Caro antony, rispetto ai punti 1 e 8, ti invio copia dell'ìarticolo uscito
sul corriere della sera nel settembre scorso. Anche se è un giornale
comunista, e spesso sulla lega si sparge merda, sarebbe anche utile, a parte
l'assunzione delle mogli, che gli interessati chiarissero in questa mailing
list se quanto descritto risponde al vero, e in caso affermativo come sia
possibile giocare d'azzardo con i soldi dei militanti leghisti!
Sarà per questi motivi che non si va a congresso? Di sicuro abbiamo perso in
tutta la padania molti voti perché sono stati candidati ed eletti molti
personaggi non proprio espressione della base leghista per i motivi
descritti nell'articolo che segue od altri più gravi? O si chiarisce e
subito questa gravissima situazione o la lega agonizzante tarderà poco a
morire.
Uno dei tanti esempi concreti lo si può vedere nella provincia di ravenna,
commissariata da un segretario nazionale decaduto nel novembre 2004 ed oggi
eletto deputato.
Chi pertanto ha discusso le candidature delle politiche 2006? A ravenna la
lega nord grazie all'astuta mossa del commissariamento è passata dal 4,17%
delle regionali 2005 al 1,5% delle comunali 2006! Un grazie al neo deputato
ed al commissario comunale e provinciale di ravenna.
Altro grande problema è che molti militanti e simpatizzanti non hanno il
coraggio di scrivere quello che pensano di queste situazioni sia ai
segretari nazionali che al federale. E allora queste persone senza coraggio
delle proprie azioni e pensieri che razza di leghisti sono?
Cordiali saluti romagnoli
Luca
Ballaman e Balocchi si assumono le mogli.
Sorpresa: gli scambisti sono sbarcati in politica.
Certo, non gli scambisti a luci rosse dei club privé. Almeno che si sappia.
Ma due deputati leghisti, forse per marcare una innovazione padana nei
confronti del vecchio nepotismo partitocratico, si sono scambiati davvero le
mogli. Ognuno ha assunto in ufficio, a spese dello Stato e quindi di noi
cittadini, la moglie dell'altro. Una bella pensata che, aggirando gli
stucchevoli paletti di una legge bigotta contro il familismo, apre nuovi
orizzonti al mantenimento di figli e cugini, generi e cognati, zie e
concubine. Senza più il fastidioso ingombro di provvedere al vitto e
alloggio dei propri cari, comodamente collocati a carico delle pubbliche
casse. I protagonisti della nostra storia, che pare fosse nota a un mucchio
di addetti ai lavori rigorosamente omertosi ma non ai cittadini, sono
Maurizio Balocchi ed Edouard Ballaman. Due personaggi piuttosto noti.
Il primo è sottosegretario agli Interni, il secondo questore della Camera.
Il primo, un genovese di nascita fiorentina, è stato il fondatore
dell'Associazione italiana amministratori di condomini, è parlamentare dal
1992 e della Lega è stato il segretario amministrativo. Il secondo, nato in
Svizzera ma cresciuto a Pordenone, è un commercialista finito spesso sui
giornali. Prima per aver dato fuoco in diretta tivù al concordato fiscale
del governo Dini. Poi per aver battuto Vittorio Sgarbi nell' uninominale
anche grazie a volantini in cui invitava i cattolici a votare per lui
(insegnante in una scuola salesiana) e non per gli avversari giacché uno era
«comunista» e l'altro un «noto libertino frequentatore di pornostar». Quindi
per aver proposto per due volte l'abolizione del «made in Italy» da
sostituire al Nord con «made in Padania. Per non dire delle sparate sul
diritto di Pordenone a diventare una provincia autonoma o di un'intervista
al «Sole delle Alpi» dove alla domanda su cosa detestava rispondeva: «Il
tricolore». Amici da anni, i due hanno vissuto insieme almeno tre avventure
finanziarie. La prima fu la tentata speculazione immobiliare leghista a
Punta Salvore, in Istria, che vide come progettista il futuro presidente del
consiglio regionale veneto Enrico Cavaliere e come investitori nella «Ceit
srl» un sacco di esponenti del Carroccio, a partire dalla moglie di Umberto
Bossi: un'operazione disastrosa, finita con la sparizione di due miliardi,
il fallimento e la decisione del pm Paolo Luca di contestare all'intero
consiglio di amministrazione la bancarotta fraudolenta e il falso, «per aver
segnato sui libri contabili della società che le quote ammontavano a cento
mila lire, quando in realtà le azioni costavano dai quaranta milioni in su».
La seconda fu la fondazione, ancora con soci leghisti come Stefano Stefani e
il solito Enrico Cavaliere, della società «Santex» per gestire il casinò
dell'Hotel Istria di Pola. Una vicenda chiusa con la vendita delle quote. A
chi? Giuseppe Ragogna e Stefano Polzot, nel libro «L'aquila tradita»,
scrivono che «secondo alcuni periodici croati sarebbero state cedute a Moshe
Leichner e al figlio Zvi, due americani di origine israeliana arrestati a
Los Angeles per una presunta truffa valutaria da 77 milioni di dollari ai
danni di un centinaio di risparmiatori ».
La terza avventura fu quella delle sale Bingo. Maurizio Balocchi puntò sulla
«Bingonet», della quale era amministratore unico e azionista di maggioranza.
Il secondo, allora vicepresidente della commissione Finanze, sulla
«Cristallina», una sua creatura che riuscì a ottenere la concessione di
quattro sale: a Pordenone, Treviso, Belluno e Trieste. «Che male c'è?»,
rispose a chi sollevava perplessità. E spiegò: «Quando ho saputo che gli
imprenditori romani volevano venire qui a far soldi mi sono attivato
affinché la gestione fosse targata Destra Tagliamento». Finì malissimo.
Fallì la «Bingonet», nonostante lo sconcertante prestito avuto dalla padana
«Credieuronord», la banca di cui Balocchi era consigliere d'amministrazione
(!) e i cui soci, piccoli risparmiatori leghisti rovinati, deliberarono «un'
azione di responsabilità nei confronti degli amministratori e dei direttori
generali per il risarcimento dei danni». E fallì, anche qui con uno
strascico di denunce di soci che si ritenevano truffati, pure la
«Cristallina». La quale, nata con un capitale di 20 milioni di lire, aveva
puntato a rastrellare 14 miliardi e distribuito quote per oltre 4. Ma tra
tante disavventure, almeno un'idea è stata per entrambi un affare.
Quella che i due ebbero subito dopo la vittoria elettorale del 13 maggio
2001, quando la possente ondata liberale e liberista avrebbe dovuto spazzare
il vecchio sistema clientelare del passato: perché non fare cambio delle
mogli? Professionalmente, si capisce. E così, detto fatto, alla metà di
giugno il neosottosegretario agli Interni Maurizio Balocchi prese come
collaboratrice Tiziana Vivian, da quattro anni signora Ballaman. E
contemporaneamente, la stessa settimana, il neoquestore della Camera Edouard
Ballaman arruolò nel suo ufficio a Montecitorio la signora Laura Pace, cioè
la nuova compagna che a Balocchi, separato dalla prima moglie, avrebbe di lì
a poco dato un figlio di nome Riccardo.
Dicono ora, nel piccolo mondo della politica, che erano in tanti a sapere.
Come in tanti sapevano della scelta del sottosegretario azzurro alla sanità
Elisabetta Casellati di assumere come capo della segreteria sua figlia. O
del figlio Riccardo e del fratello Franco di Umberto Bossi mandati a fare i
consiglieri a Bruxelles e fatti rientrare solo dopo lo scoppio dello
scandalo.
E in tanti ammiccano che insomma, i casi di «aiutini» tra parenti di questa
Seconda Repubblica che avrebbe dovuto chiudere con le antiche botteghe
familiste, sono diversi. E alludono a chi ha imbarcato mogli e chi cugini,
chi cognati e chi amanti e insomma «è sempre andata così». Ecco: fosse
davvero così, sarebbe bello se per una volta, a destra o a sinistra,
qualcuno facesse «outing» prima di essere scoperto. Ma c'è da sperarci?
Gian Antonio Stella
27 settembre 2005
Ok scusate non voglio apparire antipatico a nessuno ne voglio aprire delle
polemiche, capisco che il movimento sta passando dei momenti difficili, ma
e' sempre in questi momneti che certe cose vengono a galla ( e' sempre stato
cosi da quando ho deciso di sostenere la lega , 1992).
Non voglio aprire un dibattito quanto vorrei avere di chiarimenti su alcune
vicende. acceto anche mail in privato. Vorrei che qualcuno mi spiegasse
alcune cose perche' girando su internmt e sentendo ltri militanti via
telefono non riesco ad avere un quadro della situazione.
1) Credi euro nord come 'e andata a finire? E' vero che alla fine dei
militanti hanno perso i loro risparmi? Ci sara un risarcimento?
2) Max ferrari perche e' stato espulso? e vero come dice lui solo perche
voleva mettere in chiaro la storia della banca?
3) e' vero che in questi due mesi diversi militanti e ex dirigenti locali
sono stati espulsi? molti di questi sono confluiti con ferrari?
4) Leggo che oneto e pagliarini erano a brescia, oneto chiede una revisione
seria nel movimento. Come si comporta la dirigenza della lega di fronte a
tali richieste?
5) sara propaganda ma chi ha autorizzato la costruzione del supermercato sul
prato di pontida?, il prato non era di proprieta dei militanti?
6) Oneto ha chiesto anche la ripresa di una alleanza europea con altri
movmenti affini, le dirigenza della lega come si muove al momento?
7)Probabilmente il gruppo di ferrari e' destinato a rimanere un gruppetto di
qualche militante, ma quanto vi e' di vero che quasi un terzo del nostro
elettorato a boicottato il referndum perche non gradiva alcune clausole come
roma capitale, l'interesse nazionale etc.
8) quanto vi e' di vero che la lega e' in grosse difficolta finanziarie?
mi fermo per adesso qua, con calma aspetto risposte e opinioni diverse.
Grazie