Quali sono state secondo voi i punti di forza della strategia Vietnamita che hanno portato alle vittorie su Giapponesi Francesi e Statiunitensi?
Quali sono state secondo voi i punti di forza della strategia Vietnamita che hanno portato alle vittorie su Giapponesi Francesi e Statiunitensi?
Due, principalmente:
1 - Una classe media urbana molto consistente, e soprattutto con un elevato livello culturale, e con un forte senso di appartenenza nazionale, ed esigenze di modernizzazione;
2 - La saldatura di quegli strati di popolazione urbana con le esigenze e le aspirazioni degli strati sociali meno acculturati nelle campagne.
Il partito comunista locale ha saputo veicolare questi orientamenti guadagnadosi il consenso di strati importanti della popolazione.
Gli USA, dopo la sconfitta francese, cercarono di sostenere nel Sud un regime che rispondesse in modo altrattanto efficace del partito comunista alle esigenze di quelle fasce chiave della popolazione. Il fallimento, nella corruzione e nella dipendenza evidente dai vecchi colonizzatori, del regime del Sud portò alla crisi, che gli USA cercarono di scongiurare con un colpo di stato, ma non riuscirono a trova una leadership alternativa all'interno del paese.
Da quel momento solo il sostegno diretto USA ha tenuto in piedi un regime separato nel sud.
Una volta ho visto una intervista a Giap, già molto vecchio, ultranovantenne e emarginato dalla politica.
L'ho trovata molto significativa. Era un uomo molto lucido ed intelligente, assolutamente pragmatico e non ideologico, con un senso del dovere verso il proprio paese impressionante. Non un nazionalista, ma certamente un patriota incrollabile, culturalmente molto francese.
Anche la sua storia personale, secondo me è paradigmatica:
Professore di storia in un liceo,
studioso attento delle campagne napoleoniche,
resistente antigiapponese,
prima moglie torturata fino alla morte dai francesi,
Ho anche conosciuto una persona, figlia di un italiano ed una vietnamita, la cui famiglia è stata tutta attiva nel movimento vietcong e il quadro famigliare corrisponde alla descrizione che ho fatta.
Il fatto che e' stata una guerra d'indipendenza, e quindi ha potuto passare attraverso generazioni senza che cadesse la tensione ideale che la alimentava.
Anche il nostro processo di indipendenza inizia con le Repubbliche napoleoniche e dura fino al 1918, con una generazione che si immola per Trento e Trieste ancora un secolo dopo la nascita della Repubblica Cispadana.
E' un processo invincibile, e poco importa se fatto sotto il regime comunista o altro. Ho Chi Min e Giap sono prima di tutto patrioti, e poi comunisti.
Quando porto i ragazzini al cannone del Gianicolo, a mezzogiorno, sotto la statua di Garibaldi a cavallo che sovrasta i gruppi bronzei dei bersaglieri con la bandiera al vento e le baionette inastate, frai busti di marmo sparsi sul luogo della battaglia e sotto Roma, beh, quella cannonata ti entra dentro e quasi rimpiangi di non esserci potuto stare a Villa Glori o al Vascello a fare a schioppettate coi francesi di Napoleone III
bè, secondo me, per quanto riguarda gli USA, anche il fatto che gli eserciti si trovassero in una guerra-non guerra...nessuno sapeva chi fra la gente fosse amico e chi no, un tipo di guerra a cui gli eserciti occidentali non sono abituati...
Se quel che noi oggi diremo potrò esser scordato domani stesso, quel che noi oggi faremo resterà per centinaia di anni!
i punti di forza sono:
- politici: nazionalismo + ideologia comunista
- culturali: scolarità mediamente buona dei nordvietnamiti e dei guerriglieri viet-cong, proselitismo con le popolazioni locali, sudvietnamiti pavidi e corrotti
- militari: addestramento adeguato e armi moderne
tutto questo contro un esercito mastodontico e poco avezzo alle "guerre sporche", creato per combattere contro i russi, non contro una guerriglia sfuggevole o un esercito regolare molto leggero e mobile sul terreno.