LA BIBBIA PIU' ANTICA DEL MONDO PRESTO ON LINE
LONDRA - Un manoscritto risalente al IV secolo considerato dagli studiosi il piu' importante e prezioso documento della tradizione cristiana, fara' presto il suo ingresso nell'era digitale. Un team di esperti sta infatti trasferendo su computer il contenuto del Codex Sinaticus, la Bibbia piu' antica al mondo, che diventera' cosi' accessibile su internet.
Il Codex, scritto in greco antico, contiene la piu' vecchia copia del Nuovo Testamento e la Bibbia dei Settanta, la piu' antica versione greca del Vecchio Testamento della Bibbia che include parti ora considerate apocrife. Il manoscritto si chiude con due antichi testi cristiani tra i quali vi e' una lettera attribuita all'apostolo Barnaba. E' talmente antico e fragile che solo quattro studiosi hanno ottenuto il permesso di studiarlo negli ultimi 20 anni.
Il Codex Sinaticus deve il suo nome al monastero di Santa Caterina del Sinai dove venne completato sotto commissione dell'imperatore Costantino, dopo la sua conversione al cristianesimo. Il monastero si trova ai piedi del monte dove Mose' avrebbe ricevuto i Dieci Comandamenti ed e' li' che il Codex fu custodito per 1.500 anni, fino a quando gran parte di esso fu trafugato da un accademico tedesco del XIX secolo, Constantine Tischendorf, che a quanto pare agi' agli ordini dello zar di Russia Alessandro II.
Tischendorf porto' 43 dei suoi fogli in Germania, dove ancora si trovano presso l'universita' di Lipsia e consegno' i restanti 347 nelle mani dello zar. I fogli del manoscritto rimasero nella biblioteca imperiale fino al 1933, quando il governo sovietico li vendette alla British Library per raccogliere fondi.
Il manoscritto ora e' diviso in quattro parti, la piu' grossa delle quali (347 pagine su 400) nelle mani della British Library. Il resto e' deciso tra la biblioteca dell'universita' di Lipsia, la Biblioteca nazionale russa di San Pietroburgo ed il monastero.
Esperti dei quattro paesi, Gran Bretagna, Germania, Russia e Egitto, stanno ora collaborando non solo nella digitalizzazione dell'intero testo, ma anche in un'analisi ravvicinata mirata a scoprire se le sue pagine nascondono un testo cancellato.
''Utilizzare fotografie a raggi infrarossi o ultravioletti ci aiutera' a scoprire gli aspetti nascosti'', ha dichiarato Lawrence Pordez, esperto di digitalizzazione della British Library.
Secondo Scot McKendrick, capo del dipartimento manoscritti antichi e medievali della British Library, l'intero processo di digitalizzazione del testo durera' circa quattro anni. La British Library creera' un apposito sito dal quale si potra' accedere alle pagine del manoscritto e ad una serie di spiegazioni ed interpretazioni in grado di soddisfare studiosi o semplici appassionati.