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Discussione: Sigaretta e consumismo

  1. #1
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    Predefinito Sigaretta e consumismo

    Lo spirito del consumismo: la sigaretta

    Oggi, finalmente, negli ambienti più “illuminati” e coraggiosi si comincia a parlare concretamente di misure da porre in atto per cambiare realmente questa società. Concetti come la decrescita, il freno allo sviluppo oggi vengono affrontati più decisamente e cominciano a cadere i timori di impopolarità e di pregiudizi vari legati sempre all’affrontare di tali questioni delicate. Fra i tanti argomenti fondamentali presi in considerazione dai più interessanti critici e intellettuali, qui nel nostro piccolo, vogliamo affrontare un caso fra i più trascurati, ma notevolmente rilevante come cercheremo di spiegare. Vogliamo parlare di sua maestà la sigaretta. Tanti sono i fumatori e tanti saranno anche fra chi leggerà questo piccolo scritto. Non ce ne vogliano, questa è una critica sincera, ma crediamo giusta. Secondo noi, in breve, lo spirito del consumismo e del conformismo non si trova tanto nella moda nel vestire, non nei comportamenti omologati, non esclusivamente nella cultura unipolare, ma sopra ogni cosa, soprattutto, lo spirito del consumismo è nella sigaretta. Non solo perché il suo atto principale, il suo essere è consumarsi, ma tutto il bagaglio di significati che si porta dietro sono la summa, l’apogeo del consumismo conformista. Se infatti nella moda possiamo avere dei significati comunitari, l’accettazione del gruppo, come pure nella cultura alla quale ci si omologa possiamo trovare il bisogno, comunque, di cercare la strada per elevarsi, la sigaretta ha nella sua più totale inutilità il primo carattere fondamentale. Non serve a niente, anzi di più, è nociva per la salute; la salute del protagonista fumatore così come di chi sfortunatamente gli è vicino e deve subire l’aggressione del consumo andato in fumo, consumo che in forma quasi invisibile circonda il malcapitato entrandogli dentro sostituendo l’aria naturale con aria moderna, inquinata, tecnica, sintetica, sofisticata. Mortale. E’ proprio questa particolarità il secondo carattere fondamentale della sigaretta: non interessa solo chi consuma, ma anche gli altri. Si allarga, tenta di colpire più diffusamente possibile. Ed è qui che arriva forse il carattere più importante, il cuore di tutto: il bisogno. La sigaretta diffondendo il suo fumo crea prigionieri. Per la verità l’azione si divide in due offensive, entrambe importanti. La prima. La sigaretta crea il bisogno di se stessa prima di diffondere il fumo, tramite l’emulazione, il bisogno psicologico di imitare i modelli imposti dal sistema. Soprattutto tramite Hollywood, ma tutta la nostra cultura esibisce la sigaretta. Come nei migliori libri gialli dove il colpevole l’abbiamo davanti ma non lo vediamo, anche il sistema consumistico ci devia l’attenzione dal suo cuore, o meglio dall’oggetto che più lo rappresenta: esso è fra le labbra di qualche bella attrice, ma non lo capiamo, pensiamo ad altro. E un bel giorno iniziamo a fumare; è un falso bisogno creato come tanti altri, ma più diffuso, più forte di tutti. Poi si mette in moto il secondo aspetto del bisogno: il bisogno fisico. E’ qui che la sigaretta supera ogni altro oggetto di consumo; dopo aver avuto il bisogno psicologico di infilarla in bocca, non può più essere tolta perché si impossessa, con le sue sostanze, del fumatore che ormai dipende da essa, dipende dal suo fumo. Il bisogno psicologico, che probabilmente permane, si somma alla dipendenza fisica. Il massimo che si possa raggiungere tramite un oggetto da consumare, il sogno di tutti i produttori di cose inutili, di tutti i creatori di bisogni falsi: piacerebbe alla nike spalmare le scarpe con una speciale sostanza che dia dipendenza fisica, piacerebbe a Bill Gates spalmarne sui tasti dei suoi computers, a Mcdonalds condirci i suoi panini killer, ma fino ad oggi solo la sigaretta è riuscita in questo. Poi, è ovvio, la sigaretta costa e tanto! Come si fa a consumare per bene se non si possono buttare soldi, ma questo è solo un aspetto inevitabile e, incredibilmente, meno importante. Infatti quello che fa della sigaretta lo spirito del consumismo, non è il suo costo, semmai il fatto che potrebbe “valere” (sic) qualsiasi somma e verrebbe venduta uguale. Il fatto è che, e ciò si ricollega all’inutilità del fumo, è che la sigaretta puzza, sporca, droga, ma comunque rimane sempre al proprio posto, aumentando semmai le sue vittime. Quello che si vuole dire, e qui concludiamo, è che c’è bisogno oggi più di ieri, di autocritica, di azioni concrete che possano davvero cambiare le cose, e bisogna evitare di sparlare a vanvera, che non serve a nessuno; non serve prendersela con un vago consumismo e tenere la sigaretta in mano, non serve attaccare il conformismo, l’omologazione, questo sistema culturale ed economico oppressivo e pervertito se poi si porta in mano, si ostenta la bandiera di questo sistema. Perché la sigaretta altro non è che il simbolo, l’anima, lo spirito della società contemporanea e, anche attraverso l’opposizione ad essa, passa la lotta per l’avvenire.
    M.P.

    bollettino socialista "Patria"
    http://xoomer.alice.it/patria

    Voi che ne pensate? Mi piace parlare dell'acqua santa in casa del diavolo!!!

  2. #2
    Silvioleo
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    Che cos'é in fondo un supermercato se non un luogo accogliente dove puoi trovare tutto quello che ti serve? Dove puoi scambiare il frutto del tuo lavoro con altre persone consenzienti, comprando quello che vuoi e pagando per quello che compri?
    Noi vogliamo trasformare il mondo in un supermercato perchè è molto meglio che vederlo trasformato in un gulag o in un lager.
    Noi siamo edonisti, perché non ci piace fare voto di povertà come gli integerrimi coreani del nord.
    Noi siamo consumisti, perché crediamo in una società in cui sempre più persone possano accedere ai beni di consumo e sempre più persone possano trovare lavoro nella produzione di beni di consumo.
    Ma soprattutto noi siamo convinti che, di fronte all'arroganza di chi vuole cancellare asetticamente le disuguaglianze e le soggettività, il "consumista" assurga ad un ruolo estremamente meritorio, quello difensore di un diritto fondamentale dell'uomo, il diritto a perseguire il valore più soggettivo che esista, la propria felicità personale.

    Marco Faraci

  3. #3
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    "Voi" chi?

  4. #4
    Silvioleo
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    nell'articolo, che non ho riportato per intero, con quel "noi" Faraci si riferiva ai libertari.

  5. #5
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    Citazione Originariamente Scritto da Combat1982
    Voi che ne pensate? Mi piace parlare dell'acqua santa in casa del diavolo!!!
    Veramente questo forum con le sigarette non c'entra assolutramente niente.
    Qui si parla del "fumo lento"(sigari, pipa, narghile et similia).
    Al massimo si discute di sigarette per consigliare il loro abbandono ed il passaggio, appunto, al fumo lento.
    PRO SA REPUBRICA DEMOCRATICA SARDA
    FINTZAS A SA BINCHIDA, SEMPER!

  6. #6
    Mediano d'assalto
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    Citazione Originariamente Scritto da Combat1982

    Voi che ne pensate? Mi piace parlare dell'acqua santa in casa del diavolo!!!



    In generale,lo spirito di fondo che anima l'articolo è condivisibilissimo da chiunque ami il fumo lento,e dunque concepisca il fumo come un attività di piacere fisico e mentale che è animata dalla passione,e non dal vizio o dalla necessità.Il sigaro si fuma per passione,la sigaretta per vizio,e sono due punti di vista difficilmente conciliabili.Questo per chiarire che non sei in casa del diavolo,ma tra persone che la pensano come te.

    Entrando nel dettaglio,mi sembra che l'articolo perda di vista qualche punto fondamentale:non si puo' negare per esempio che la maggior parte dei fumatori ha iniziato proprio per moda e per necessità di sentirsi accettat in un gruppo, e poi ha proseguito per quei motivi che qui vengono citati come centrali ma che non lo sono del tutto.

    Poi è chiaro che anche noi spendiamo dei bei soldini,ma lo facciamo per ricavare piacere,non per placare una dipendenza nè perchè vittime idiote del mercato.

  7. #7
    Silvioleo
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    Citazione Originariamente Scritto da Paolo82
    Il sigaro si fuma per passione,la sigaretta per vizio,e sono due punti di vista difficilmente conciliabili.Questo per chiarire che non sei in casa del diavolo,ma tra persone che la pensano come te.
    questo anche per dire una cagata, volendo... io fumo sigarette per passione.

  8. #8
    Mediano d'assalto
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    Citazione Originariamente Scritto da Silvioleo
    questo anche per dire una cagata, volendo... io fumo sigarette per passione.
    Certo,e poi ti lamenti sul forum che te ne sei fatte venti di fila e non respiri più.

  9. #9
    Silvioleo
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    come se non ci fossero fumatori lenti che arrivano a polmoni spompi alla sera

  10. #10
    Mediano d'assalto
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    Di fumatori lenti che respirano ne conosco pochi,al limite ne trovi qualcuno che si brucia il palato.

 

 
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