FSE/ GERRY ADAMS: I MUSULMANI OGGI COME GLI IRLANDESI ANNI FA
15/10/2004 - 185
Intervista a presidente Sinn Feinn, ospite Forum noglobal
Londra, 15 ott. (Apcom) - "La questione irlandese va trattata come una questione internazionale, a maggior ragione oggi: i musulmani vengono trattati come vennero trattati gli irlandesi in Gran Bretagna negli anni del terrorismo". Al termine di un affollatissimo seminario sulle 'Lezioni d'Irlanda' alla terza edizione del Forum Sociale Europeo in corso a Londra, il presidente del Sinn Feinn, Gerry Adams, accetta di parlare con Apcom della situazione internazionale, caratterizzata dalla guerra in Iraq e dal terrorismo internazionale.
"L'Irlanda, la rivoluzione e la fine del colonialismo in Irlanda devono essere considerate come questioni internazionali, e' stato sempre cosi'", premette Adams, sottolineando la necessita' di un approccio multinazionale e unitario nei confronti di problematiche come la guerra e la fame nel mondo ("Dobbiamo lavorare tutti insieme per il miglioramento delle condizioni di oggettiva poverta' del terzo mondo").
Quindi, Adams si spinge in un parallelo tra il periodo del terrorismo piu' acuto dell'Ira ed il presente caratterizzato dal terrorismo internazionale e dalla guerra. "Molte delle politiche e delle strategie adottate contro gli irlandesi che vivevano in Gran Bretagna durante il terrorismo irlandese, negli anni di attività dell'Ira - dice il leader del Sinn Feinn - sono le stesse che oggi vengono messe in atto contro le comunità musulmane. Una fondamentale lezione che si puo' imparare dalla lotta armata irlandese e' che non si può né invadere, né occupare il paese di altri".
Automatico il collegamento con la guerra in Iraq. "Siamo contro la guerra in Iraq", continua Adams, che su questo argomento soprattutto si è conquistato la platea pacifista del Forum. "Non abbiamo mai avuto simpatie per Saddam Hussein, ma pensiamo che debbano essere gli iracheni a decidere il loro futuro", aggiunge. Adams non si dice d'accordo con la tesi sostenuta dal sindaco di Londra, Ken Livingstone, 'patrono del forum', secondo cui George W. Bush ha deciso di attaccare l'Iraq per via dell'intezione di Saddam Hussein di vendere il petrolio in euro. "Penso sia una tesi sbagliata - dice l'irlandese - ma ad ogni modo, l'invasione dell'Iraq e' stata sbagliata, indipendentemente dalla ragione che l'ha posta in essere".
Riflettendo sui movimenti pacifisti riuniti a Londra fino alla manifestazione di domenica prossima contro la guerra e parlando dalla sua "prospettiva irlandese", Adams mette l'accento sull'esistenza di una "opposizione alla guerra molto estesa in Irlanda e anche in Gran Bretagna. Abbiamo assistito alla piu' grande manifestazione nella storia anglosassone contro la guerra, dobbiamo continuare a battere sulla questione".
Un pensiero al futuro, a quasi un anno e mezzo dall'inizio della guerra in Iraq: "Dobbiamo essere positivi - conclude Adams, circondato da giovani che gli chiedono un autografo - Penso che il Forum Sociale sia un'occasione utile per discutere le strategie e anche per rinfrescare il nostro ottimismo".