Vorremo chiederci oggi dove trova la destra mondiale la sua ragion d’ essere , le sue radici storiche che mettano in rilievo il suo carattere e il suo ruolo specifico nel governo delle nazioni e dell’umanità e ne mostrano la presenza lungo tutta la storia politica dell’uomo sulla terra .
Potremmo prendere tanti libri di storia e tanti miti e leggende antiche dei popoli che ci parlano di poeti , di guerrieri , di eroi , di uomini che raccontarono avvenimenti storici o vi parteciparono per mettere in rilievo i medesimi tratti comuni dell’azione politica che ha alla base sempre lo stesso uomo con i medesimi principi e le medesime passioni ,ma sarebbe troppo dispersivo e spesso irrilevante ai fini della nostra indagine specifica .
Per affrontare in modo essenziale il problema politico che ci porterebbe molto lontano dobbiamo rivolgerci a qualcosa di sintetico e di unitario che definisca subito chiaramente il tema che vogliamo trattare senza licenziosità poetiche o deviazioni campanilistiche dei vari autori del passato . Dobbiamo rivolgerci a qualcosa di paradigmatico per evitare sempre possibili e probabili deviazioni legate a una cultura particolare .
Ecco che se vogliamo trovare un testo storico per eccellenza e universale , dove il problema è messo in mostra con naturalezza ad ogni riga e a ogni pagina in tutta la sua complessità ; dobbiamo rivolgerci al racconto biblico per la sua autorevolezza storica e per l’orientamento preciso e sicuro delle interpretazioni che l’autorità ne fa . (es .Esodo cap. 1.
La bibbia infatti parla di due temi specifici che riguardano l’uomo sulla terra : Il bene comune e la storia della salvezza
che passa attraverso il bene comune . Quando l’umanità era composta da pochi individui circa seimila anni fa e da poche razze , bastava il senso naturale delle cose e della giustizia a regolare la vita degli uomini senza bisogno di tante sovrastrutture che coincidessero con la complessità della vita sociale ; di solito bastava una qualsiasi autorità con i suoi pregi e i suoi difetti , che regolasse le varie tappe della vita della comunità seguendo o la tradizione o il senso naturale di giustizia interna nelle decisioni di carattere politiche, cioè comunitarie . Cosi avvenne nel popolo eletto per mostrare l ‘azione specifica e codificata di Dio sull’uomo non appena la discendenza di Abramo incomincio ad essere numerosa , tanto da divenire un popolo e formare villaggi e città . Subito dopo, nel tempo, fu necessario un regolamento che regolasse i rapporti tra i singoli gruppi e gli individui , tra una famiglia e l’altra e il potere , anzi un codice morale che regolasse la vita dell’individuo con Dio , con se stesso e con l’autorità statale .
Ma questo avvenne dopo un lungo periodo di tempo considerando che l’uomo sviluppò un sistema sufficiente di scrittura solo verso il 2300 a.C. . Perché solo attraverso un sistema perfetto di scrittura poteva essere codificata una regola valida per tutti , altrimenti bisognava stare alla tradizione degli anziani . In quel periodo infatti abbiamo la nascita dei primi grandi imperi resi possibili proprio per l’uso amministrativo e strategico della scrittura . La possibilità di catalogare cose e merci e fare arrivare lontano copie dei decreti dei re , diede la possibilità di tenere uniti masse di uomini di razza diverse tra loro con un sistema paramilitare di governo .
Non esiste testo al mondo piu completo e paradigmatico ,piu antico e coerente al mondo sul tema che vogliamo approfondire, migliore della storia degli ebrei perché non è un testo teorico scritto ma tutto pratico . Specialmente il tema politico non è un tema religioso che riguarda persone specializzate o di fede religiosa perché è conoscibile da chiunque faccia uso non ideologico delle sue capacita razionali .
La GIUSTIZIA
Un primo punto che bisogna subito fissare se si parla di rapporti politici tra gruppi e singoli , è il nodo fondamentale della giustizia . Mettiamo da parte il tema della giustizia tra Dio e l’uomo che riguarda prettamente la religione ,ma guardiamo al valore fondamentale delle giustizia nei rapporti sociali . Un primo errore che non bisogna correre è quello di paragonare la giustizia al valore dell’ uguaglianza. Sono due cose diverse perché l’uguaglianza potrebbe essere solo una piccola categoria della giustizia in determinati casi . L’uguaglianza ad esempio potrebbe essere immensamente ingiusta se si sottrae all’uomo il frutto del suo lavoro e ciò che è suo . L’uguaglianza è sommamente ingiusta e parziale quando non tiene presente la diversità e la giustizia tra uomo e donna, tra uomo e uomo, defraudandoli della loro identità e ricchezza personale e delle loro capacita specifiche . L’uguaglianza è una falce livellatrice , giustizialista , che non guarda in faccia alle diversità tra i singoli individui . E’ un valore religioso e non politico ! L’uomo è solo uguale davanti a Dio e mai uguale ad un altro uomo e non sono mai nati due uomini uguali sulla terra!
L’uguaglianza, infondo, è un valore religioso,utopico, legato all’identità comune degli esseri umani ,ma non puo essere mai un valore politico e sociale a meno che non vogliamo fondare una società fideistica o ideologica, finalizzata non alla giustizia tra i singoli e alla crescita sociale e stabile , ma a servire un ideale ipotetico futuro. Una società in cammino verso un ideale ultraterreno è la tipica comunità religiosa e non politica . La giustizia invece stabilisce i rapporti tra individui e ne permette la crescita conservando a ognuno la sua dignità ,la sua identita , grande o piccola che sia . La giustizia politica ha solo programmi terreni e mai religiosi e non giudica in base a presupposti escatologici di salvezza ultraterrena .
La giustizia non si piega né a destra né sinistra , nel senso che non è né a favore del ricco né a favore del povero bisognoso ,ma è un giudizio imparziale . Essa inoltre definisce che cos’è un uomo rispetto ad altri esseri e rispetto a se stesso .
Ma che cos’è un ‘azione giusta in politica ? Che cos’è un programma e una legge giusta ?
Potremmo tentare una definizione dicendo che quell’agire normativo e imparziale che rispetta tutti e da a ognuno il suo prezzo per il suo essere e il suo agire . Non dà a ognuno secondo il suo bisogno ,ma ad ognuno secondo un livello etico sufficiente . L’azione giusta è quell’azione particolare che si rifà a una norma universale .
La norma giusta è in definitiva quella che da il giusto prezzo a ogni cosa, sintetizzata nella bibbia con l’espressione : “occhio per occhio e dente per dente “da cui derivano i dieci comandamenti . In pratica quando si da il giusto valore a una cosa si è giusti e si pesa giusto . Ora dal punto di vista cristiano potrebbero nascere serie difficoltà ad accettare il principio veterotestamentario “dell’occhio per occhio e dente per dente” , come un principio giusto quando Cristo ci dice : “volgi l’altra guancia” e quando Cristo dice che la sintesi della legge non è altro che l’amore al prossimo . La seconda difficoltà è presto risolvibile perché la giustizia giusta nasce proprio dall’amore al prossimo . Se Dio non ci voleva insegnare l’amore al prossimo non ci avrebbe dato i comandamenti di giustizia . Mentre la prima defficolta (volgi l’altra guancia ) non è un principio giuridico valido del diritto naturale e non è mai rivolto alla comunità politica ,ma è un consiglio all’individuo ,al discepolo , quello della sequela personale che aspira alla salvezza ultraterrena che tiene conto della giustizia Dio violata dal singolo uomo a causa del peccato , peccato che per Dio abbraccia una dimensione piu ampia e personale di quello sociale soltanto considerato dallo stato . Quindi il discorso di sinistra , il discorso comunista , non è un discorso politico, ma è un utopia religiosa piu o meno ortodossa .
La destra dunque è quella politica che si basa sul diritto universale naturale delle genti , che lotta per portarlo nelle istituzioni avendo sempre presente la giustizia o il diritto naturale .Nel pensiero della destra poi la legge naturale coincide con quella rivelata e l’autorità non è altro se non coloei o colui che sta al servizio di questi principi nell’ambito della comunità politica . No è colei che tiene a freno gli istinti di potenza di una classe sull’altra .
Alla destra si contrappone il principio democratico o gnostico e relativista dei valori secondo i quali la verità esce fuori dalle opinioni dei singoli riuniti o dalle maggioranze che eleggono le persona idonee che poi sappiano attuarli nella società , non concependo essi nessuna legge data o verità prefissata legata alla tradizione come invece avviene nel pensiero della destra che legge nel diritto naturale l’identità dell’uomo .