CEI: la Fede non è fatto privato.

[Thomas Aquinas]

CEI: VERSO IL CONVEGNO DI VERONA, LA FEDE NON È UN “FATTO PRIVATO”, REAGIRE ALLA “CRISI DELLA FAMIGLIA” CON UNA TESTIMONIANZA “DI QUALITÀ”


"In un quadro culturale e antropologico inedito", in cui "nulla appare veramente stabile, solido, definitivo", occorre reagire al dominante "sentimento di fluidità" patendo dalla consapevolezza che la fede "non è un fatto privato", ma ha un "rilievo pubblico" che chiede la presenza di cristiani "adulti", capaci di testimoniare il Vangelo "con gioia e coraggio". E’ quanto scrivono i vescovi, nella traccia di riflessione in preparazione al Convegno ecclesiale di Verona, in programma dal 16 al 20 ottobre 2006 sul tema "Testimoni di Gesù Risorto, speranza del mondo" "In un tempo dominato dai beni immediati e ripiegato sul frammento – ricorda la Cei nel testo diffuso oggi, www.agensir.it – i cristiani non possono lasciarsi omologare alla mentalità corrente, ma devono seriamente interrogarsi sulla forza della loro fede nella risurrezione di Gesù e sulla speranza viva che portano con sé". Tra gli ambiti privilegiati della testimonianza cristiana, il documento cita "l’esperienza della generazione e della famiglia", come "primo luogo dove ciascuno può accogliere e far crescere il dono della vita, dell’altro, del mondo". Una realtà, quella della famiglia, oggi "messa alla prova" al pari di tutte le "esperienze umane fondamentali: il rapporto uomo-donna, la sessualità e la generazione, l’amicizia e la solidarietà, la vocazione personale, la partecipazione alle vicende della società". La "tentazione radicale", per la Chiesa italiana, è quella di "pensare la vita come una ricerca di possesso di beni": una visione, questa, che mette in discussione "la possibilità stessa di un progetto di vita personale responsabile" e che mette in crisi "ogni forma di vocazione: quella al matrimonio e quelle di speciale consacrazione, come pure il rapporto con il lavoro e la professione". Di qui l"’urgente bisogno" di "coltivare cristiani adulti, consapevoli e responsabili, capaci di dedizione e di fedeltà".

Agenzia Sir

[Oli]

Dopo la trovata del referendum non sono + interessato a quello che dice la cei.

[Thomas Aquinas]

Due posizioni acattoliche. Quello che dicono i vescovi non è nè consiglio, nè da ignorare.

Tra l'altro qui si dice quanto sempre detto.

[Thomas Aquinas]

Quanto qui è detto è vincolante perchè è quanto sempre la Chiesa ha insegnato: la fede non è fatto privato.
I cattolici ubbidiscono agli ordini della gerarchia, quando ci sono, sempre.

[Oli]

Originally posted by Thomas Aquinas
Quanto qui è detto è vincolante perchè è quanto sempre la Chiesa ha insegnato: la fede non è fatto privato.
I cattolici ubbidiscono agli ordini della gerarchia, quando ci sono, sempre.

Non sono d'accordo.
Trovo curiose queste affermazioni solenni e pompose. Non è così, te l'assicuro.

[Thomas Aquinas]

Non è così perchè lo dici tu?

[Liberale]

Mi sembra un fatto positivo degno di nota, l'intervento che si appresta a compiere la Cei con il prossimo Convegno Ecclesiale di Ottobre.
Per certi aspetti mi sembra legato anche agli esiti del referendum, dove la scarsa partecipazione al voto ha rappresentato un indice di disinteresse e di vuoto, verso cui l'Europa ed in particolar modo l'Italia sta andando in contro.
La perdita di quei valori tradizionali, insiti nel cattolicesimo, rappresenta l'evento europeo dei giorni nostri, frutto di un processo in atto oramai da diversi decenni e non rappresenta un caso se qualcuno oggi l'importanza storico-culturale di una tradizione giudaico-cristiana la vuole segnalare anche nella Costituzione Europea, a dimostrazione della necessità di riscoprire alcuni punti di riferimento.
Per certi aspetti si risponde ad una situazione di domanda se non di religiosità, quanto meno di principi a cui ispirarsi e su cui costruire la società di oggi e delle generazioni future.
La condizione purché questa iniziativa non diventi l'ennesima occasione di protesta delle due minoranze presenti oggi nel Paese, quella cattolico-praticante e quella laica-laicista è che non vengano poste le basi per un intervento, che andando oltre il semplice piano ideologico proponga ed imponga nuove posizione della dottrina della Chiesa Cattolica.
Questo per due ragioni:
1. La vittoria sul referendum sulla Procreazione Artificiale basta e avanza per il mondo cattolico-praticante.
2. Il Paese in questo momento ha bisogno di tutto tranne che di ulteriori polemiche.

[Thomas Aquinas]

Dove l'ha detto? L'ha detto autoritativamente? Quando l'ha detto?