Dal Papa "vogliamo delle scuse personali. Siamo convinti che abbia commesso un grave errore contro di noi". Lo ha dichiarato Habib, il vice capo della Fratellanza musulmana, il maggior gruppo integralista in Egitto, giudicando insufficiente il rammarico espresso dal Papa per il discorso pronunciato a Ratisbona. E dalla Somalia, un estremista delle Corti islamiche ha invitato i musulmani di tutto il mondo a "dare la caccia al Papa".
Il re del Marocco, Mohammed VI, ha inviato un messaggio di protesta a Papa Benedetto XVI per le sue dichiarazioni sull'Islam. Lo rende noto l'agenzia ufficiale marocchina, Map. Intanto l'ambasciatore marocchino presso la Santa Sede è stato richiamato in patria affinché riferisca sulle "osservazioni offensive" fatte da Papa Benedetto XVI. E al Cairo, il ministero degli Esteri egiziano ha convocato il nunzio apostolico, mons. Fitzgerald, per esprimere il "profondo rincrescimento" dell'Egitto per il tenore del discorso del Papa.