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Risultati da 1 a 3 di 3

Discussione: Simbolismo e Araldica

  1. #1
    Totila
    Ospite

    Predefinito Complimenti!

    Ottima iniziativa.
    Approfitto dell'occasione per farvi una domanda:
    mi sto interessando all'araldica cavalleresca medievale. Qualcuno può indirizzarmi su qualche sito?

  2. #2
    Nebbia
    Ospite

    Predefinito Re: Complimenti!

    L'araldica ossia l'identificazione attraverso simboli di animali e non solo di famiglie e/o corpi militari pare sia stata largamente diffusa in Europa grazie al contributo importantissimo della cultura armena. Questi grandi produttori di tappeti riconosciuti tali anche da Marco Polo nel suo "Il Milione" usavano stilizzare animali e simboli talismanici dai più svariati significati non solo all'interno dei loro bellissimi manufatti tessili ma anche nelle miniature e in architettura. Con la diaspora di queste genti anche in Europa si diffuse l'uso di quest'arte peraltro già rudimentalmente importata dalle popolazioni germaniche e celtiche dell'evo antico. Infatti, oltre ai trasferimenti forzati dall'Armenia soprattutto verso la Persia meridionale e la Grecia settentrionale, nel primo secolo ebbero luogo due grandi ondate migratorie, con le quali gli Armeni misero piede non soltanto in Asia Minore, ma anche in Italia, in Francia e in Spagna. La minaccia e l'invasione dei Selgiuchidi in Armenia del 1071 portò all’emigrazione di gran parte della popolazione verso ovest, dove il Wilayet Sivas, la regione di Kayseri, Smirne (Izmir), i monti del Tauro e la Cilicia, la Grecia settentrionale e i territori dei Carpazi divennero centro d’insediamento armeno. Inoltre troviamo minoranze armene non soltanto in Siria, in Egitto e in tutte le città costiere del Mediterraneo, ma anche in Persia, in India, nelle isole Sonda e in Cina. Nel 1095, durante la prima Crociata, si formarono rapporti di parentela con la Francia e la Sicilia attraverso numerosi matrimoni.
    Questa stretta correlazione tra famiglie europee con quelle armene portò ad ben presto ad assimilare da parte dei paesi occidentali e della cultura più vicina alla cristianità armena anche le tradizioni simboliche e gli animali talismanici di loro tradizione, un esempio classico ne è il "Giglio" della Sacra Vergine.
    Siti sull'araldica ve ne sono svariati, prova quì: http://www.contironco.it/

    Un saluto

  3. #3
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    Predefinito

    Bellissimo argomento pure questo, che si intreccia con l'arte, la storia, la religione, il mito, l'etnologia, e cui inevitabilmente finisci per trovarti di fronte quando tratti una delle materie di cui sopra.

    x Totila:
    non saprei consigliarti siti web. Tra la carta stampata c'è l'agile manuale di Mondadori, e il più ponderoso volume di Neubecker ("Araldica. Origini, simboli, significati") di qualche annetto fa. Poi ci sarebbe un altro non plus ultra ma che costa fior di palanche, e di cui ora mi sfuggono i dati.

    x nebbia:
    non sapevo del ruolo degli armeni. Il fattore primo dovrebbe essere cmq l'aristocrazia germanica del Medioevo cristiano, che sistematizza "romanamente" la sensibilità totemica dei popoli delle Migrazioni. Da qui nasce l'araldica, disciplina peculiarmente europea.

    Un particolare curioso legato all'attualità: nei tiggì sull'uccisione di Mashkadov di questi giorni hanno mandato un filmato dei comizi del comandante ceceno, in cui lo si vedeva parlare da un palco ornato con un lupo su un Albero della Vita. Facendo una rapida ricerca on-line sulle bandiere della Cecenia, ho potuto constatare appunto che la bandiera tradizionale di quella regione aveva appunto un lupo accovacciato sopra un albero e nove stelle; se le stelle dovrebbero rappresentare altrettante tribù originarie, il lupo starebbe per l'antenato mitico, comune del resto ad altri popoli eruasiatici (*), mentre per l'albero (che io interpreto come l'A.d.V.) non si dava una spiegazione. Il tutto condito dal colore verde di sfondo dell'Islam. In poche parole, l'etnogenesi cecena in pochi cenni grafici.
    Pare che tale bandiera sia stata sostituita dai russi con una che non comprende il lupo nè le altre figure, ma rechi una torre (petrolifera?), un design comunue un po' squallido ed erede del gusto artistico sovietico (Quel che va detto va detto).

    *(senza parlare di Roma, che difatti faceva parte di quel blocco di etnie italiche provenienti da Nord-Est che avevano per animale totemico il lupo, si pensi anche agli odiati cugini bruzi, ai marsi, ecc.).

 

 

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