Il Papa agli Ebrei: continuerò dialogare con voi

di Mattia Bianchi/ 09/06/2005

Benedetto XVI ha ricevuto in udienza una delegazione dell'International Jewish Committeeon interreligious consultations. L’impegno a proseguire il dialogo sull’esempio di Paolo VI e Giovanni Paolo II.



CITTA’ DEL VATICANO - Continuare il dialogo tra cristiani ed ebrei, che assume particolare valore oggi a quaranta anni dalla dichiarazione Nostra Aetate, e allo stesso tempo non dimenticare la shoah, per proseguire insieme la strada della riconciliazione. È il messaggio di Benedetto XVI alla delegazione dell'International Jewish Committeeon interreligious consultations, ricevuta oggi in Vaticano insieme al suo presidente, il rabbino Israel Singer, e al presidente del World Jewish Congress, Edgar Bronfman. Il papa ha ricordato l'anniversario della dichiarazione conciliare Nostra Aetate, che condannava ''tutte le manifestazioni di odio, persecuzione e antisemitismo.

All'inizio del mio pontificato, desidero assicurare che la chiesa rimane fermamente convinta, nella sua catechesi e in ogni aspetto della sua vita, ad continuare in questo importante insegnamento”. Si tratta di percorrere “il sentiero tracciato dai predecessori, papa Paolo VI e, in modo particolare, Giovanni Paolo II che hanno fatto passi significativi per incrementare le relazioni con il popolo ebraico”. “La storia delle relazioni tra le nostre due comunità – ha aggiunto – è stata complessa e spesso dolorosa, ma sono convinto che il patrimonio spirituale, preservato da Cristiani ed Ebrei, è fonte di saggezza e di ispirazione capace di guidarci verso un futuro di speranza secondo il piano divino”. Allo stesso tempo, ha osservato il Pontefice, “la memoria del passato resta per le due comunità un imperativo morale ed una fonte di purificazione nei nostri sforzi di pregare e lavorare per la riconciliazione, la giustizia, il rispetto per la dignità umana e per la pace, che è un dono di Dio”.

L'International Jewish Committee on Interreligious Consultations (Ijcic) di New York, è un'organizzazione internazionale che comprende tutte le agenzie ebraiche del mondo impegnate nel dialogo interreligioso. Da 35 anni la Commissione della Santa Sede per i Rapporti Religiosi con l'ebraismo è in contatto con l'Ijcic, quale partner di dialogo, che si è mostrato molto utile in un contesto non sempre facile. Gli ospiti sono stati accompagnati all’udienza con il papa dal cardinale Walter Kasher, presidente della Commissione per i rapporti religiosi con l'ebraismo e dal reverendo Norbert Hofmann, segretario. Sempre all'insegna dei rapporti interreligiosi, Benedetto XVI ha ricevuto in udienza questa mattina anche il cardinale Claudio Hummes, arcivescovo di Sao Paulo (Brasile); il cardinale Telesphore Placidus Toppo, arcivescovo di Ranchi (India); e monsignore Michel Sabbah, patriarca di Gerusalemme dei Latini.


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