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  1. #1
    più arcipreti, meno arcigay
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    Tra la verità e l'errore non c'è nessuna via di mezzo, tra questi due poli opposti non c'è che un immenso vuoto. Colui che si pone in questo vuoto è altrettanto lontano dalla verità di colui che è nell'errore (J. Donoso Cortes)
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    Thumbs down Pseudo-cattolici traditori, utili idioti per i radicomunisti

    Da cattolici, contro l'astensione dalla scelta (3.06.2005 )

    Dove sono finiti i cattolici disobbedienti?, si chiedeva ieri Gad Lerner su Repubblica paragonando l'Italia di oggi a quella di 31 anni fa, quando gli smottamenti nel campo cattolico furono cruciali per la vittoria del no al referendum abrogativo della legge sul divorzio voluto dalla Cei e dalla Dc di Fanfani.

    Un segnale importante di disobedienza arriva ora da un gruppo di storici, filosofi, giuristi, docenti univeristari, esponenti del laicato cattolico, che invita a esprimere il proprio voto al referendum del 12 e 13 giugno sulla procreazione assistita, sostenendo che l'indicazione di non andare a votare è «poco limpida» e «contraddittoria», e che l'appello della Cei in questo senso è «inopportuno».

    Tra i firmatari, storici della Chiesa come Franco Bolgiani, padre Achille Erba e Mario Rosa, filosofi come Claudio Ciancio, Marzio Galeotti , Maurizio Pagano e Ugo Perrone; storici come Gian Giacomo Migone e Gian Carlo Jocteau; giuristi come Franco Balosso e Gustavo Zagrebelsky. Questo il testo completo del loro appello e i nomi dei firmatari.

    «I referendum su alcuni articoli della legge 40, che regolamenta la fecondazione assistita, mettono in gioco questioni importanti e di difficilissima soluzione, che dividono i cittadini al di là delle appartenenze politiche e confessionali e ancor più generano incertezza e confusione. Dubbi e orientamenti diversi definiscono la posizione dei firmatari del seguente appello, che sono tuttavia accomunati dalle seguenti convinzioni:

    La legge 40 contiene lacune e contraddizioni in se stessa e rispetto ad altre leggi.
    I referendum che si terranno il 12 giugno hanno il merito di sollevare i gravi problemi che stanno al di sotto della legge in discussione e di aprire un dibattito pubblico molto utile non solo in vista delle scelte referendarie ma più in generale riguardo ai problemi giuridici, scientifici, etici e religiosi che quelle scelte implicano.

    Per questa ragione siamo contrari all'indicazione di non andare a votare. Questa indicazione è anche poco limpida, perché tende a utilizzare e a fomentare il disinteresse per le questioni in gioco sommandolo alla scelta contraria alle richieste dei referendum, tende a svilire l'istituto del referendum e tende a favorire un atteggiamento di irresponsabilità.

    Inoltre essa risulta contraddittoria rispetto al carattere di principio che si assegna alle argomentazioni usate per giustificarla. Se la scelta di non votare può essere plausibile rispetto a questioni di scarso rilievo, lo stesso non si può dire rispetto a temi che mettono in gioco principi di fondamentale importanza, quali la vita, la salute, la ricerca scientifica e i suoi limiti.

    L'appello alla non partecipazione al voto, che è giunto dai vertici della Cei, è perciò inopportuno e, in particolare ai credenti, appare come un'incomprensibile e ingiustificata pretesa della gerarchia ecclesiastica di dettare norme che riguardano non i principi e gli orientamenti di fondo ma il dettaglio e le tecniche dei comportamenti politici. Pur consapevoli della difficoltà delle scelte e forse dell'insuperabilità di alcuni dubbi, invitiamo perciò tutti, credenti e non credenti, a maturare una scelta meditata e ad esprimerla con il voto».

    Franco Balosso, Fiorella e Luciano Bassignana, Toni Begani, Franco Bolgiani, Cristina e Giuseppe Bordello, Stefano Brusasco, Melita Cataldi, Claudio Ciancio, Renata e Franco Camoletto, Piero Degennaro, Stefania Di Terlizzi, padre Achille Erba, Carla Fantino, Elisabetta Galeotti, Marzio Galeotti, Giovanna Gambarotta, Eugenio Gili, Antonietta Guadagnino, Gianna Guelpa, Gian Carlo Jocteau, Dora Marucco, Gian Giacomo Migone, Mario Mosca, Laura Operti, Gabriella Orefice, Maurizio Pagano, Anna Pelloso, Ugo Perone, Franco Peyretti, Narinella Poggi, Katie Roggero, Mario Rosa, Ugo Gianni Rosenberg, Luciana Ruatta, Stefano Sciuto, Adriana Stancati, Angela Suppo, Gino Tedone, Domenico Todisco, Paolo Torreri, Rosanna Tos, Alberto Tridente, Federico Vercellone, Anna Viacava, Gustavo Zagrebelsky.
    _____________________________

    Capito? il fronte del sì, al di là delle sue ostentante sicumere, è timoroso di una grossa sconfitta, e con molto rispetto cosa fa? si appella ai "disobbedienti cattolici" (che ossimoro!) reclutando quattro ambigui personaggi per disobbedire alla Gerarchia ecclesiastica.

    Ecco a quali mezzucci sono ridotti i radicomunisti... a chiedere aiuto alla 5a colonna di traditori che la Chiesa si porta in seno!!

  2. #2
    più arcipreti, meno arcigay
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    Tra la verità e l'errore non c'è nessuna via di mezzo, tra questi due poli opposti non c'è che un immenso vuoto. Colui che si pone in questo vuoto è altrettanto lontano dalla verità di colui che è nell'errore (J. Donoso Cortes)
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    Padre Achille Erba: «Voto, come feci 30 anni fa sul divorzio»

    Roberto Zuccolini (3.06.2005)


    ROMA — « Ho aderito perché ritengo che sia doveroso votare: occorre vivere la vita democratica del Paese anche se si è in minoranza».

    Padre Achille Erba, 79 anni, storico del cristianesimo, cattolico del « no » ai tempi del referendum sul divorzio, è uno dei firmatari dell'appello degli intellettuali che ritengono «un gesto di civiltà» recarsi alle urne il prossimo 12 giugno.

    Sono passati tanti anni, ben 31, dalla battaglia referendaria sul divorzio che spaccò in due l'Italia. Che cosa è cambiato da allora?

    « L'impressione è che la vita democratica, nel suo complesso, si sia indebolita. Negli anni Settanta nessuno avrebbe messo in discussione l'idea di andare a votare. La parola d'ordine era: partecipazione. E io mi ritrovai fra quelli che pensavano fosse giusto non impedire ad una coppia di rompere il suo legame là dove l'unione era fallita, soprattutto in assenza di figli. Certo, si trattava di una prova referendaria diversa, perché, al contrario dell'attuale, era voluta dalla Chiesa».

    La battaglia fu aspra anche ai tempi del referendum sull'aborto.

    «Allora però il discorso per me, che sono prete e cattolico, fu ben diverso: seguii senza problemi le indicazioni della Chiesa perché c'era di mezzo la difesa della vita».

    Anche nel caso della fecondazione assistita il tema è quello della vita. E la Cei raccomanda l'astensione.

    «Sono d'accordo sui valori ma non sul metodo indicato e andrò alle urne per dire quattro "no". Non mi piace questa legge e inizialmente pensavo di votare scheda bianca. Poi però mi sono fatto convincere da Rosy Bindi: per migliorare il testo in Parlamento è meglio dare un orientamento che altrimenti non verrebbe registrato. Ma comunque sia il pensiero sulla materia una cosa è certa».

    Quale?

    «La necessità di farlo emergere con il voto. In altre parole: so bene che il pensiero dei cattolici su questa materia può essere in minoranza, ma occorre che si conosca e che si confronti con la maggioranza. Solo in questo modo, cioè dialettizzandosi, si può far conoscere la propria posizione. E magari conquistare chi la pensa diversamente».

    Insomma, l'importante è confrontarsi.

    «Lo trovo necessario per tutti e a maggior ragione per i cattolici che hanno il dovere di non estraniarsi dalla vita politica. Basta pensare alla Costituzione: è evidente che si tratta di una mediazione tra diverse correnti ideologiche, ma è stato fondamentale essere presenti. E il risultato è stato buono. Nessuno allora avrebbe messo in discussione l'idea di andare ai seggi».
    ______________________________

    è necessario commentare le parole di questo "sacerdote"?

  3. #3
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    Tradizionalismo e modernismo: due diverse eresie, la stessa disubbidienza. Due diverse ideologie, la stessa incomprensione del Concilio Vaticano II.

  4. #4
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    Ma il referendum non è una buona Azione Cattolica
    di Mons. Alessandro Maggiolini, Vescovo di Como

    Ormai sono stranote le posizioni del card. Ruini e del papa circa le votazioni al referendum sulla fecondazione artificiale. Ruini ha pronunciato papale papale il termine astensione. Il papa ha fatto proprie le idee di Ruini e dei vescovi italiani. Veramente non ha ripetuto il termine astensione, ma lui pure ha parlato papale papale. S’è tentato di attutire le parole di Ruini con quelle di Ratzinger, ma è sembrato tentativo disperato.
    Si chiede a chi non vuole abbattere una legge, ingiusta ma meno peggiore di altre, di non andare a votare, facendo due scelte positive: una a favore della vita umana (che differenza esiste tra vita umana e persona umana?); l’altra per istruire chi ha proposto il referendum facendo capire che questioni tanto delicate e fondamentali come la vita non si risolvono con un sì o un no a colpi di randello.
    Già ho espresso su queste pagine la mia esitazione circa l’esito della consultazione referendaria. Non vedo giustificato tanto ottimismo. Temo che si raggiunga il quorum e che vincano i sì: almeno tre sì su quattro. Allora, però, bisognerà chiedersi di chi sia la responsabilità del risultato. Lasciamo da parte il problema di chi potrebbe essere la responsabilità del risultato: ovviamente gli ideologizzati che per principio vogliono riconosciuto un diritto al figlio anche a una madre che, per natura o per qualche disfunzione, non ne può avere. E che ci siano degli ideologizzati sembra indiscutibile. Per esempio, in nome della scienza si vuole che si voti la abrogazione della legge 40/2004 anche nel punto in cui proibisce la fecondazione eterologa. Che cosa c’entra la scienza in questo caso?
    Ci sono anche cattolici che vogliono disobbedire ai vescovi e al papa: disobbedire o almeno non attuare ciò che la gerarchia dice. Tra i vescovi si distingue mons. Giuseppe Casale, emerito di Foggia, già progredito negli anni. Tra i preti si registra don Andrea Gallo del porto di Genova, ma anche qui si è abituati al contrasto. Andiamo avanti. Contiamo Rosy Bindi, ex-vicepresidente nazionale dell’Azione Cattolica; Antonio Tombolini, pure vicepresidente dell’Azione Cattolica negli anni Ottanta insieme alla signorina Rosy Bindi; Franco Monaco, ex-presidente diocesano dell’Azione Cattolica milanese; Arturo Parisi, ex-vicepresidente dell’Azione Cattolica, ecc. Per non parlar di Oscar Luigi Scalfaro dal distintivo luccicante dell’Azione Cattolica e di Romano Prodi per via della fede adulta. E noi senza la fede adulta siamo serviti. Ma infine, quali uomini ha prodotto l’Azione Cattolica degli anni ’70-’80? Speriamo sia cambiata.
    Sia chiaro: se si raggiungerà il quorum sapremo chi ringraziare. Tra gli altri.

  5. #5
    INNAMORARSI DELLA CHIESA
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    Originally posted by Dreyer
    Padre Achille Erba: «Voto, come feci 30 anni fa sul divorzio»

    Roberto Zuccolini (3.06.2005)


    ROMA — « Ho aderito perché ritengo che sia doveroso votare: occorre vivere la vita democratica del Paese anche se si è in minoranza».

    Padre Achille Erba, 79 anni, storico del cristianesimo, cattolico del « no » ai tempi del referendum sul divorzio, è uno dei firmatari dell'appello degli intellettuali che ritengono «un gesto di civiltà» recarsi alle urne il prossimo 12 giugno.

    Sono passati tanti anni, ben 31, dalla battaglia referendaria sul divorzio che spaccò in due l'Italia. Che cosa è cambiato da allora?

    « L'impressione è che la vita democratica, nel suo complesso, si sia indebolita. Negli anni Settanta nessuno avrebbe messo in discussione l'idea di andare a votare. La parola d'ordine era: partecipazione. E io mi ritrovai fra quelli che pensavano fosse giusto non impedire ad una coppia di rompere il suo legame là dove l'unione era fallita, soprattutto in assenza di figli. Certo, si trattava di una prova referendaria diversa, perché, al contrario dell'attuale, era voluta dalla Chiesa».

    La battaglia fu aspra anche ai tempi del referendum sull'aborto.

    «Allora però il discorso per me, che sono prete e cattolico, fu ben diverso: seguii senza problemi le indicazioni della Chiesa perché c'era di mezzo la difesa della vita».

    Anche nel caso della fecondazione assistita il tema è quello della vita. E la Cei raccomanda l'astensione.

    «Sono d'accordo sui valori ma non sul metodo indicato e andrò alle urne per dire quattro "no". Non mi piace questa legge e inizialmente pensavo di votare scheda bianca. Poi però mi sono fatto convincere da Rosy Bindi: per migliorare il testo in Parlamento è meglio dare un orientamento che altrimenti non verrebbe registrato. Ma comunque sia il pensiero sulla materia una cosa è certa».

    Quale?

    «La necessità di farlo emergere con il voto. In altre parole: so bene che il pensiero dei cattolici su questa materia può essere in minoranza, ma occorre che si conosca e che si confronti con la maggioranza. Solo in questo modo, cioè dialettizzandosi, si può far conoscere la propria posizione. E magari conquistare chi la pensa diversamente».

    Insomma, l'importante è confrontarsi.

    «Lo trovo necessario per tutti e a maggior ragione per i cattolici che hanno il dovere di non estraniarsi dalla vita politica. Basta pensare alla Costituzione: è evidente che si tratta di una mediazione tra diverse correnti ideologiche, ma è stato fondamentale essere presenti. E il risultato è stato buono. Nessuno allora avrebbe messo in discussione l'idea di andare ai seggi».
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    è necessario commentare le parole di questo "sacerdote"?


    ***********************
    Dice Gesù: CHI SI VERGOGNERA' DI ME....ANCH'IO MI VERGOGNERO' DI LUI......

    il pastore conosce le sue pecore ad una ad una ed esse conoscono Lui. (Gv. 10). Non è il sacerdote padrone del gregge, ma è a suo servizio. Per questo forma e aiuta i laici perché possano prendere in mano con responsabilità la vita della Chiesa e della società. Rispetta e cura i differenti gruppi, le associazioni, i movimenti, anzi li promuove perché la Chiesa sia sempre più bella nella varietà dei suoi carismi. I Sacerdoti dice in sintesi il Papa: “…riuniscono la famiglia dei figli di Dio come fraternità animata dall’unità e la conducono al Padre per mezzo di Cristo e nello Spirito Santo” (Pastores Dabo Vobis, 6).

    Alcuni sacerdoti (perchè tra l'altro non sono certo la maggioranza) non hanno ben capito che il loro mestiere NON E' L'ASSISTENZA SOCIALE......ma quel RIUNIRE IL GREGGE NELL'UNITA' DELLA CHIESA.il gregge unito deve giocoforza OBBEDIRE ALLE REGOLE DEL GIOCO per dirsi UN CUOR SOLO ED UN ANIMA SOLA, mentre questi sacerdoti agiscono come INDIVIDUI STACCATI DALLA CHIESA.......

    Ad essi, che hanno accolto la sua Parola e la vivono dice: “ANDATE IN TUTTO IL MONDO E ANNUNCIATE IL VANGELO AD OGNI CREATURA” (Mc. 16,15). Ecco un altro aspetto del sacerdozio, custodire e vivere il Vangelo e donarlo, nutrire con esso tutto il gregge che gli è affidato, e il sacerdote autentico, lascia la vita del mondo, lascia casa e famiglia, non ha più nulla che lo tenga prigioniero della terra, diventa "una altro Cristo", solo nel mondo a servizio dell'uomo; non un figlio suo, ma una schiera di figli affidati a lui da DIO, perchè li cresca e li nutra nella fede. Egli si ritrova in mano un talento formidabile da far fruttare: la parola di Gesù, il Vangelo. Nel suo cuore nasce l’ansia di comunicare a tutti la novità evangelica: “Guai a me dice San Paolo, se non predicassi il Vangelo”.

    Quando mai il Vangelo di Paolo sosteneva l'aborto, il divorzio, la disobbedienza ai vescovi?
    Al contrario, dice Paolo: SE UN ALTRO O ANCHE UN ANGELO VI PREDICASSE UN ALTRO VANGELO, SIA ANATEMA..........

    Il guaio di questi ISOLATI IMBONITORI...è che credono di fare del bene, ma ma rischiano solo di alimentare QUELLA ZIZZANIA NECESSARIA CHE CRISTO TOGLIERà AL MOMENTO OPPORTUNO......

    a ragione diceva santa Caterina da Siena quando difendeva Urbano VI: SOLO NELL'OBBEDIENZA ALLA CHIESA E AL DOLCE VICARIO DI CRISTI IN TERRA, SI POTRANNO SCONFIGGERE I MALI CHE IMPUTRIDISCONO LE MEMBRA DELLA CHIESA..........

    Fraternamente Caterina LD
    Fraternamente Caterina
    Laica Domenicana

  6. #6
    INNAMORARSI DELLA CHIESA
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    Caro Antonio.....mi pare che una volta ti ho chiesto se sei cattolico e se vivi l'ambiente magisteriale della Chiesa...non è una domanda impertinente, ma vuole, l'eventuale risposta, farti comprendere che come io non mi azzarderei mai di parlare di come si fa un trapianto di cuore non essendo un chirurgo e non avendo studiato medicina, così è per le questioni della Chiesa...

    Ora.....OGNI SACERDOTE (laico per ora non interessa) che si CONTRAPPONE al Magistero della Chiesa favorendo una disobbedienza nei confronti di quella morale DEL VANGELO che non è possibile modificare (leggasi aborto, divorzio, omosessualità...e così via)....COMMETTE UN ABUSO DEL SUO MANDATO.......perchè il sacerdote non è stato Ordinato Sacerdote per occuparsi di certe questioni tentando di risolverle APPOGGIANDOLE.....e poichè questo esercizio lo compie fin anche troppo bene IL SERVIZIO SOCIALE DELLO STATO.....(leggasi esempio i centri sociali) il sacerdote NON E' A SERVIZIO DELLO STATO MA DELLA CHIESA.........

    ergo..............

    ImmedesimarTi con l’Insostituibile che è CRISTO

    In verità, CRISTO..... non può essere sostituito da nessuno: con questa affermazione netta, inequivocabile, Giovanni Paolo II ammoniva i sacerdoti che IN NOME DI CRISTO DIVENTAVANO in buona fede....DEI MERCENARI DELLO STATO LAICO....non comprendere questo, diceva ancora il Papa: va al cuore del dramma che attraversa tutta la nostra vita sacerdotale.... siamo chiamati ad identificarci totalmente con Uno che non può essere sostituito da nessuno. Noi siamo chiamati a rappresentare, a render presente Colui che non delega la propria opera a nessuno.
    Giovanni Paolo II rammentava ai sacerdoti che CRISTO NON LI HA DELEGATI PER CAMBIARE IL VANGELO...........NON LI HA DELEGATI PER SOSTITUIRE LA CROCE DA PORTARE CON COMPROMESSI ALLE RESPONSABILITA' CHE LE PERSONE CHE ESSI INCONTRANO DEVONO ASSUMERSI........
    Ricordava il Papa che il sacerdote HA RICEVUTO, invece, LA DELEGA DELLA TRASMISSIONE DI QUEL VANGELO IRRINUNCIABILE CHE A SUA VOLTA EGLI DEVE TRASMETTERE E NON CAMBIARE.....

    Ora.......se leggiamo le farneticazioni di certi sacerdoti........non possiamo non fermarci e chiederci: MA CHE COSA VOGLIONO?
    Nessuno puà eliminare LA CROCE DAL PROPRIO CAMMINO, tanto meno nessun sacerdote è stato delegato per togliere agli altri le proprie croci da portare, tentando DELLE SCORCIATOIE.COME ABORTO, DIVORZIO E CHI più ne ha più ne metta......

    Allora Antò....o parliamo con quello che i Papi HANNO SCRITTO PER INSEGNARE E SUGGERIRE COME MUOVERCI......o meglio tacere..diversamente PROPONITI CON DELLE DOMANDE e non delle affermazioni che non stanno ne in cielo ne in terra.......

    Fraternamente Caterina LD
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  7. #7
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    Originally posted by antonio
    nel Vangelo non si parla di quorum ne' di sondaggi...ne' esiste un mandato per Ruini perche' faccia pressione sul governo italiano perche' fissi un referendum il 12 giugno , ne' perche' inviti Belrusconi a non pubblicizzare la propria propensione al non voto nel timore che questo sortisca un effetto contrario.

    .. mi devi ancora spiegare,poi, dove PAdre Erba ha parlato a favore dell'aborto...dove abbia fatto assistenza sociale...
    certo che ce ne vuole di pazienza con te.........
    Nel Vangelo non si parla di che cosa Antò??? NON SI PARLA DI INDIVIDUALISMO MA DI COLLEGIALITA'....rileggiti Atti 15, 22...la PRIMA LETTERA UFFICIALE DEGLI APOSTOLI scrivono:
    << ABBIAMO SAPUTO CHE ALCUNI DEI NOSTRI, MA NON INVIATI DA NOI, VI STANNO SCONVOLGENDO CON DISCUSSIONI ASSURDE>> (ho citato a braccio): e poi dicono: LO SPIRITO SANTO E NOI ABBIAMO DECISO..ecc.ecc........

    Ora.ostinarsi a parlare di RUINI come di un INDIVIDUALISTA che si sveglia una mattina ed obbliga a seguire le sue idee, dimostra solo una cosa Antò..IGNORANZA ALLO STATO PURO....e non ti offendere.....
    Ruini SI E' ESPRESSO A NOME DELLA CEI.....

    MONS. BETORI, «ASTENSIONE AL REFERENDUM È STATA SCELTA DEL CONSIGLIO EPISCOPALE PERMANENTE»

    31/05/2005

    “Tra la prolusione letta dal Card. Ruini e il successivo dibattito in assemblea non ci sono stati moltissimi interventi, in quanto nel mezzo c’è stato l’arrivo del Papa. L’intensità emotiva che ha accompagnato le sue parole è stata sufficiente per dire più di moltissime parole che avrebbero potute essere pronunciate dai Vescovi a proposito della proposta di scegliere l’astensione ai prossimi referendum”: lo ha detto oggi, durante la conferenza stampa finale dell’assemblea dei vescovi in Vaticano, il Segreterio generale della Cei, mons. Giuseppe Betori, rispondendo a una domanda sul dibattito tra i vescovi e l’emergere, in assemblea, di eventuali dissensi dalla linea astensionistica proposta da Ruini.

    “I vescovi – ha aggiunto – sono stati tutti, unanimamente favorevoli a tale posizione, che non può essere considerata, a rigore, la ‘nostra posizione’. Essa infatti è frutto di una prima riflessione nel consiglio episcopale permanente di gennaio, che si è posto il problema di quali linea prendere rispetto al referendum. In quella sede si disse che la legge 40 non poteva essere considerata ‘cattolica’ e che comunque non andava peggiorata. Pertanto si doveva cercare tutte le possibilità perché non avvenisse tale peggioramento.

    *******************

    Ora Antò....l'italiano lo sai leggere? perchè continui e si continua a citare esclusivamente Ruini quasi fosse..APPUNTO un caprio espiatorio......
    Ruini non deve chiedere alcun mandato per fare pressione sul governo, MA HA IL DIRITTO E IL DOVERE DI INVITARE A NOME DELLA CHIESA ALLA DISOBBEDIENZA A CESARE........come mai nessuno ha provato a denunciare Giovanni Paolo II quando :

    nel 1995, nell’enciclica “Evangelium Vitae”, arrivò a reclamare la pubblica disubbidienza a Cesare, in nome di Dio: "Quando una legge civile legittima l’aborto o l’eutanasia, cessa, per ciò stesso, di essere una vera legge civile, cioè moralmente obbligante"; è "del tutto priva di autentica validità giuridica". Giovanni Paolo II intimò più volte ai suoi fedeli, come fossero i martiri dei primi secoli, di non sacrificare al moderno impero del male.

    ************
    come vedi Antonio...o non conosci affatto il Vangelo..oppure te lo interpreti come ti pare.....per questo ti chiedevo se ti reputi un cattolico e se è si che tipo di cattolico.......mentre se è un no, cioè che non sei un cattolico allora sei ancora perdonabile, ma quello che scrivi, perdonami.......è lontano anni luce da ciò che suggeriscono gli apostoli nella Bibbia........

    su padre Erba.....allora che fai non leggi??? io ho parlato di una SITUAZIONE GENERALE, di disobbedienza e di tradimenti alla Chiesa.... COME RICHIESTO DAL TITOLO DEL 3D se vogliamo parlare poi di uno solo, vabbè...mi adeguo.ma non sparare a zero per favore.......^___^

    Fraternamente Caterina LD
    Fraternamente Caterina
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  8. #8
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    Antonio dice:

    ...........

    in sintesi: la mia astensione non e' figlia dell'invito di Ruini o della CEI..
    e vado , come dire, fiero..di questo rapporto di non figliolanza rispetto a loro valutazioni di tecnica politica legate alla lettura di sondaggi sfavorevoli, che non sono vincolanti per me.

    ..............

    Questo ti fa onore........ma non può indurti a denigrare chi lo fa per il motivo che tu hai scartato....... Io NON vado fiera della mia scelta..........a differenza di te dico sempòlicemente: RINGRAZIO IL SIGNORE CHE MI HA DATO LA RAGIONE E LA FEDE PER CAPIRE.......
    Se tu hai capito.non hai alcun merito amico mio se non quello che la Grazia di Dio ti sta dando e che tu (qui scatta il merito) con il tuo libero arbitrio NON HAI RIFIUTATO.....

    Antonio dice:

    ..........
    non posso pensare allo stesso tempo di disobbedire a Cesare dal momento che , voi stessi, dite che Cesare in questa materia non c'entra perche' non stabilisce che io debba votare, che io sia costretto a votare, trattandosi di un referendum...
    o hai cambiato idea?

    quindi la Questione non e' Cesare o Dio..come vedi

    ............


    questa non l'ho capita!! quando mai è stato detto che, come scrivi tu: che Cesare in questa materia non c'entra perche' non stabilisce che io debba votare...............antò...è una frase senza senso.....
    il punto è un altro: se devo dare a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio, mi domando: LA VITA APPARTIENE A CESARE O A DIO? questo solo è il riferimento alla frase...se la vita appartiene a Cesare allora vado a votare, se appartiene a Dio MI ASTENGO.......semplice no?

    Antonio dice:

    ..........
    quando i presuli invece pretendono di tirarmi insistentemente per la giacchetta, non avendo rispetto per la mia capacita' di giudizio ... e poi si industriano in manovre piu' o meno di palazzo con questo o quel politico ..beh..non possono pretendere che io li guardi con ammirazione o devozione...e tantomeno che gli debba obbedienza..

    ...........
    il problema E' TUO Antonio..... io non ci vedo alcuna manovra alla mia libera interpretazione dei fatti........credo e sono convinta di aver ragionato con la testa mia perchè mi sono documentata anche con la parte avversa.......indubbiamente sono partita con il chiedermi: PERCHE' LA CHIESA MI INVITA ALL'ASTENSIONE? da qui, da febbraio....ho iniziato ad apporfondire l'argomento anche con un marito ATEO....ed anche con i figli che a scuola ne stanno parlando.......come vedi nessuno ci strattona per il bavero, dipende da come percepisci il messaggio....se uno ti sta antipatico, potrebbe anche dirti una rivelazione che tu non gli crederesti..
    UN ACATTOLICO HA L'OBBLIGO BATTESIMALE DELL'OBBEDIENZA A DIO ATTRAVERSO LA CHIESA, dice Gesù: CHI ASCOLTA VOI, ASCOLTA ME!
    se non ti sta bene è un problema tuo, non è un problema della Chiesa......nè tanto meno il Vangelo deve cambiare per farti un piacere o diventare più accettabile....^__^


    Infine Antonio dice:

    ...........
    ma sulla manomissione del quorum con trucchetti da repubblica baltica o bananiera NO, NON CI STO.
    Gli imbrogli non mi garbano.

    chiaro?
    ...........

    questa non l'ho capita.....a chi ti riferisci???
    Sulla questione Magistero e fecondazione ne riparlerò con più calma.....

    Fraternamente Caterina LD
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  9. #9
    INNAMORARSI DELLA CHIESA
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    Caro Antonio rispondo a seguire il tuo schema...^__^

    Originally posted by antonio
    se la vita appartiene a Dio (e va bene) spiegami perche', quando c'e' da effettuare un espianto, la affidi a Cesare..lasciando che sia Cesare e non DIO a stabilire che non c'e' piu' vita sulla base di una convenzione dettata dalle moderne tecnologie...
    quindi la tua posizione e' contradditoria...

    RISPONDO:
    Antonio NON "e va bene" ma diciamo E' COSI' E' LA VERITA', la vita NON PUO' ESSERE MESSA AI VOTI, mentre, la tua legittima osservazione sull'espianto degli organi non vede la Chiesa in posizione diversa, infatti proprio in questo Gennaio la Chiesa per mezzo di Wojtyla aveva ribadito che siamo disponibili alla comprensione della logica dell'espianto degli orgnani, ma che questo deve essere fatto con accurato discernimento e nel constatare senza dubbio la morte NATURALE DEL DONATORE.......ma se vuoi ne parliamo a parte.....qui non è in bilico IL COME DEVE NASCERE UNA VITA FUTURA come avviene sul caso embrione che oggi si discute......ma si tratta di SALVARE LA VITA UMANA SENZA SACRIFICARE UN ALTRA VITA.......qui non c'entra quel dare a Cesare, perchè si tratta di mettere A SERVIZIO DELL'UOMO MALATO UN ORGANO CHE PROVIENE DA UN DONATORE CHE IN QUALCHE MODO HA TERMINATO LA SUA VITA TERRENA.......il discorso è completamente diverso quando ovviamente non avvengono ABUSI come spesso le cronache ci dicono, ma questo è un rischio che fa parte del gioco......

    Poi Antonio dice:


    se dovessi dar retta al mio parroco, che si e' fatto esecutore e latore dell'ordine pervenutogli dalle umanissime sfere della CEI, sembra che si debba votare sull'aborto...ha detto un sacco di inesattezze, per non dire peggio, ha presupposto l'ignoranza dei suoi uditori, e ha rifilato diverse fesserie sul merito.

    questo non e' corretto.
    questo non e' , a mio avviso, cristiano.

    se non ha rispetto dell' intelligenza di chi lo ascolta, pensa di far leva sulla mancata informazione e sull'ignoranza di chi lo ascolta, ancor meno gli debbo ubbidienza.
    Gesu' non mentiva.

    RISPONDO:

    Antonio L'EMBRIONE E' UNA VITA UMANA IN VIA DI SVILUPPO.......anche se in termini esagerati qualcuno lo paragona già COME ABORTO.......non si tratta di INGANNARE LA GENTE, questo lo ritengo eccessivo come giudizio, a noi interessa l'essenza dello scopo finale: SALVARE QUESTA VITA EMBRIONALE........concordo, non si tratta di un aborto vero e proprio, ma ritengo che il paragonarlo ad un aborto non sia affatto ingannare la Chiesa, MA ACCENTUARE UN PROBLEMA REALE..se uccido l'embrione...non sarà da meno dell'atto che fa abortire l'embrione DIVENTATO PERSONA a l terzo mese di gravidanza.......invece di farlo morire al terzo mese, lo elimino prima che si sviluppa.......bè la differenza è minima......
    Inoltre non dimentichiamo che seppur la Chiesa perse il referendum sull'aborto, lo perse perchè all'epoca NON CI FU TUTTA QUESTA CAMPAGNA ANTIREFERENDARIA E DI RESPONSABILIZZAZIONE..........NON CI FU UN COMITATO DI LAICI CHE APPOGGIASSE IL MAGISTERO DELLA CHIESA che sull'aborto NON ha mai cambiato opinione.......
    Per il Magistero della Chiesa TUTTO CIO' CHE INTERFERISCE CON LA NATURA UMANA CHE DEVE NASCERE IMPEDENDOGLI LA VITA, E' UN ATTO ILLECITO CONTRO LA LEGGE DI DIO.......
    Non mi sembra pertanto che il parroco abbia commesso un imbroglio.forse sei tu che hai una visione della vita molto lontana dal Vangelo ma che per grazia di Dio in qualche modo ti vede riunire ad esso....

    Fraternamente Caterina LD

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  10. #10
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    Letto tutto ribadisco per l'ennesima volta che la scelta migliore era sfidare il fronte del si alle urne in ogni caso l'astensionismo si sarebbe equamente diviso ed avrebbe prevalso il no, qui ora si stà parlando di traditori, di persone messe in croce solo perchè non condividono la scelta astensionista, una piega più squallida una simile campagna elettorale non poteva prenderla e questa volta la colpa non è dei radicali.

 

 
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