UNIONI GAY: I VESCOVI DI COREA E INDIA, “PREOCCUPATI E SCONCERTATI”


Preoccupazione e sconcerto. Sono le reazioni delle conferenze episcopali coreana e indiana. “In Corea siamo molto preoccupati per lo stato di salute dell’istituzione della famiglia, contaminata e distrutta da una cultura individualista che erode le basi stesse della società umana. Guardiamo anche con preoccupazione il sentiero su cui l’Europa si sta avviando. Alla chiesa, nelle diverse nazioni del mondo, spetta il compito di riaffermare costruttivamente l’importanza della famiglia cellula base di ogni società”. Così mons. John Chang, vescovo di Chunchon e segretario della Conferenza Episcopale coreana, ha commentato oggi all’agenzia Fides la notizia dell’approvazione della legge sui matrimoni omosessuali in Spagna. Mons. John Chang comunque individua una possibile soluzione: “Occorre lavorare in modo costruttivo, riaffermando il valore primario della famiglia autentica: soprattutto occorre un’attenta formazione dei giovani, perché sappiano assumersi le loro responsabilità, maturando una coscienza retta e seria. È importante – ha concluso – anche l’opera dei genitori, che sappiano impartire una corretta educazione ai loro figli, trasmettendo dei valori sani”. Secco il commento di p. Donald De Souza, vicesegretario generale e portavoce della conferenza episcopale indiana: “La Chiesa indiana esprime sconcerto per l’approvazione della legge che legittima il matrimonio fra gay in Spagna”. P. Donald ha poi espresso preoccupazione per la situazione in Europa: “Il Vecchio Continente si sta gradualmente scristianizzando e questo fenomeno, visto dall’Asia, crea preoccupazione perché l’Europa è considerata la culla del messaggio cristiano”.


Agenzia Sir