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Risultati da 1 a 7 di 7
  1. #1
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    Predefinito Ritiro Si,Ritiro No...Ritiro QUANDO?

    AMBASCIATORE IRACHENO A ROMA, ITALIA NON LASCI VUOTO SICUREZZA

    ''Rispettiamo la decisione del governo italiano e apprezziamo quello che l'Italia ha fatto, ma speriamo che il ritiro avvenga con scadenze temporali che non lascino un vuoto di sicurezza''

    GB RISPETTA DECISIONE RITIRO ITALIA, FONTI BRITANNICHE

    La posizione italiana sul ritiro delle truppe dall'Iraq ''era conosciuta da tempo e non ha rappresentato una sorpresa. In ogni caso, noi rispettiamo le decisioni prese dai governi nazionali'': cosi' una fonte diplomatica britannica ha sintetizzato la posizione del governo inglese sulla decisione italiana di ritirare le truppe dall'Iraq, al termine dell'incontro tra i premier Romano Prodi e Tony Blair, oggi a Roma.

    ''Le truppe italiane si trovano in una zona che e' sotto il comando britannico ed e' solo per questo che le modalita' del rientro vanno concordate anche con il governo britannico'', ha aggiunto la fonte. La fonte ha ribadito che il premier britannico ''aveva gia' ricevuto informazioni sulla volonta' del rientro sia dal programma di governo dell'Unione che dal resoconto del dibattito parlamentare. Blair voleva avere informazioni di prima mano. Il colloquio di oggi ha portato ad una decisione utile: l'incontro dei rispettivi ministri della difesa per concordare le modalita' del rientro delle truppe italiane''.

    Ansa

    Dimmi quando quando quando...

  2. #2
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    "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli."
    Art 11 della nostra Costituzione

    Cosa è stata l'invasione militare dell'Iraq -alla quale l'Italia non partecipò, checchè ne dicano gli impresentabili che si nascondono dietro la maschera del premier - se non un'azione il linea perfetta con la nostra Costituzione?
    L'Italia ha inviato il suo primo contingente solo dopo la fine ufficiale delle operazioni militari.
    Una presenza, della quale non dico Prodi ma Pannella, la signora Bonino, Boselli, qualche Senatore a vita, probabilmente lo stesso D'Alema e pochi altri intimamente ne sono onorati
    Una presenza - che i pochissimi che ho citato dovrebbero ricordare alla loro maschera/paravento - riconosciuta come forza di pace da due risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle N.U.

    saluti

  3. #3
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    Predefinito

    Il caso Menapace
    L'Unione si frantuma sulle presidenze di Commissione



    Sono scenari interessanti quelli che si sono aperti sulle elezioni delle presidenze delle Commissioni al Senato, dove si sono verificati degli imprevisti a dir poco piuttosto singolari, tali da confermare l'assoluta debolezza numerica della maggioranza.



    E' stato sufficiente, ad esempio, un orientamento di diverso avviso del senatore Pollaro sulla presidenza della commissione Industria, per consegnare la presidenza della stessa all'opposizione. Mentre, nel caso della commissione Difesa, è apparso evidente lo scollamento profondo che segna la coalizione del centrosinistra. Non è certo un caso che i senatori di Alleanza nazionale abbiano fatto convergere i loro voti su un esponente dell'Italia dei Valori, evitando che un'accesa pacifista di Rifondazione comunista come la senatrice Lidia Menapace venisse eletta.

    Il Partito di Di Pietro, per lo meno sulle questioni di ordine militare, ha sicuramente maggiore consonanza con le posizioni di An che con quelle di Bertinotti ed i suoi supporter. La maggioranza fa fatica ad incassare il colpo e a tirare avanti, perché mazzate del genere non sono indolori e tantomeno facili da assorbire. Si tratta piuttosto di crepe evidenti, che nascono oltretutto in occasione del primo banco di prova serio affrontato da questo governo, quale è la questione irachena. Se poi il senatore De Gregorio, che ora è presidente della Commissione Difesa del Senato, venisse sconfessato dal suo partito, il centrosinistra perderebbe un altro voto a Palazzo Madama, cosa che nelle condizioni di esiguità con cui si presenta, dubitiamo si possa permettere.

    Vi sono almeno due posizioni del governo e della maggioranza e, anche ammesso che trovino faticosamente una possibilità di mediazione sull'Iraq - che suona come "ce ne andiamo con ordine e calma" - si radicalizzano sull'Afghanistan. Su Kabul le posizioni non si possono incontrare: fra chi vuole iniziare un'azione di disimpegno generale delle missioni militari all'estero e chi non ci pensa proprio, la distanza è incolmabile. Il nodo afgano in sostanza è molto più intricato di quello iracheno, ed anche in questo caso l'opposizione può esercitare un ruolo di pressione tale da mettere in crisi qualsiasi equilibrio della coalizione.

    Roma, 7 giugno 2006



    tratto dal sito del Partito Repubblicano
    http://www.pri.it


  4. #4
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    Predefinito Autonomia di sinistra ...


  5. #5
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    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da nuvolarossa

    .

    A fool and his money can throw one hell of a party.

  6. #6
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    Predefinito

    Anche oggi il Sig. D'Alema,neo Ministro degli Esteri ha annunciato che le Truppe Italiane si ritireranno...ma nei modi e nei tempi idonei a garantirne la sicurezza e senza danneggiare gli Alleati...ecc.ecc.ecc....vabbe',contenti i Pacifinti che si accontentano di cotanto decisionismo senza se e senza ma, dopo anni passati ad urlare (oscenita') per le piazze sventolando bandierazze arcobaleggianti...che ipocrisia...

  7. #7
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    Predefinito Furbizia di sinistra


 

 

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