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Risultati da 1 a 4 di 4
  1. #1
    Totila
    Ospite

    Predefinito Amman: fortunatamente nessuna vittima israeliana...

    Israeliani via da Amman prima dell’attentato
    Maurizio Blondet
    10/11/2005
    Uno dei tre alberghi colpiti dagli attentatiAMMAN - Un numero imprecisato di israeliani che alloggiavano al Radisson Hotel di Amman, sono stati evacuati «ore prima» del sanguinoso attentato che ha colpito la capitale della Giordania, uccidendo 57 persone.
    Non è una voce cospirazionista.
    La fonte è il giornale Haaretz (1).
    Le autorità israeliane, spiega il giornale ebraico, sembrano aver avuto «uno specifico allarme» con largo anticipo.
    Più largo di quello che indusse il Mossad, nella Londra del 7 luglio, tre minuti prima delle esplosioni nella metropolitana, ad avvisare il ministro israeliano Netanyiahu a non uscire dall’albergo londinese in cui si trovava.
    Gli israeliani sembrano sapere tutto sugli attentati arabi e sugli estremisti musulmani; stupisce che non condividano le loro così puntuali informazioni con gli altri Paesi impegnati a debellare il terrorismo islamico.
    Se gli israeliani fossero nostri alleati nella lotta mondiale al terrorismo, Al Qaeda da tempo sarebbe stata smantellata.

    Nel caso della Giordania, da almeno una settimana il ministero degli Esteri di Israele aveva sconsigliato ai suoi concittadini viaggi d’affari e turistici in Giordania.
    Poiché parecchi israeliani non avevano seguito il consiglio, pare di capire da Haaretz, «elementi della sicurezza israeliana» li hanno raggiunti uno per uno negli alberghi e li hanno guidati «sotto scorta del personale di sicurezza israeliano» fino in patria.
    I sospettosi potranno chiamare questa un’operazione di «esfiltrazione», grazie alla quale, con i veri e presunti turisti, saranno stati fatti evacuare anche gli autori dell’attentato islamico da militari israeliani.
    E con tanti saluti alla «sovranità» giordana, che non ha potuto controllare gli uscenti.
    La BBC assicura che l’attentato di Amman, che ha colpito alberghi di lusso frequentati da occidentali (e che distrugge il turismo, unica risorsa della Giordania) reca «l’inequivocabile impronta di Al Qaeda».
    Magdi Allam non avrebbe potuto dir meglio.
    Naturalmente senza portare alcuna prova; ma aspettiamo la rivendicazione con video hollywoodiano da Al-Zawahiri.



    A meno che stavolta non venga opportuno attribuire l’attentato alla Siria.
    Fatto è che, secondo William Arkin del Washington Post (2), Donald Rumsfeld ha dato ordine all’USS Central Command (CENTCOM) del Pentagono di «preparare liste aggiornate dei bersagli siriani e accrescere la preparazione per operazioni militari contro Damasco».
    Fin qui, nulla di nuovo.
    E’ dal 2004 che la DIA (lo spionaggio militare USA), dice Arkin, ha intensificato la raccolta di informazioni di tipo bellico sulla Siria; e il suo «Direttorato dell’Analisi» ha preparato l’ordine di battaglia, ossia la struttura della forza, l’equipaggiamento e il comando necessari per l’attacco.
    E il piano comprende la valutazione dei «nodi vulnerabili» siriani, dalle reti elettriche, alle comunicazioni, e l’assassinio del dittatore siriano Assad con la famiglia.

    La novità sta nel fatto che la Siria sia passata in prima linea nella lista dei candidati all’aggressione americana, sostituendovi l’Iran.
    Per il momento, almeno, Sharon ha smesso di chiedere a una Casa Bianca in difficoltà l’attacco contro l’Iran: tre volte più grande dell’Iraq e con il triplo della popolazione, è un osso troppo duro, e l’opinione pubblica USA è già stufa del pantano iracheno.
    La Siria pare preferita perché debole.
    «Washington non ha molta fortuna nel debellare la resistena [irachena], allora perché non montare una bella campagna contro la Siria?», dice Josh Landis, ebreo e analista strategico della University of Oklahoma.



    Le intenzioni americane su Damasco sono state illustrate chiaramente alla Fox News da William Kristol, neocon e likudnik: «possiamo bombardare le istallazioni militari siriane; oltrepassare i suoi confini per bloccare l’infiltrazione [di guerriglieri arabi che vanno in Iraq, secondo gli USA]; possiamo occupare la città di Abu Kamal nella Siria orientale, a pochi chilometri dal confine, che sembra il centro organizzativo delle attività siriane in Iraq; possiamo sostenere, occultamente o apertamente, l’opposizione siriana…».
    In questo contesto, una strategia della tensione ben orchestrata, con sempre nuovi attentati islamici e disordini islamisti qua e là per il mondo, è la preparazione psicologica necessaria: l’opinione pubblica, spaventata dall’intensificazione del terrore, accetterà un attacco alla Siria che promette di «bloccare le infiltrazioni» terroristiche.
    E può dare agli USA, finalmente, una facile vittoria, soddisfacente anche per Israele.

    Maurizio Blondet




    --------------------------------------------------------------------------------
    Note
    1) Yoav Stern, «Israelis evacuated from Amman hotels hours before bombings», Haaretz, 10 novembre 2005. Come si ricorderà, l’11 settembre a New York, corse la voce che migliaia di ebrei americani che lavoravano al World Trade Center s’erano concessi un giorno di vacanza. Si disse allora che quella era una leggenda metropolitana di stampo antisemita.
    2) Arkin non ha potuto scrivere queste informazioni per il Washington Post: le ha postate sul suo blog personale, da cui le ha riprese il sito Prisonplanet («Bush Syrian mass murder campaign inches forward», 9 novembre 2005). Luminoso esempio della libertà si stampa americana.




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  2. #2
    Totila
    Ospite

    Predefinito

    http://www.haaretzdaily.com/hasen/spages/643639.html


    Questo è quanto riportato da Haaretz.


    E poi dicono che siamo paranoici.

  3. #3
    El Criticon
    Ospite

    Predefinito Scoperta della ...

    ... acqua calda?

    Che i predilettissimi figli di sataniche puttane talmuddiste (e pure nudiste a Tel-AAA-Viv) abbiano il totale controllo delle intercettazioni di tutte (o quasi?) le telecomunicazioni mondiali è oramai cosa risaputa ... così com'è oltremodo plausibile che essi, gli IPER STRONZI SATANICI, se ne servano con insuperabile maestrìa non solo per organizzare attentati d'ogni genere ma anche per ricattare chiunque osi frapporsi o intromettersi nei loro demenziali progetti di definitivo dominio planetario ...

    ... peccato che anche per loro, gli iper stronzi, giungerà il momento di saldare il conto (solo momentaneamente sospeso) ...

    Chi glielo farà saldare?

    Une Jeanne d'Arc des USA?

  4. #4
    email non funzionante
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    Predefinito

    Toh!
    Sarà una coincidenza


 

 

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