L’oro(nel Medioevo…) era ritenuto la concretizzazione della luce divina e per questo fu utilizzato per creare ogni oggetto che avesse qualche attinenza con la sfera del sacro. La complessità delle tecniche richiedeva un alto grado di specializzazione: gli orefici erano spesso autentici artisti e i loro prodotti occupavano un posto nella gerarchia delle arti. In epoca altomedioevale l’oreficeria risentì dei gusti delle popolazioni barbariche, che prediligevano motivi ornamentali e coronati. Quasi completamente perduta è la produzione carolingia, mentre del periodo ottomano ci sono giunte invece molte opere. Più tardi l’oreficeria sacra adottò nuovi stili e materiali, vennero prodotte pale d’altare e monumentali casse- reliquario, utilizzando di preferenza il rame dorato. Un esempio importante di oreficeria è rappresentato dalla cosiddetta “corona ferrea”,(non sono riuscita a postare l’immagine) che secondo la leggenda venne ricavata da un chiodo della croce di Cristo. È stata datata al IX sec. anche se molti dubitano di questa datazione facendola risalire all’età tardoantica. Venne donata alla basilica di S. Giovanni di Monza da Teodolinda, prima regina cattolica longobarda, furono in seguito incoronati i re dell’Italia da BerengarioI (888) a NapoleoneI(1805).