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    L'omosessualità è una malattia?

    Posto questo articolo apparso sul settimanale on line www.dilloadalice.it
    Un pezzo pò reazionario... voi cosa ne pensate?
    Io credo che certe posizione debbano essere abolite anche negli ambienti più di destra.
    ciao
    Fabio

    Omosessuali non si nasce, e si può uscirne"
    Alessandro Magnani: "Gli omosessuali hanno il diritto di sapere che esiste una via d'uscita. La propaganda gay afferma che non possono cambiare orientamento".

    http://www.dilloadalice.it/articolo....mosessuali.xml

    Cara Alice,
    la propaganda gay afferma che gli omosessuali non possono cambiare orientamento e che l'unica cosa che possono fare è di rassegnarsi alla propria condizione, ma in realtà le cose non stanno affatto così!
    Omosessuali non si nasce e tra l'altro, come dimostrato da una ricerca effettuata da J. Michael Bailey della North-Western University e da Richard C. Pillare della Boston University, se ci fosse un gene dell'omosessualità, i gemelli omozigoti dovrebbero comportarsi allo stesso modo, mentre ciò non avviene praticamente mai.
    Inoltre, dalla letteratura scientifica (come ad esempio dalla ricerca condotta dallo psicanalista Irving Bieber), si ricava che circa un terzo dei pazienti che si sottopongono ad un'idonea psicoterapia eliminano l'omosessualità; un altro terzo ha un miglioramento; l'ultimo terzo non cambia perché è costituito da persone forzate a sottoporsi alla terapia o non sufficientemente motivate. Questo dimostra che l'omosessualità non è un comportamento biologico innato, che non è immutabile e che soprattutto ci sono alternative possibili allo stile di vita gay.
    Robert Spitzer, docente alla Columbia University di New York, ha dichiarato: “Come molti psichiatri io pensavo che alla tendenza omosessuale si potesse solamente resistere e che non potesse realmente cambiare l'orientamento sessuale. Ora credo che questa convinzione sia falsa. Alcune persone con orientamento omosessuale possono cambiare e cambiano”.
    Esistono diverse associazioni e gruppi (NARTH: National Association for Research and Therapy of Homosexuality, PFOX: Parents and Friends of Ex-Gays and Gays, International Healing Foundation, Gender Menders e tanti altri) che propongono una visione dell'omosessualità differente rispetto a quella rassegnata propagandata dagli attivisti gay.
    Io stesso ho incontrato persone che hanno portato la loro testimonianza, raccontando della loro vita, del loro passato e di come siano usciti dalla condizione dell'omosessualità attraverso una particolare terapia; la società deve quindi cercare di fornire ogni sostegno per aiutare coloro che vogliono compiere un cammino di ri-orientamento, perché le persone che sperimentano pulsioni omosessuali hanno il diritto di sapere che esiste una via d'uscita.
    Ovviamente la terapia è una proposta e non un'imposizione, ma bisogna far sapere che un'alternativa all'omosessualità è possibile, perché offrire una possibilità di scelta vuol dire rendere le persone libere.
    L'ideologia gay vuole invece limitare questa libertà affermandosi come unica risposta.

    Alessandro Magnani

  2. #2
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    Buongiorno fabiostella!

    Ho scritto in più parti del forum su questo tema e, veramente, tornare a scrivere qui significa ripetermi.

    Ritengo PROVVIDENZIALE che certi temi vengano a galla per poter MISURARE i limiti che ognuno ha nell'esporli, nel cercare di risolverli o semplicemente nel sapervisi rapportare.

    Il campo della sessualità umana tocca la vita, il modo di sentire e gestire la vita. Evidentemente la questione omosessuale agita dentro ad ognuno sentimenti, paure o tensioni recondite.

    Noi che ci riconosciamo in Cristo e che cerchiamo di seguirne il cammino - nonostante le nostre miserie - dobbiamo però renderci conto che SPESSO in Suo nome abbiamo condannato e confinato gli "ultimi" e tra questi i cosiddetti omosessuali. Così il Vangelo, da opportunità di autentica LIBERAZIONE NELLA GRAZIA, è divenuto segno di maledizione e la stessa redenzione è parsa un cammino possibile solo ai pochi GIUSTI E PERFETTI mentre, come si sa, Cristo è venuto proprio per tutti.

    Caro amico,
    ritengo cristianamente ingiusto un discorso nel quale ci si pone ETERNAMENTE a favore o contro i temi proposti da molte associazioni gay.
    Il Vangelo non è CONTRO il mondo ma SOPRA il mondo per ELEVARE il mondo a sé. Cristo non è CONTRO i peccatori ma SOPRA i peccatori per sollevarli a sé.
    Allo stesso modo la castità non è CONTRO il sesso e il suo esercizio (di qualsiasi genere sia) ma al di sopra del sesso, oltre ad esso, ed è per questo che richiama lo stato del Regno dove non ci sarà né marito né moglie!

    Così la Chiesa, più che misurare quanto lecito sia un amore rispetto ad un altro, quanto naturale sia un amore rispetto ad un altro, deve puntare alle realtà NON UMANE perché a quelle è chiamato l'uomo oltre questa terra.
    La Chiesa è qui per PREPARARE l'uomo a quelle realtà che saranno ETERNE mentre queste sono transitorie.

    Oggi c'è piuttosto una tendenza inversa che si concentra OSSESSIVAMENTE sul definire - a volte in modo assai artificiale - cosa vada bene da cosa non vada bene.
    Questo è un discorso molto rischioso perché RIDUCE il Cristianesimo a pura ETICA.

    Invece sappiamo che Cristo non ha indicato una VIA ETICA ma ha donato un MODO DI VITA NELLA GRAZIA. La prima rimane ancora troppo umana (se fosse mai possibile alle sole forze dell'uomo!), la seconda è decisamente CRISTIANA!!!

    Viceversa molti ambienti di Chiesa oggi hanno uno stile "ariano" perché sono concentrati sulla pura etica, sul definire il lecito e l'illecito per l'uomo, si schiacciano in una dimensione puramente orizzontale che non apre ad alcun respiro per una esperienza di Grazia!

    Sono infatti convinto che c'è ancora molta strada da fare.

    C'è una tremenda difficoltà, quasi un' IMPOSSIBILITA', a parlare evangelicamente all'UOMO DI OGGI in modo da fargli comprendere che Cristo non è CONTRO di lui ma PER LUI. Questo perché si tende sempre ad usare di Cristo per CONDANNARE. Tutto il cammino religioso e culturale ha usato spesso di Cristo per confinare, condannare, espellere, scomunicare, non tanto per riammettere e sanare ma per AMMAZZARE SOCIALMENTE il prossimo.
    Tutta la storia religiosa del nostro continente ce lo ricorda....

    Viceversa Cristo, alla peccatrice, dice: "Neanch'io ti condanno; va' e d'ora in poi non peccare più" (Gv 8, 11).
    SI NOTI, sebbene dica "non peccare più", aggiunge: "NEANCH' IO TI CONDANNO"!!!

    Mentre al centurione, che aveva un "pes" (dal greco un "ragazzo" o, come viene anche tradotto, uno "schiavo"- "doulos") a cui era molto affezionato (un possibile riferimento ad una convivenza omoaffettiva del Centurione?) Cristo non giudica IL VALORE DI TALE AFFETTO, quanto sia NATURALE o non naturale, ma LODA la sua fede (Lc 7,2). CHE SIGNIFICA?

    TUTTO QUESTO evidentemente ci indica che la Chiesa stessa, seguace di Cristo, è invitata a stare SOPRA le situazioni perché deve ELEVARE ossia PORTARE le persone OLTRE il loro attuale stato, qualsiasi esso sia.

    Purtroppo oggi molti ambienti di Chiesa pare non testimonino questo ma una RIGIDA E RADICALE ESCLUSIONE nella quale non si respira afflato di misericordia ma molta molta PAURA.

    Allora se ci si pone contro e si contrasta in modo tagliente (anche in nome di Cristo) idee e tendenze non solo non si giungerà ad elevare ma si scaccerà inevitabilmente da sé molti uomini che inconsciamente cercano UN DI PIU', un orizzonte più ampio di quello nel quale vivono e che, forse, li "stringe".

    Contrastando brutalmente si offre l'idea che la redenzione sia solo per i redenti e Cristo sia venuto solo per i SANI. In realtà non esiste da nessuna parte un sano e un redento da se stesso!

    ALLORA È COMPRENSIBILE COME TUTTA L'UMANITA' (non solo i gay) non abbia certamente bisogno di una Chiesa che si manifesta così.
    Evidentemente la prosecuzione di una tal "politica ecclesiastica" accentuerà solo l'allontanamento delle masse e l'apostasia generale.

  3. #3
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    Citazione Originariamente Scritto da fabiostella
    L'omosessualità è una malattia?

    Posto questo articolo apparso sul settimanale on line www.dilloadalice.it
    Un pezzo pò reazionario... voi cosa ne pensate?
    Io credo che certe posizione debbano essere abolite anche negli ambienti più di destra.
    ciao
    Fabio
    ADDENDA

    Si diceva:

    "La Chiesa non deve definire COME SIA FATTO IL CIELO ma come si vada al Cielo".

    Lo stesso si deve applicare anche nel campo della sessualità umana che, come la costruzione fisica del cielo, ha delle leggi e dei regolamenti!

    È noto come il maggior organismo internazionale per la Sanità abbia sdoganato dalle cosiddette malattie l'omosessualità. L'organismo internazionale della Sanità parla dal punto di vista scientifico.

    Sarebbe un pesante errore se la Chiesa di oggi in nome di una verità evangelica dichiarasse cosa sia malattia e cosa non sia malattia per la scienza!

    La Chiesa, parlando di come si vada al Cielo, propone il suo cammino di valore e di ordine ma soprattutto offre la forza della Grazia che supera ogni orizzonte e istanza puramente etica. Solo con questa luce si può capire come vi sia qualcuno che, per il Regno, si sia fatto eunuco da solo, secondo il brano evangelico andando dunque oltre ogni discorso di "naturale" e "innaturale".

  4. #4
    Ashmael
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    Parole sante!

  5. #5
    motan
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    Citazione Originariamente Scritto da Informatore
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    Si diceva:

    "La Chiesa non deve definire COME SIA FATTO IL CIELO ma come si vada al Cielo".

    Lo stesso si deve applicare anche nel campo della sessualità umana che, come la costruzione fisica del cielo, ha delle leggi e dei regolamenti!

    È noto come il maggior organismo internazionale per la Sanità abbia sdoganato dalle cosiddette malattie l'omosessualità. L'organismo internazionale della Sanità parla dal punto di vista scientifico.

    Sarebbe un pesante errore se la Chiesa di oggi in nome di una verità evangelica dichiarasse cosa sia malattia e cosa non sia malattia per la scienza!

    La Chiesa, parlando di come si vada al Cielo, propone il suo cammino di valore e di ordine ma soprattutto offre la forza della Grazia che supera ogni orizzonte e istanza puramente etica. Solo con questa luce si può capire come vi sia qualcuno che, per il Regno, si sia fatto eunuco da solo, secondo il brano evangelico andando dunque oltre ogni discorso di "naturale" e "innaturale".
    Ottimo intervento.
    Magari riuscissi a sentire (da cattolico) questi discorsi in ambienti cattolici, senza usare sempre i soliti argomenti etici mescolati a teorie pseudo-scientifiche di estrazione biblica.. che non fanno altro che sentire emarginate certe categorie di persone (e darsi una ripulita alla coscienza, magari usando il "magistero" come una clava per mettere a tacere le voci dissonanti).

  6. #6
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    Il tema della sessualità tocca la realtà vivente davanti alla quale non sono tutti disposti ad essere sereni. Solo ciò che è morto, nel senso proprio di "privo di vita", non inquieta più.
    Per questo si raccomanda al monaco cristiano di "morire" al mondo, per non essere provocati (ossia distratti) da esso.
    Ma dal sesso non si può fuggire perché... ognuno se lo porta adosso, lo vive. A questo punto si tratta di dargli un valore, di volgerlo in positivo. Solo il monaco - nella sua radicalità evangelica - cerca di superarlo nella Grazia (non di negarlo, per carità!!).
    Nessuno può negare ciò che ha in sé ma è certamente chiamato a viverlo in modo da ESPANDERE il suo essere non da IMMISERIRSI.
    Il discorso di un SUPERAMENTO, non di una opposizione, alle questioni provocate dall'omosessualità può nascere solo se si è giunti ad una certa serenità, questo è evidente.
    Fintanto che ambienti di Chiesa e uomini clericali o clericalizzati saranno prigionieri di opposizioni finiranno per creare fratture, sensi di colpa, ideologizzazioni in se e negli altri.
    Temo che, al fondo di tutto, ci sia un mondo che ha un pessimo rapporto con la vita della quale la sessualità è un'evidente espressione.

    Il Cristianesimo è un superamento dell'attuale ordine "naturale" per una pienezza di vita, non per odio alla vita.
    Chi è incapace di vivere o ha un pessimo rapporto con le espressioni vitali del suo essere (sessualità compresa) ha evidentemente ODIO (cosciente o meno) nei riguardi della vita.
    A quel punto uno così TRASMETTE nelle sue parole in nome di Cristo, la sua malattia psichico-spiruale agli altri allontanandoli dal Cristianesimo come se fosse una fede per musoni e "sfigati" esistenziali.
    Ma il problema non è nel Cristianesimo, è in lui.




  7. #7
    Zarskoeselo
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    L'omosessualità è una malattia?
    NO.

  8. #8
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    Ho espresso la mia opinione su vari tread in questo forum, in quello cattolici romani ed in quello di www.orthodoxia.it =
    basta un po' di paziente ricerca ma non voglio ripetere cose gia dette all'infinito.
    Riferendomi pero alla lettera che apre il tread vorrei mettere in guardia (non dimentichiamo che sono stato per vent'anni psicoterapeuta) contro queste promesse, provenienti da ambienti fondamentalisti protestanti e spesso fallaci, foriere di disgrazie e di disperazione, quando non di suicidio.
    Ogni persona viene creata irripetibile. Le cause dell'omosessualita non sono tuttora chiarite definitivamente, anche se una propensione genetica di frequente esiste. Ma bisogna parlare con uno specialista psicologo e psicoterapeuta per valutare ogni singolo caso.
    Per gli aspetti spirituali delproblema rimando dove ho gia detto.

  9. #9
    Ashmael
    Ospite

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    Insomma, essere gay è come essere mancini: una diversità di natura genetica, di per sè innocua. Sono gli integralisti religiosi con la loro sessuomofobia che ne fanno un problema. L'omosessualià è pienamente compatibile con uno stile di vita cristiano.

  10. #10
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    Citazione Originariamente Scritto da Ashmael
    Insomma, essere gay è come essere mancini: una diversità di natura genetica, di per sè innocua. Sono gli integralisti religiosi con la loro sessuomofobia che ne fanno un problema. L'omosessualià è pienamente compatibile con uno stile di vita cristiano.
    Pur non volendo entrare nel valore dell'argomento in sé devo ribadire che la Chiesa è nel mondo per indicare realtà oltre il mondo e preparare le persone a viverle.
    Le realtà attuali - essendo dono dato alla natura umana per un buon utilizzo - non sono da disprezzare ma non sono neppure da assolutizzare. Quello che un CRISTIANO deve tenere presente, se vuole veramente essere cristiano, è che il mondo futuro al quale si prepara è eterno mentre il mondo presente - doni creati compresi - è transitorio.
    Non nego che la sfera affettiva e sessuale abbia una grande importanza nella vita di una persona. Quello che mi lascia veramente perplesso è il battere e ribattere ossessivo.
    Non potrebbe essere un segno - sia da parte di chi si oppone sia da parte di chi rivendica - di un attaccamento eccessivo a ciò che per un cristiano è in fondo relativo?

 

 
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