Dall'Anno del Rosario all'Anno dell'Eucaristia. Un filo d'oro lega questi anni del Pontificato di Giovanni Paolo II. Un filo d'oro che intreccia due anni speciali con l'Anno del Venticinquesimo.
Dal ventiseiesimo al ventisettesimo anno: dalla contemplazione mariana alla glorificazione quotidiana dell'Eucaristia. Dal Rosario alla Comunione.
Da Pompei, da Lourdes e da Loreto a Guadalajara c'è il ventiseiesimo anno di Pontificato. E una rarefatta spiritualità dai cieli cristallini si è calata nelle vicende della quotidianità umana. Nonostante l'orrore e il sangue di questi lunghi giorni, c'è Qualcuno che fa sentire ogni giorno un respiro di amore, un battito di pace. È Lui: Giovanni Paolo II. Il Camminatore della pace per le vie del mondo che va incontro ad affamati, a disperati, a ribelli, a potenti per donare loro una vibrazione della sua anima, una fibra del suo cuore, un pezzo del suo coraggio nel portare la propria "croce dietro a Gesù". Con la disposizione di non mettere niente e nessuno prima di lui, "neanche la propria vita".
Ecco il vero e autentico senso profondo del ventiseiesimo anno: "neanche la propria vita".
Da ciò l'offerta totale di sé e la sublime convinzione di non appartenersi più.
Da ciò la forza paterna di afferrarti con il suo sguardo e con il suo cuore.
Il suo sguardo è acuto, penetrante, dolce, quasi metafisico.
Il suo cuore è tutto ardore. È tutto amore. Non batte per sé, ma per ciascuna creatura di questo inizio del Terzo Millennio.
m.a.
(L'Osservatore Romano - 16 Ottobre 2004)