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Mondovì, prete arrestato dalla Mobile non è stato sospeso


MONDOVI'. Il vescovo di Albenga e Imperia, monsignor Mario Oliveri, ha incontrato don Renato Giaccardi, 42 anni accusato dalla procura di Mondovi' di induzione alla prostituzione, favoreggiamento e sfruttamento di ragazzi minorenni e maggiorenni. Nei suoi confronti non risulta sia stato preso nessun provvedimento gerarchico. Ovvero resta al suo posto e al momento non sara' sospeso. Il sacerdote e' agli arresti domiciliari a Magliano Alpi, nell' abitazione del padre. Avrebbe dato piccole somme ai ragazzi che gli presentavano un amico. Biglietti cinematografici, gelati e dolci sarebbero stati poi offerti dal religioso ai giovani che accettavano le sue attenzioni particolari. Don Renato, pur vivendo a Mondovi', e' vice parroco di Peagna, nell' entroterra di Ceriale (Savona) e nella diocesi di Albenga e Imperia e' il delegato del vescovo nel collegamento con le organizzazioni religiose. Un compito che lo ha portato spesso a spostarsi lungo la Riviera e ad avere relazioni soprattutto negli ambienti ecclesiali, meno con i fedeli.

Il suo avvocato, Cristina Beccaria, ha spiegato che ''ha collaborato con gli inquirenti''. ''Alcuni suoi comportamenti - ha aggiunto - sarebbero stati male interpretati, perche' occorre distinguere fra le valutazioni attinenti la sfera morale e personale di don Renato e quella che potrebbe essere la commissione di veri e propri reati, che da quanto emerge non sarebbero stati commessi''.