Marco Ricolfi : Perché siamo antipatici? La sinistra e il complesso dei migliori
Argomento già trattato ma attualissimo particolarmente utile a chi si ritiene moralmente superiore o diverso.
I punti fondamentali:
- L'abuso di schemi secondari : Le "scuse" con cui giustificare i fallimenti delle proprie ideologie dinanzi agli altri e - soprattutto - a se stessi. A destra «non esiste e non è mai esistito nulla di paragonabile all'immenso sforzo della cultura marxista di occultare i fatti - povertà, lavori forzati, repressione del dissenso - e di edulcorare le evidenze storiche dissonanti, dall'Unione sovietica alla Cina e a Cuba.
- La paura delle parole : per cui i ciechi prima sono diventati non vedenti, quindi otticamente svantaggiati, senza che la loro vista nel frattempo migliorasse... vecchio (anziano), donna di servizio (colf), negro (afroamericano), spazzino (operatore ecologico). Così facendo, però, nota Ricolfi, la sinistra si è messa contro il senso comune della gente, che almeno in privato continua a chiamare le cose con il loro nome "vero": cieco, vecchio, spazzino...
- Il linguaggio codificato : quando quelli di sinistra parlano o annunciano i loro programmi la gente comune non ci capisce una mazza. Usano un linguaggio «legnoso, infarcito di formule astratte». Berlusconi, piaccia o non piaccia, usa le parole per spiegare concetti; la sinistra usa le parole per nasconderli. A chi? Ai suoi stessi esponenti...!!! Non è il nemico che non deve capire, ma sono "i nostri" che non devono ricevere segnali precisi. ...Insomma, sono costretti a non dirsi la verità a vicenda.
- Il complesso di superiorità etica : Umberto Eco nel suo appello pubblicato su Repubblica prima del voto del 13 maggio 2001 divise gli elettori di cdx in due tipi, entrambi negativi:
- gli Elettori Motivati (con l'aspettativa di risolvere banali interessi personali e materiali) e
- gli Elettori Affascinati (praticamente idioti, ignoranti, analfabeti, teledipendenti, massaie di Voghera, ecc...).
Categorie che non hanno diritto di piena cittadinanza, ma solo uno status di appartenenza inferiore. Un complesso, quello di superiorità, che non appartiene solo agli intellettuali di sinistra ma è condiviso anche dalla base stessa dell'elettorato di sinistra.
Il 34% dell'elettorato di sinistra si sente "moralmente superiore", ma la percentuale «sale al 55,9% fra gli elettori di sinistra politicamente impegnati».
Un abisso con la destra, dove questo sentimento di superiorità, altrimenti detto razzismo etico, è pari appena all'8,9% e non supera il 13,8% tra gli "impegnati".
Anche in questo, dunque, c'è meno razzismo a destra che a sinistra.