Una parrocchia dove i giovani restano
Dall'85 al 90 per cento dopo la Cresima: l'esperienza di San Giovanni Evangelista a Mestre
Quella di don Gianni Dainese è, certamente, una parrocchia un po’ speciale. A San Giovanni Evangelista di Mestre spicca, infatti, la presenza di ben 14 comunità neocatecumenali - le ultime hanno membri molto giovani - dove la trasmissione della fede in famiglia, sin da piccoli, è una componente (e un frutto) essenziale del cammino. Anchel a catechesi e, più in generale, la vita pastorale e sacramentale della parrocchia risentono dell’influsso di questa cospicua realtà e beneficiano, soprattutto, del fatto che non mancano davvero tante persone e, spesso, coppie di sposi che si rendono disponibili per la catechesi dei bambini, dei ragazzi e dei giovani ma anche per avviare i gruppi d’ascolto (qui sono una decina) o una vera e propria pastorale per le famiglie. Nell’ultimo anno sono stati una ventina
i battesimi amministrati, 34 le prime comunioni e 20 le cresime. La cosa interessante da rilevare è che da tre anni la parrocchia ha avviato una singolare sperimentazione per il periodo del post-cresima. Ricevuto il sacramento della confermazione, gli adolescenti sono suddivisi in due o tre gruppi di 7/8 persone al massimo e seguiti costantemente, in genere, da una giovane coppia di sposi: ai ragazzi è proposto un percorso che alterna incontri in casa (della famiglia che li guida) e in parrocchia secondo diverse tipologie e un ritmo “ciclico”.
Scelto il tema di fondo dell’anno, sempre centrato sui “fondamentali” della fede (i dieci comandamenti, le virtù teologali e cardinali ecc.), si presenta il singolo argomento e lo si dibatte con i ragazzi perché si interroghino su di esso, ci si confronta con la Parola (il momento della “scrutatio”), viene fatta poi una vera e propria catechesi (e qui, solitamente, interviene il sacerdote) e si conclude mettendo insieme l’esperienza fatta e rinnovando, con la confessione, l’alleanza con il Signore.
«E’ un’intuizione - spiega don Gianni - che richiede molto impegno e molta fatica, in particolare da parte del prete e della famiglia, ma che dà i suoi frutti perché così i ragazzi si sentono coinvolti e parte della comunità. E succede allora che l’85 o anche il 90% dei ragazzi continua dopo la cresima».
Fonte: Gente Veneta, Settembre 2006
Nella foto in alto: l'attuale Chiesa parrocchiale consacrata nell'Anno 2000 dopo numerose peripezie.
Nella foto: la "vecchia" chiesa parrocchiale in materiale prefabbricato.