Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha iniziato con una visita al mausoleo delle Fosse Ardeatine quello che defini' nel suo messaggio di fine anno "il percorso della memoria" per il 60mo della liberazione dell'Italia dai nazisti e dal regime fascista. Il capo dello Stato, affiancato da una serie di esponenti politici ed istituzionali ha ascoltato con commozione la lettura dell'elenco dei nomi delle 335 vittime dell'eccidio perpetrato dai nazisti il 24 marzo del 1944 come rappresaglia dell'attentato di via Rasella. Insieme a lui Fabio Mussi e Cesare Salvi in rappresentanza della Camera e del Senato, Valter Veltroni, Antonio Martino, Francesco Storace, Piero Marrazzo, Enrico Gasbarra, il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni e il presidente della Corte Costituzionale Capotosti.
Al termine della cerimonia, officiata da un sacerdote cattolico e da un rabbino, Ciampi ha visitato la grotta dove il plotone nazista agli ordini di Herbert Kappler uccise 5 a 5 i civili rastrellati fra via Tasso, Regina Coeli, e la stessa via Rasella. Quindi, visitate anche le tombe dove i resti furono composti all'indomani della fine della guerra, si e' intrattenuto con i parenti e i rappresentanti dell'Anfim. Tra questi un reduce di Auschwitz che gli ha espresso il proprio disappunto per la presenza di Francesco Storace nella delegazione. "Siamo tutti italiani", ha risposto Ciampi, "dobbiamo tutti venire qui a rendere omaggio".