Visto che in ambienti destrorsi e pseudotradizionalisti si sta solidarizzando con l'assassino Priebke, questo simpatico vecchietto nazista, riporto quanto segue:
"A fronte di una simile situazione (di una imminente minaccia di morte), nella quale l'imputato avrebbe potuto essere ucciso per il suo rifiuto di obbedire e nella quale partecipò all'esecuzione solo per salvare la propria vita, egli avrebbe potuto invocare lo stato di necessità, che è previsto in tutti i sistemi legali, compreso l'ordinamento tedesco; infatti in una simile situazione nessuno avrebbe potuto aspettarsi che Priebke si comportasse come un eroe e sacrificasse la sua vita al fine di non partecipare ad una esecuzione 'inumana'. Dunque, tra tutte le possibilità che abbiamo considerato, Priebke avrebbe potuto avere una via d'uscita: questa via d'uscita, però, non può certo essere quella di aver obbedito ad ordini manifestamente illegittimi, con l'eccezione del caso di una imminente minaccia di morte, di un imminente pericolo per la sua vita. Tuttavia, dato che un tale pericolo non è mai stato realisticamente provato in questo caso, ne deriva che egli ha una piena responsabilità per l'intero massacro, a titolo di concorso con gli altri esecutori" . [dalla Sentenza della Corte di Cassazione]
Ho sempre parlato di foibe, di lager sovietici, degli orrori cubani e comunisti nel mondo; ma questo non cancella l'onta del nazifascismo, dell'Olocausto, nè assolve - nel "mal comune" - i responsabili, ormai quasi tutti, per ovvie ragioni anagrafiche e per i peccati commessi, all'Inferno.