Commentando le parole evangeliche, "Voi colmate la misura dei vostri Padri", il Crisostomo scrive: "Realmente essi passarono la misura dei loro Padri. Quelli infatti avevano ucciso degli uomini: essi crocifissero Dio".
RISPONDO: Come abbiamo già notato, i capi dei giudei conobbero (che Gesù era) il Cristo: e se ci fu in essi una certa ignoranza, fu un'ignoranza affettata, che non poteva scusarli. Perciò il loro peccato fu gravissimo: sia per il genere del peccato, sia per la malizia della volontà.
La massa invece del popolo giudaico commise un peccato gravissimo quanto al genere di peccato: diminuito però in parte dall'ignoranza. Ecco perché spiegando le parole evangeliche, "Non sanno quello che essi fanno", S. Beda ha scritto: "Prega per coloro che non sapevano quello che facevano, operando con lo zelo di Dio, ma non secondo la scienza".
Molto più scusabile poi fu il peccato dei gentili, per le cui mani Cristo fu crocifisso, non avendo essi la conoscenza della legge.
L'ignoranza affettata non scusa la colpa, ma piuttosto l'aggrava: essa infatti dimostra che uno è così intenzionato a peccare che preferisce rimanere nell'ignoranza per non evitare il peccato. Perciò i giudei peccarono non solo come crocifissori dell'uomo Cristo, ma come crocifissori di Dio.
Certamente Cristo volle la propria passione, come pure la volle Dio: non volle però l'atto iniquo dei giudei. Perciò gli uccisori di Cristo non sono scusati della loro ingiustizia.