Il 25 giugno l'unico voto utile per la causa sarda è un NO grande!
Il nostro NO al referendum confermativo delle modifiche costituzionali
apportate nella scorsa legislatura italiana dalla maggioranza di
centro destra, ha motivazioni profondamente diverse da quelle addotte
per il NO dal centro sinistra italiano.
Alcune di esse sono ben indicate nell'intervento a firma di Gesuino
Muledda, inserita da "Elius" nel nostro forum "nara sa tua" in www.psdaz-fedca.it.
Ma Muledda ne tralascia una, per noi sardisti fondamentale:
dopo la "lezione" di Antoni Simon Mossa il PSdAz non è più
un partito solo federalista; esso ha assunto l'opzione
indipendentista, sancita nell'articolo uno dello statuto del PSdAz.
Per questa ultima irrinunciabile scelta indipendentista, il nostro NO è
un NO al neocentralismo italiano, sia esso di destra che di sinistra,
è il NO sardista alla deriva accentratrice (mascherata da un falso
federalismo) che si realizzerebbe in Italia nel malaugurato caso di
vittoria dei SI al referendum di domenica.
Il NO sardista è un NO grande per dire SI al nuovo statuto di
sovranità de sardi, un Nuovo Statuto Sardo che colmi le lacune di
quello approvato nel 1948; un nuovo statuto di sovranità che sia
"ruggito di leone" e non più "miagolio di gatto", come ebbe a definirlo Emilio Lussu nel '48.
Dunque:
NO AL NEOCENTRALISMO ITALIANO
SI ALLO STATUTO DI SOVRANITA' DEI SARDI.
Per questo al referendum voteremo NO!, NO!, NOOOOOOO!