Le differenze possono anche esserci fra gli arabi, ma sempre stando dentro ad un'unica nazionalità. L’unificazione politica della nazione araba è una causa legittima e sacrosanta, non essendo gli attuali stati altro che il frutto della criminale spartizione di questa grande e nobile nazione da parte del colonialismo europeo.In Origine postato da Lutzianu
va be supponiamo che siano ricostruzioni o balle, ma vuoi negare il fatto che il baath è complice dell'eccidio dei curdi ?
vuoi negare il fatto che il panarabismo estremo vuole negare le differenze esistenti nei paesi arabi per formare un unica nazione araba e quindi annullare le differenze (proprio come fece saddam in iraq)?
Condannare ciò sarebbe come condannare un Giudicato di Arborea che tenta di riunificare la Sardegna o un Brancaleone che tenta di riconquistare Alghero.
Una entità nazionale, così come ha il diritto di lottare per l’indipendenza qualora sia oppressa da un altro stato nazionale, ha il diritto di lottare per la propria unità qualora sia inutilmente, anzi, nocivamente spezzetata in più stati.
Tutta un’altra questione è, come già detto, quella curda: questa è una nazionalità differente da quella araba, pieno appoggio quindi alla lotta per l’indipendenza contro l’oppressore, turco, arabo o persiano che sia.
Il sionismo questo è. Ed è ben diverso dall’essere "antisemiti" o come hai detto prima "filo-nazisti".In Origine postato da Lutzianu
non dico che tutto il panarabismo sia riconducibile a tale matrice. anzi, come movimento anticolonialista il panarabismo aveva tante ragioni di esistere. ma certo non in funzione della distruzione di israele. questo è il punto. se tu mi chiami sionista solo perchè sono contrario alla distruzione di israele.. allora andiamo bene.
Tu usi espressioni forti e, se vuoi, violente come "distruzione di Israele", ma il sentimento antisionista sta semplicemente nel non accettare uno stato che è (questo si) razzista nelle fondamenta e negli stessi principi su cui fonda la propria esistenza. O uno stato che si proclama non di un popolo o di una nazione ma di una religione e che quindi caccia tutti gli individui di religione diversa non è razzista di principio?
Ciò in cui, sempre a mio modesto parere, dovrebbe auspicare ogni sincero democratico sta in uno stato palestinese (esteso su tutto l'attuale territorio di Israele) che sia laico, nè "stato degli ebrei" nè dei "stato dei musulmani", ma in cui ebrei, musulmani, cristiani, atei ecc. possano pacificamente convivere a prescindere dal credo religioso.
Una Palestina che, tornando al discorso del panarabismo, possa in un ulteriore futuro prendere parte a una confederazione, federazione o vero e proprio stato unitario arabo, che sia naturalmente anche questo laico, nè stato dei musulmani nè stato degli ebrei, ma stato degli arabi di ogni credo religioso.
Contro ogni razzismo e imperialismo! Nazista, statunitense o sionista che sia!