La morte di John Garang rimette in discussione la fragile pace raggiunta a Khartoum fra il governo centrale ed i ribelli Dinka del Sud; le parole ingiuriose pronunciate dal presidente sudanese sulla scomparsa del leader autonomista, gettano una luce sinistra sulle reali volontà pacifiche del regime islamista.
La situazione potrebbe peggiorare nei prossimi giorni, specialmente per le popolazioni del Darfur che avevano in Garang un protettore ed amico all’interno del futuro governo di larghe intese. Il governo islamista potrebbe nuovamente scatenare la persecuzione dei suoi oppositori nel Sud e nell’Ovest, mentre l’Occidente sarebbe nuovamente paralizzato nell’interporsi con forze di pace. Torna dunque necessario esprimere solidarietà alle popolazioni del Darfur e del Sudan Meridionale, costrette nuovamente a difendersi dagli aggressori islamismi.
Onore a John Garang, viva il Sudan Peopole’s Liberation Army.