BENEDETTO XVI: MONS. ANFOSSI (VESCOVO DI AOSTA), "RISERVATEZZA E RISPETTO" PER LE SUE VACANZE


"Non eravamo così sicuri che il nuovo papa avrebbe scelto di nuovo Aosta come luogo di vacanza, confermando così la scelta fatta per dieci volte da Giovanni Paolo II". A descrivere al Sir il "clima di attesa" che si vive nel capoluogo valdostano aspettando Benedetto XVI - che arriverà lunedì prossimo, 11 luglio, per trattenersi fino al 28 luglio – è mons. Giuseppe Anfossi, vescovo di Aosta. "All’inizio c’è stata un po’ di sorpresa – racconta il vescovo in un’intervista "on line" da stasera su www.agensir.it – unita alla grande gioia per il fatto che il Papa ha accolto l’invito della diocesi e la disponibilità dei salesiani ad ospitarlo nella Casa di Introd". Oltre all’arrivo e alla partenza, gli unici due momenti "pubblici" finora previsti della vacanza di Benedetto XVI sono i due Angelus del 17 e del 24 luglio. "Riservatezza" e "rispetto": queste, secondo mons. Anfossi, le "note caratteristiche del popolo valdostano" che emergeranno nei giorni di vacanza del Santo Padre. "Lasceremo che imposti le sue vacanze con lo stile che gli è proprio – assicura il vescovo – e non gli chiederemo di relazionarsi con modalità che non siano le sue. Rispetteremo tempi e luoghi, senza disturbarlo". Quanto a possibili "differenze" tra lo "stile di vacanza" di Giovanni Paolo II e quello di Benedetto XVI, il vescovo di Aosta insiste sul "carattere di riservatezza e privatezza" tipico del Pontefice attuale: "Sappiamo che il Santo Padre legge, passeggia pensa: le sue vacanze saranno probabilmente meno dedicate ad esplorare la natura o a visitare terre nuove, come faceva il suo predecessore, e prevederanno uscite più limitate".


Agenzia Sir