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    Lightbulb Re: 21 giugno - S. Luigi Gonzaga

    21 giugno 2017: San Luigi Gonzaga, confessore, mercoledi infra l'Ottava del Corpus Domini…




    “San Luigi Gonzaga, confessore, 21 giugno.”
    Dom Prosper Guéranger, L'Anno Liturgico
    http://www.unavoce-ve.it/gueranger.htm




    http://www.preghiereperlafamiglia.it...gi-gonzaga.htm
    "21 GIUGNO
    SAN LUIGI GONZAGA
    Castiglione delle Stiviere, Mantova, 9 marzo 1568 - Roma, 21 giugno 1591

    Fu tra i Santi che più si distinsero per innocenza e purezza. La Chiesa gli dà il titolo di
    "giovane angelico" perchè egli, nella sua vita, assomigliò agli Angeli, nei pensieri,
    negli affetti, nelle opere. Nacque da famiglia principesca, crebbe tra gli agi e fu esposto
    a moltissime tentazioni nelle varie corti che frequentò ma, con la più rigida modestia
    e con la più severa penitenza, seppe custodire così illibato il giglio della sua verginità
    da non offuscarlo mai, neppure con un piccolo neo. Non si era ancora accostato
    alla prima Comunione che già aveva consacrato a Dio la sua verginità."

    "NOVENA A SAN LUIGI GONZAGA
    (diffusa da San Giovanni Bosco - testo tratto da: il Giovane Provveduto)
    Valida anche per la Pia pratica delle 6 Domeniche in onore di San Luigi:
    I Romani Pontefici a fine di accrescere il culto di questo gran Santo concedettero Indulgenza Plenaria a tutti quelli, che santificheranno sei Domeniche consecutive ad onore di Lui. Queste Domeniche possono scegliersi prima o dopo la Festa, o nel corso dell'anno, purchè uno si accosti ai santi Sacramenti della Confessione e della Comunione, e faccia in quel giorno qualche opera di pietà. Questa Indulgenza si può lucrare in ciascuna delle Domeniche suddette, e si può anche applicare alle Anime del Purgatorio."

    "PREGHIERA A SAN LUIGI GONZAGA
    O amabile San Luigi, la cui illibata purezza rese simile agli Angeli, e l'ardente amore a Dio eguagliò ai Serafini del Cielo, volgete su di me uno sguardo di misericordia. Voi vedete quanti nemici mi attorniano, quante occasioni insidiano all'anima mia; e come la freddezza del mio amore a Dio mi metta a pericolo di offenderlo ad ogni piè sospinto e di allontanarmi da Lui, lasciandomi adescare ai fallaci piaceri di terra.
    Salvatemi Voi, o gran Santo... a Voi mi affido. Impetratemi Voi ardente amore a Gesù Sacramento ed ottenetemi grazia ch'io sempre mi accosti al Banchetto Eucaristico con cuore puro e contrito, ripieno di fede viva ed umiltà profonda. Le mie comunioni allora saranno, come le furono per Voi, potente farmaco d'immortalità, soave profumo dell'eterno bacio di Dio."

    "ORAZIONE A SAN LUIGI GONZAGA
    I. O caro S. Luigi, che emulaste sulla terra la purezza degli Angeli del Cielo, avendo conservato fino alla morte bella e candida la stola della battesimale innocenza, per quel grande amore che portaste a tutte le virtù, e specialmente a quella che rende i giovani altrettanti angeli in carne, impetrateci da Dio una grande purità di mente, di cuore, di costumi, e la grazia di non perdere giammai la sua preziosa amicizia. Gloria.
    2. O caro S. Luigi, che ben conoscendo la necessità dell'obbedienza per conseguire l'eterna salute, avete sempre riconosciuto nella volontà dei vostri superiori quella di Dio, sottoponendovi con gioia e prontezza, fate che anche noi vi imitiamo in sì bella virtù, per goderne i meriti con voi in eterno. Gloria.
    3. O caro S. Luigi, che sebbene viveste sulla terra una vita da vero angelo di paradiso, pure avete voluto castigare il vostro corpo colla più austera mortificazione, ottenete a noi che abbiamo macchiato le anime nostre da molti peccati, di vincere le nostre delicatezze e di esercitare le opere di vera e sincera penitenza, col sopportare volentieri gli incomodi e i dispiaceri della vita, onde conseguire quel premio eterno, che Iddio misericordioso concede in paradiso ai veri e sinceri penitenti. Gloria."

    "ATTO DI CONSACRAZIONE A SAN LUIGI GONZAGA
    O angelico S. Luigi, noi ci affidiamo oggi alla vostra protezione e vi eleggiamo per nostro speciale protettore ed avvocato presso Dio. Prostrati ai vostri piedi risolviamo fermamente di adoperarci con tutte le nostre forze per onorarvi ed imitarvi. Da oggi innanzi, noi vogliamo far aperta professione di essere totalmente vostri, di camminare sulle vostre tracce, di imitare le vostre virtù, e specialmente la vostra angelica purità, la vostra profonda umiltà, la vostra perfetta ubbidienza e la vostra carità incomparabile. Tanto promettiamo solennemente a pie' del vostro altare in presenza di tutta la Corte Celeste. Voi però, o gran Santo, otteneteci la grazia di essere fedeli a questa promessa per tutta la nostra vita onde poterci meritare la gloria eterna. Così sia."

    "PREGHIERA A SAN LUIGI GONZAGA PER LA PUREZZA
    O Luigi, Santo, di angelici costumi adorno, io indegnissimo vostro devoto, raccomando a voi singolarmente la castità del mio corpo e della mia anima. Vi prego per l’angelica vostra purezza di raccomandarmi all’Angelo immacolato Gesù Cristo ed alla sua Santissima Maria Vergine delle vergini, ed a custodirmi da ogni grave peccato.
    Non permettere che io mi imbratti di macchia alcuna di impurità ma quando mi vedrete nella tentazione e nel pericolo di peccare, allontanate dal cuor mio i pensieri e gli affetti immondi e risvegliate in me la memoria dell’eternità e di Gesù Crocifisso, imprimetemi altamente nel cuore un timore santo di Dio; e riscaldatemi di amor divino, fate che, con l’imitare voi in terra, meriti con voi di godere Dio nel cielo.
    Amen.
    Pater, Ave e Gloria."

    "Glorioso san Luigi, che conducesti una vita santa e illibata, tutta dedita
    al servizio di Dio, ottienici la grazia di vincere le tentazioni del male
    e di conservare sempre puro il nostro cuore.
    Tu che consumasti la tua giovane vita a servizio dei fratelli ammalati di peste,
    concedici di esercitare con animo generoso la carità verso tutti gli uomini
    e in particolare verso coloro che soffrono."


    "PREGHIERA A SAN LUIGI GONZAGA
    I. Angelico S. Luigi, che nonostante tu sia nato fra gli agi e le ricchezze del mondo,
    con il continuo esercizio dell'orazione, del ritiro e della penitenza, non hai aspirato che ai beni del Paradiso,
    ottieni a noi tutti la grazia di guardare sempre con distacco le comodità della vita presente,
    al fine di assicurarci i gaudi della vita futura. Gloria al Padre...
    II. Angelico S. Luigi, che nonostante tu non abbia mai perso l'innocenza battesimale,
    mortificasti sempre la tua carne con i più tormentosi strumenti e con il più rigoroso digiuno,
    ottieni a noi tutti la grazia di mortificare tutti i nostri sensi affinché non abbiano a causarci
    la perdita del più prezioso tra i tesori, che è la grazia di Dio. Gloria al Padre...
    III. Angelico S. Luigi, che piangesti con contrizione così viva le più leggere imperfezioni della tua fanciullezza,
    da svenire ai piedi del confessore nell'atto di accusartene, ottieni a noi tutti la grazia di piangere con grande sincerità
    le nostre colpe, e di accostarci sempre con le giuste disposizioni al Sacramento della Penitenza. Gloria al Padre...
    IV. Angelico S. Luigi, che nella necessità di intrattenerti con i grandi del tuo tempo e di partecipare
    ai loro mondani divertimenti, ti sei sempre trattenuto con loro con così grande riserbo
    da essere da tutti indicato come un angelo in carne, ottieni a noi tutti la grazia di disprezzare il rispetto umano
    e di tenere sempre una condotta che sia edificante per i fratelli. Gloria al Padre...
    V. Angelico S. Luigi, che chiamato allo stato religioso, fra tutti gli ostacoli che ti opposero, ti mostrasti fermo e deciso
    nel tuo santo proposito, e vi corrispondesti poi così bene da servire da modello per i più perfetti,
    ottieni a noi tutti la grazia di seguire sempre con fedeltà e di corrispondere con esattezza alla chiamata divina,
    Gloria al Padre...
    VI. Angelico S. Luigi, che, consacrato al Signore con voto irrevocabile fin dai tuoi primi anni,
    fosti così unito a Dio da non subire mai distrazione nella preghiera, da non soffrire mai tentazioni di impurità,
    da essere miracolosamente conservato in vita tra i pericoli di naufragio e di incendio, e da ottenere sempre
    tutto quello che chiedevi nell'orazione, ottieni a noi tutti la grazia di evitare tutto quello che potrebbe dispiacere a Dio,
    affinché, costantemente protetti da Lui, resistiamo alle tentazioni del nemico e, crescendo nella strada della
    giustizia, arriviamo a meritarci, con te, la gloria nel cielo. Gloria al Padre..."

    "PREGHIERA A SAN LUIGI GONZAGA PATRONO DELLA GIOVENTU'
    "O San Luigi Patrono della gioventù, rendimi Angelo come sei tu"
    O amabile San Luigi, la cui illibata purezza rese simile agli Angeli, e l'ardente amore a Dio eguagliò ai Serafini del Cielo, volgete su di me uno sguardo di misericordia. Voi vedete quanti nemici mi attorniano, quante occasioni insidiano all'anima mia; e come la freddezza del mio amore a Dio mi metta a pericolo di offenderlo ad ogni piè sospinto e di allontanarmi da Lui, lasciandomi adescare ai fallaci piaceri di terra.
    Salvatemi Voi, o gran Santo... a Voi mi affido. Impetratemi Voi ardente amore a Gesù Sacramento ed ottenetemi grazia ch'io sempre mi accosti al Banchetto Eucaristico con cuore puro e contrito, ripieno di fede viva ed umiltà profonda. Le mie comunioni allora saranno, come le furono per Voi, potente farmaco d'immortalità, soave profumo dell'eterno bacio di Dio."




    San Luigi Gonzaga - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/4493-2/
    “21 giugno, San Luigi Gonzaga, Confessore (Castiglione delle Stiviere, 9 marzo 1568 – Roma, 21 giugno 1591).

    “A Roma san Luigi Gonzaga, Chierico della Compagnia di Gesù e Confessore, chiarissimo pel disprezzo del principato e per l’innocenza della vita, il quale dal Sommo Pontefice Benedetto decimoterzo fu ascritto nel numero dei Santi e assegnato come Protettore speciale ai giovani studenti, e dal Papa Pio undecimo fu solennemente confermato e di nuovo dichiarato Patrono celeste di tutta la gioventù cristiana”.
    O amabile San Luigi, la cui illibata purezza rese simile agli Angeli, e l’ardente amore a Dio eguagliò ai Serafini del Cielo, volgete su di me uno sguardo di misericordia. Voi vedete quanti nemici mi attorniano, quante occasioni insidiano all’anima mia; e come la freddezza del mio amore a Dio mi metta a pericolo di offenderlo ad ogni piè sospinto e di allontanarmi da Lui, lasciandomi adescare ai fallaci piaceri di terra. Salvatemi Voi, o gran Santo… a Voi mi affido. Impetratemi Voi ardente amore a Gesù Sacramento ed ottenetemi grazia ch’io sempre mi accosti al Banchetto Eucaristico con cuore puro e contrito, ripieno di fede viva ed umiltà profonda. Le mie comunioni allora saranno, come le furono per Voi, potente farmaco d’immortalità, soave profumo dell’eterno bacio di Dio. Così sia.”


    Ligue Saint Amédée
    http://www.SaintAmedee.ch
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/?fref=nf

    “Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].”
    “21 juin 1429 : la triple donation du Royaume de France.”
    “21 juin 1791 : arrestation du Roi de France Louis XVI à Varennes.”
    “21 juin 1054 : décès de Bruno d’Eguisheim-Dagsbourg, connut comme Pape sous le nom de Saint Léon IX.”
    “21 juin : Saint Louis de Gonzague, Jésuite, Confesseur (1568-1591).”



    www.sursumcorda.cloud
    https://www.facebook.com/CdpSursumCorda/?fref=nf

    “Carlo Di Pietro - Sursum Corda
    Preghiera al Santo del giorno.
    In nómine Patris
    et Fílii
    et Spíritus Sancti.
    Amen.

    Eterno Padre, intendo onorare santa Demétria Vergine: fu figlia dei santi Martiri Flaviàno e Dafrósa e sorella della santa Vergine e Martire Bibiàna; ed ottenne, sotto Giuliano l’Apòstata, la corona del martirio. Vi rendo grazie per tutte le grazie che Voi le avete elargito. Vi prego di accrescere la grazia nella mia anima per i meriti di questa santa Vergine e Martire, ed a lei affido la fine della mia vita tramite questa speciale preghiera, così che per virtù della Vostra bontà e promessa, santa Demétria possa essere mia avvocata e provvedere tutto ciò che è necessario in quell'ora. Così sia.”


    Radio Spada | Radio Spada ? Tagliente ma puntuale
    http://www.radiospada.org
    Edizioni Radio Spada - Home
    http://www.edizioniradiospada.com
    https://www.facebook.com/radiospadasocial/?fref=nf
    “21 giugno 2017: mercoledi infra l'Ottava del Corpus Domini.”
    “21 giugno 2017: San Luigi Gonzaga, confessore.

    Luigi Gonzaga, santo, le ceneri poste in un vaso di lapislazzuli si venerano nella cappella a lui dedicata in S. Ignazio di Loyola a Campo Marzio. Morto nel 1591 a ventitre anni, fu beatificato nel 1605 e canonizzato nel 1726. Precedentemente era sepolto nella Chiesa dell’Annunziata del Collegio Romano, dove ebbe varie sepolture fino al definitivo trasferimento avvenuto il 5 agosto del 1649.
    M.R.: 21 giugno - A Roma san Luigi Gonzaga, Chierico della Compagnia di Gesù e Confessore, chiarissimo pel disprezzo del principato e per l'innocenza della vita, il quale dal Sommo Pontefice Benedetto decimoterzo fu ascritto nel numero dei Santi e assegnato come Protettore speciale ai giovani studenti, e dal Papa Pio undecimo fu solennemente confermato e di nuovo dichiarato Patrono celeste di tutta la gioventù cristiana.
    [ Tratto dall'opera «Reliquie Insigni e "Corpi Santi" a Roma» di Giovanni Sicari ].”





    21 giugno
    http://www.preghiereperlafamiglia.it.../21-giugno.htm
    “GIORNO 21
    UMILTA' DI GESU'
    21° GIORNO
    Pater noster.
    Invocazione. - Cuore di Gesù, Vittima dei peccatori, abbiate pietà di noi!
    Intenzione. - Riparare per la gioventù maschile e femminile.
    UMILTA’ DI GESÙ

    Il Cuore di Gesù si presenta al mondo, non solo come modello di mitezza, ma anche di umiltà. Queste due virtù sono inseparabili, per cui chi è mite è pure umile, mentre chi è impaziente suole essere anche superbo. Impariamo da Gesù ad essere umili di cuore.
    Il Redentore del mondo, Gesù Cristo, è il medico delle anime e con la sua Incarnazione volle curare le piaghe dell'umanità, specialmente la superbia, che è la radice di ogni peccato, e volle dare luminosissimi esempi d'umiltà, sino a dire: Imparate da me, che sono umile di Cuore!
    Riflettiamo un po' sul gran male che è la superbia, per detestarla e per invogliarci dell'umiltà.
    La superbia è la stima esagerata di se stessi; è il desiderio disordinato della propria eccellenza; è la smania di comparire e attirarsi la stima altrui; è la ricerca della lode umana; è l'idolatria della propria persona; è una febbre che non dà pace.
    Dio odia la superbia e la punisce inesorabilmente. Cacciò dal Paradiso Lucifero e tanti altri Angeli, rendendoli tizzoni d'inferno, a motivo della superbia; per la stessa ragione punì Adamo ed Eva, i quali avevano mangiato il frutto proibito, sperando di divenire simili a Dio.
    La persona superba è odiata da Dio ed anche dagli uomini, perchè costoro, pur essendo superbi, ammirano e sono attratti dall'umiltà.
    Lo spirito del mondo è spirito di superbia, che si manifesta in mille modi.
    Lo spirito del Cristianesimo invece è tutto improntato all'umiltà.
    Gesù è il modello perfettissimo dell'umiltà, abbassandosi oltre ogni dire, sino a lasciare la gloria del Cielo e farsi Uomo, a vivere nel nascondimento di una povera bottega e ad abbracciare ogni sorta di umiliazione, specialmente nella Passione.
    Amiamo anche noi l'umiltà, se vogliamo piacere al Sacro Cuore, e pratichiamola ogni giorno, perché ogni giorno se ne presentano le occasioni.
    L'umiltà consiste nello stimarci per quello che siamo, cioè un impasto di miseria, fisica e morale, e nell'attribuire a Dio l'onore di qualche bene che in noi riscontriamo.
    Se riflettiamo a ciò che realmente siamo, dovrebbe costarci poco il mantenerci umili. Abbiamo forse delle ricchezza? O le abbiamo ereditate e questo non è nostro merito; o le abbiamo acquistate, ma presto dovremo lasciarle.
    Abbiamo un corpo? Ma quante miserie fisiche!... Si perde la salute; sparisce la bellezza; attende la putrefazione del cadavere.
    E l'intelligenza? Oh, com'è limitata! Come sono scarse le cognizioni umane, davanti allo scibile dell'universo!
    La volontà poi è inclinata al male; si vede il bene, si apprezza e tuttavia ci si appiglia al male. Oggi si detesta il peccato, domani lo si commette pazzamente.
    Come possiamo insuperbirci se siamo polvere e cenere, se siamo nulla, anzi se siamo numeri negativi davanti alla Divina Giustizia?
    Poiché l'umiltà è il fondamento di ogni virtù, i devoti del Sacro Cuore facciano di tutto per praticarla, poiché, come non si può piacere a Gesù se non si ha la purezza, che è l'umiltà del corpo, così non gli si può piacere senza l'umiltà, che è la purezza dello spirito.
    Pratichiamo l'umiltà con noi stessi, non cercando di comparire, non brigando per guadagnarci la lode umana, respingendo subito i pensieri di orgoglio e di vana compiacenza, anzi facendo un atto d'umiltà interna ogni qual volta avvertiamo un pensiero di superbia. Si mortifichi la voglia di primeggiare.
    Siamo umili con il prossimo, non disprezziamo alcuno, perché chi disprezza, dimostra di avere molta superbia. L'umile compatisce e copre i difetti altrui.
    Non si trattino con alterigia gl'inferiori ed i dipendenti.
    Si combatta la gelosia, che è la figlia più pericolosa della superbia.
    Si accettino in silenzio le umiliazioni, senza scusarsi, quando questo non porta conseguenze. Come benedice Gesù quell'anima, che accetta un'umiliazione in silenzio, per amore suo! Lo imita nel suo silenzio davanti ai tribunali.
    Quando si riceve qualche lode, si offra subito a Dio la gloria e si faccia un atto di umiltà internamente.
    Si pratichi più che tutto l'umiltà nei rapporti con Dio. La superbia spirituale è pericolosa assai. Non ci si stimi più buoni degli altri, perché il Signore è il Giudice dei cuori; convinciamoci che siamo peccatori, capaci di ogni peccato, se Dio non ci sostenesse con la sua grazia. Chi sta in piedi, stia attento a non cadere! Chi ha la superbia spirituale e crede di avere molta virtù, tema di fare qualche grave caduta, perché Dio potrebbe rallentare la sua grazia e permettere che cada in umilianti colpe! Il Signore resiste ai superbi e li umilia, mentre si avvicina agli umili e li esalta.
    ESEMPIO
    Minaccia divina
    Gli Apostoli, prima che ricevessero lo Spirito Santo, erano molto imperfetti e lasciavano a desiderare riguardo all'umiltà.
    Non comprendevano gli esempi che loro dava Gesù e le lezioni d'umiltà, che sgorgavano dal suo Cuore Divino. Una volta il Maestro li chiamò a sè vicino e disse: Voi sapete che i principi delle nazioni le signoreggiano ed i grandi esercitano il potere sopra di esse. Ma tra voi non sarà così; anzi chi vorrà tra voi divenire maggiore, sia vostro ministro. E chi vorrà tra voi essere il primo, sia vostro servo, come il Figliuolo dell'Uomo, che non è venuto ad essere servito, ma a servire ed a dare la sua vita in redenzione di molti (S. Matteo, XX - 25).
    Quantunque alla scuola del Maestro Divino, gli Apostoli non si distaccarono subito dallo spirito di superbia, sino a meritarne rimprovero.
    Un giorno si avvicinavano alla città di Cafarnao; approfittando che Gesù era un po' scostato e pensando che non li ascoltasse, misero avanti la questione: chi di loro fosse il più grande. Ognuno portava le ragioni del proprio primato. Gesù tutto udiva e taceva, addolorato che i suoi intimi non apprezzassero ancora il suo spirito d'umiltà; ma giunti a Cafarnao ed entrati in casa, domandò loro: Di che cosa discorrevate per via?
    Gli Apostoli compresero, arrossirono e tacquero.
    Gesù allora si sedette, prese un bambino, lo pose in mezzo a loro e dopo averlo abbracciato, disse: Se non mutate e non divenite come pargoli, non entrerete nel regno dei Cieli! (Matteo, XVIII, 3). Questa è la minaccia che fa Gesù ai superbi: non ammetterli nel Paradiso.
    Fioretto. Pensare alla propria nullità, richiamando alla mente il giorno in cui saremo cadaveri dentro una bara.
    Giaculatoria. Cuore di Gesù, dammi il disprezzo delle vanità del mondo!
    (Tratto dal libretto "Il Sacro Cuore - Mese al Sacro Cuore di Gesù-" del Salesiano Don Giuseppe Tomaselli).”



    21° giorno: Cuore forte - Cuore debole
    http://www.stellamatutina.eu/21-gior...-cuore-debole/
    “21° giorno: Cuore forte – Cuore debole
    CUORE FORTE

    La fortezza è la virtù di coloro che affrontano con coraggio difficoltà e pericoli, e anche la morte, per il servizio di Dio e il bene dei fratelli.
    Un cuore forte è un cuore virile, generoso e saldo nel sopportare pesi o avversità anche gravi, non esclusa la morte violenta.
    Pensiamo al cuore dei Martiri che entrano nell’arena e vanno incontro alle belve feroci per farsi sbranare, pur di non tradire la fede in Gesù che ha detto: «Non temete coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccidere l’anima» (Mt 10,28).
    Il glorioso san Sebastiano, colpito dalle frecce dei carnefici, cadde ferito gravemente, ma non morì. Venne curato dai cristiani, e si riebbe; ma, lungi dal pensare a una fuga, con cuore intrepido si presentò all’imperatore Diocleziano, e gli disse, vedendolo tremare: «Tu tremi, Cesare. Perché? Temi forse che io nasconda un pugnale sotto la toga? L’unica vendetta dei cristiani è quella di pregare per i loro persecutori e assassini…».
    Ma pensiamo soprattutto alla fortezza del Cuore di Gesù, il Martire divino, che si donò all’immolazione per noi, lasciandosi anche trafiggere dalla lancia di Longino. Perché Gesù si volle immolare, e che cosa lo sostenne nell’immolazione? Lo sostenne unicamente l’amore, perché solo l’amore è più forte della stessa morte (Ct 8,6).
    Solo la fortezza che deriva dall’amore è intrepida, anche se non temeraria, e rende audaci nella dedizione fino al sacrificio totale. Gesù si è comportato così con noi, e la fortezza dell’amore per la nostra salvezza l’ha sostenuto nel Getsemani, sotto i flagelli, sotto la corona di spine, sotto la condanna al grido di «crocifiggilo» (Mc 15,14), sotto la croce e sulla croce, e continua a sostenerlo nell’Eucaristia come vittima che intercede instancabilmente per noi (Eb 7,25).
    Ci vuole un cuore fortissimo per sostenere infedeltà e tradimenti degli amici, oltraggi e bestemmie dai beneficati.
    E il Cuore di Gesù non solo sostiene, ma è pronto a perdonare, a dimenticare, a riabbracciare chi ritorna a Lui. Egli è preoccupato unicamente della salvezza dell’uomo, e chi ritorna a Lui, sentirà ripetere da Lui ciò che disse il papà del figliuol prodigo: «Questo figlio era perduto ed è stato ritrovato» (Lc 15,24).
    Quando si ama, si è così; più cresce l’amore, più non si guarda che alla persona amata. E quando sappiamo che chi ci ama e chi possiamo amare è una Persona Divina, l’amore può raggiungere una forza che supera ogni limite e ci dona i «folli per Cristo» (1Cor 4,10), capaci di ripetere ciò che diceva l’ardente san Paolo: «Chi ci separerà dall’amore di Cristo?
    Forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, i pericoli, la spada?… Né morte né vita… ci potrà separare dall’amore di Dio che è in Cristo Gesù Signore nostro» (Rm 8,35-39).
    CUORE DEBOLE
    L’uomo è creatura dal cuore debole. L’instabilità e la fragilità, l’egoismo e la viltà hanno molto spesso il dominio del cuore dell’uomo. Anche di fronte agli affetti più sacri, il cuore dell’uomo non promette che una sicurezza relativa.
    Quanti affetti umani infranti dall’infedeltà coniugale; quanti impegni sacri profanati dall’abbandono della missione sacerdotale; quanti vincoli di amicizia spezzati dall’instabilità del cuore dell’uomo!
    Se il cuore dell’uomo è capace di amare con dedizione senza pari, è anche capace, però, di lasciarsi sedurre da un piacere, da una soddisfazione, da un guadagno immediato.
    Un giorno un papà di famiglia chiese al santo Curato d’Ars: «Posso condurre mia figlia al ballo?». «No, amico mio», rispose con decisione il Santo.
    «Ma non ballerà», disse il papà. E il Santo, pronto: «Ballerà il suo cuore!».
    Proprio così. Il cuore dell’uomo balla molto facilmente di fronte alla seduzione del male.
    Sono molti, purtroppo, i cristiani che cedono alle sollecitazioni morbose e spesso immonde del cinema, degli spettacoli televisivi, della stampa e delle mode scandalose.
    A volte basta che un amico inviti al cinema osceno o passi una rivista pornografica, e non si ha la forza di opporsi.
    Si direbbe che in tanti cristiani ci sia un cuore di coniglio anziché un cuore di soldato del Regno di Dio.
    E così, dove c’è un cuore di coniglio, si viene meno anche a doveri assunti con grande impegno e magari con entusiasmo. Pensiamo, ad esempio, a quanti decidono di fare fedelmente i nove primi venerdì del mese in onore del Sacro Cuore. Cominciano per uno, due, tre Venerdì poi un intoppo, una difficoltà che esigerebbe un atto di forza, e invece si interrompe tutto miseramente, perché non si ha il cuore forte.
    Eppure la devozione al Sacro Cuore, quando è sincera, rende il cuore nostro simile al Cuore di Gesù: mite e umile, ma anche forte e coraggioso. Santa Margherita dovette avere un cuore intrepido per portare avanti la devozione al Sacro Cuore. Era donna, era sola, con poca salute, senza mezzi, chiusa in un monastero, inesperta, incompresa e malvista per la novità della devozione al Sacro Cuore. Ma l’amore supplisce a tutto. Un cuore pieno d’amore divino può tentare ogni impresa. E il Cuore di Gesù la sostenne fino alla fine, vittoriosamente.
    Proposito: Impegno di fare ogni anno fedelmente i nove primi venerdì del mese.
    FONTE: Cuore di Gesù, Cuore dell’uomo, P. Stefano M. Manelli, © 2010 Casa Mariana Editrice, 2010.”





    Luca, Sursum Corda!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

  2. #22
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    Lightbulb Re: 21 giugno - S. Luigi Gonzaga

    21 GIUGNO 2018: ventunesimo giorno del Mese dedicato al SACRO CUORE DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO…



    Tradidi quod et accepi
    http://tradidiaccepi.blogspot.it
    https://www.facebook.com/catholictradition2016/
    «MESE DI GIUGNO: MESE DEL SACRATISSIMO CUORE DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO.
    Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...1f&oe=5BB137BE





    “SAN LUIGI GONZAGA
    Confessore.
    Doppio.
    Paramenti bianchi.
    * Dalla «Lettera alla madre» di san Luigi Gonzaga.
    (Acta SS., giugno, 5, 878)

    Canterò senza fine le grazie del Signore.
    Io invoco su di te, mia signora, il dono dello Spirito Santo e consolazioni senza fine. Quando mi hanno portato la tua lettera, mi trovavo ancora in questa regione di morti. Ma facciamoci animo e puntiamo le nostre aspirazioni verso il cielo, dove loderemo Dio eterno nella terra dei viventi. Per parte mia avrei desiderato di trovarmici da tempo e, sinceramente, speravo di partire per esso già prima d'ora.
    La carità consiste, come dice san Paolo, nel «rallegrarsi con quelli che sono nella gioia e nel piangere con quelli che sono nel pianto». Perciò, madre illustrissima, devi gioire grandemente perché, per merito tuo, Dio mi indica la vera felicità e mi libera dal timore di perderlo. Ti confiderò, o illustrissima signora, che meditando la bontà divina, mare senza fondo e senza confini, la mia mente si smarrisce. Non riesco a capacitarmi come il Signore guardi alla mia piccola e breve fatica e mi premi con il riposo eterno e dal cielo mi inviti a quella felicità che io fino ad ora ho cercato con negligenza e offra a me, che assai poche lacrime ho sparso per esso, quel tesoro che è il coronamento di grandi fatiche e pianto.
    O illustrissima signora, guàrdati dall'offendere l'infinita bontà divina, piangendo come morto chi vive al cospetto di Dio e che con la sua intercessione può venire incontro alle tue necessità molto più che in questa vita.
    La separazione non sarà lunga. Ci rivedremo in cielo e insieme uniti all'autore della nostra salvezza godremo gioie immortali, lodandolo con tutta la capacità dell'anima e cantando senza fine le sue grazie. Egli ci toglie quello che prima ci aveva dato solo per riporlo in un luogo più sicuro e inviolabile e per ornarci di quei beni che noi stessi sceglieremmo.
    Ho detto queste cose solo per obbedire al mio ardente desiderio che tu, o illustrissima signora, e tutta la famiglia, consideriate la mia partenza come un evento gioioso. E tu continua ad assistermi con la tua materna benedizione, mentre sono in mare verso il porto di tutte le mie speranze. Ho preferito scriverti perché niente mi è rimasto con cui manifestarti in modo più chiaro l'amore ed il rispetto che, come figlio, devo alla mia madre.”
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    San Luigi Gonzaga - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/san-luigi-gonzaga/
    «21 giugno, San Luigi Gonzaga, Confessore (Castiglione delle Stiviere, 9 marzo 1568 – Roma, 21 giugno 1591).

    “A Roma san Luigi Gonzaga, Chierico della Compagnia di Gesù e Confessore, chiarissimo pel disprezzo del principato e per l’innocenza della vita, il quale dal Sommo Pontefice Benedetto decimoterzo fu ascritto nel numero dei Santi e assegnato come Protettore speciale ai giovani studenti, e dal Papa Pio undecimo fu solennemente confermato e di nuovo dichiarato Patrono celeste di tutta la gioventù cristiana”.
    O amabile San Luigi, la cui illibata purezza rese simile agli Angeli, e l’ardente amore a Dio eguagliò ai Serafini del Cielo, volgete su di me uno sguardo di misericordia. Voi vedete quanti nemici mi attorniano, quante occasioni insidiano all’anima mia; e come la freddezza del mio amore a Dio mi metta a pericolo di offenderlo ad ogni piè sospinto e di allontanarmi da Lui, lasciandomi adescare ai fallaci piaceri di terra. Salvatemi Voi, o gran Santo… a Voi mi affido. Impetratemi Voi ardente amore a Gesù Sacramento ed ottenetemi grazia ch’io sempre mi accosti al Banchetto Eucaristico con cuore puro e contrito, ripieno di fede viva ed umiltà profonda. Le mie comunioni allora saranno, come le furono per Voi, potente farmaco d’immortalità, soave profumo dell’eterno bacio di Dio. Così sia.»
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    Sante Messe - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/

    “Sodalitium - IMBC.”
    https://www.youtube.com/user/sodalitium

    “Omelie dell'I•M•B•C a Ferrara.”
    https://www.facebook.com/OmelieIMBCFerrara/

    Oratorio Sant'Ambrogio ? Milano ? Offertur Oblatio Munda (Malachia 1, 11)
    http://www.oratoriosantambrogiombc.it/




    «Don Floriano Abrahamowicz - Domus Marcel Lefebvre.
    320. Catechismo San Pio X
    https://www.youtube.com/watch?v=j80FxJ5cdvE
    https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz/
    http://www.domusmarcellefebvre.it/
    CATECHISMO- PIO X - domusmarcellefebvre110815
    Ogni giovedì alle ore 20.30 ha luogo la lettura in diretta di una o due questioni del Catechismo di San Pio X.
    SANTA MESSA - domusmarcellefebvre110815
    http://www.domusmarcellefebvre.it/santa-messa-1.php
    La Santa Messa tutte le domeniche alle ore 10.30 a Paese, Treviso.»




    https://www.agerecontra.it/

    http://www.centrostudifederici.org/

    http://www.centrosangiorgio.com/

    http://www.crisinellachiesa.it/

    https://www.facebook.com/pietroferrari1973/

    “Pascendi Dominici Gregis.”
    https://www.youtube.com/channel/UCo9...SfgXjCViAIOOqg

    “Non Una Cum - Roman catholics sedevacantists.”
    https://www.facebook.com/romancatholicsnonunacum/

    https://www.facebook.com/fidecatholica/

    http://www.traditionalmass.org/

    https://novusordowatch.org/

    http://www.fathercekada.com/

    https://www.truerestoration.org/




    Ligue Saint Amédée
    http://www.SaintAmedee.ch
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/?fref=nf
    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].»
    “21 juin 1429 : la triple donation du Royaume de France.”
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    “21 juin 1791 : arrestation du Roi de France Louis XVI à Varennes.”

    “21 juin 1054 : décès de Bruno d’Eguisheim-Dagsbourg, connut comme Pape sous le nom de Saint Léon IX.”

    21 juin : Saint Louis de Gonzague, Jésuite, Confesseur (1568-1591) :: Ligue Saint Amédée
    http://liguesaintamedee.ch/saint-du-...is-de-gonzague
    “21 juin : Saint Louis de Gonzague, Jésuite, Confesseur (1568-1591).”
    http://liguesaintamedee.ch/applicati...s_gonzague.jpg





    "Heiliger Aloisius, bitte für uns!"
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    “San Luigi Gonzaga, confessore, 21 giugno.”
    Dom Prosper Guéranger, L'Anno Liturgico
    http://www.unavoce-ve.it/gueranger.htm





    www.sursumcorda.cloud
    https://www.facebook.com/CdpSursumCorda/?fref=nf

    “Carlo Di Pietro - Sursum Corda
    Preghiera al Santo del giorno.
    In nómine Patris
    et Fílii
    et Spíritus Sancti.
    Amen.

    Eterno Padre, intendo onorare santa Demétria Vergine: fu figlia dei santi Martiri Flaviàno e Dafrósa e sorella della santa Vergine e Martire Bibiàna; ed ottenne, sotto Giuliano l’Apòstata, la corona del martirio. Vi rendo grazie per tutte le grazie che Voi le avete elargito. Vi prego di accrescere la grazia nella mia anima per i meriti di questa santa Vergine e Martire, ed a lei affido la fine della mia vita tramite questa speciale preghiera, così che per virtù della Vostra bontà e promessa, santa Demétria possa essere mia avvocata e provvedere tutto ciò che è necessario in quell'ora. Così sia.”


    "Magliette: Sursum Corda Maglietta San Giuseppe 2018."
    https://www.sursumcorda.cloud/sostie...18-detail.html


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    21° giorno: Cuore forte - Cuore debole
    http://www.stellamatutina.eu/21-gior...-cuore-debole/
    “21° giorno: Cuore forte – Cuore debole
    CUORE FORTE

    La fortezza è la virtù di coloro che affrontano con coraggio difficoltà e pericoli, e anche la morte, per il servizio di Dio e il bene dei fratelli.
    Un cuore forte è un cuore virile, generoso e saldo nel sopportare pesi o avversità anche gravi, non esclusa la morte violenta.
    Pensiamo al cuore dei Martiri che entrano nell’arena e vanno incontro alle belve feroci per farsi sbranare, pur di non tradire la fede in Gesù che ha detto: «Non temete coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccidere l’anima» (Mt 10,28).
    Il glorioso san Sebastiano, colpito dalle frecce dei carnefici, cadde ferito gravemente, ma non morì. Venne curato dai cristiani, e si riebbe; ma, lungi dal pensare a una fuga, con cuore intrepido si presentò all’imperatore Diocleziano, e gli disse, vedendolo tremare: «Tu tremi, Cesare. Perché? Temi forse che io nasconda un pugnale sotto la toga? L’unica vendetta dei cristiani è quella di pregare per i loro persecutori e assassini…».
    Ma pensiamo soprattutto alla fortezza del Cuore di Gesù, il Martire divino, che si donò all’immolazione per noi, lasciandosi anche trafiggere dalla lancia di Longino. Perché Gesù si volle immolare, e che cosa lo sostenne nell’immolazione? Lo sostenne unicamente l’amore, perché solo l’amore è più forte della stessa morte (Ct 8,6).
    Solo la fortezza che deriva dall’amore è intrepida, anche se non temeraria, e rende audaci nella dedizione fino al sacrificio totale. Gesù si è comportato così con noi, e la fortezza dell’amore per la nostra salvezza l’ha sostenuto nel Getsemani, sotto i flagelli, sotto la corona di spine, sotto la condanna al grido di «crocifiggilo» (Mc 15,14), sotto la croce e sulla croce, e continua a sostenerlo nell’Eucaristia come vittima che intercede instancabilmente per noi (Eb 7,25).
    Ci vuole un cuore fortissimo per sostenere infedeltà e tradimenti degli amici, oltraggi e bestemmie dai beneficati.
    E il Cuore di Gesù non solo sostiene, ma è pronto a perdonare, a dimenticare, a riabbracciare chi ritorna a Lui. Egli è preoccupato unicamente della salvezza dell’uomo, e chi ritorna a Lui, sentirà ripetere da Lui ciò che disse il papà del figliuol prodigo: «Questo figlio era perduto ed è stato ritrovato» (Lc 15,24).
    Quando si ama, si è così; più cresce l’amore, più non si guarda che alla persona amata. E quando sappiamo che chi ci ama e chi possiamo amare è una Persona Divina, l’amore può raggiungere una forza che supera ogni limite e ci dona i «folli per Cristo» (1Cor 4,10), capaci di ripetere ciò che diceva l’ardente san Paolo: «Chi ci separerà dall’amore di Cristo?
    Forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, i pericoli, la spada?… Né morte né vita… ci potrà separare dall’amore di Dio che è in Cristo Gesù Signore nostro» (Rm 8,35-39).
    CUORE DEBOLE
    L’uomo è creatura dal cuore debole. L’instabilità e la fragilità, l’egoismo e la viltà hanno molto spesso il dominio del cuore dell’uomo. Anche di fronte agli affetti più sacri, il cuore dell’uomo non promette che una sicurezza relativa.
    Quanti affetti umani infranti dall’infedeltà coniugale; quanti impegni sacri profanati dall’abbandono della missione sacerdotale; quanti vincoli di amicizia spezzati dall’instabilità del cuore dell’uomo!
    Se il cuore dell’uomo è capace di amare con dedizione senza pari, è anche capace, però, di lasciarsi sedurre da un piacere, da una soddisfazione, da un guadagno immediato.
    Un giorno un papà di famiglia chiese al santo Curato d’Ars: «Posso condurre mia figlia al ballo?». «No, amico mio», rispose con decisione il Santo.
    «Ma non ballerà», disse il papà. E il Santo, pronto: «Ballerà il suo cuore!».
    Proprio così. Il cuore dell’uomo balla molto facilmente di fronte alla seduzione del male.
    Sono molti, purtroppo, i cristiani che cedono alle sollecitazioni morbose e spesso immonde del cinema, degli spettacoli televisivi, della stampa e delle mode scandalose.
    A volte basta che un amico inviti al cinema osceno o passi una rivista pornografica, e non si ha la forza di opporsi.
    Si direbbe che in tanti cristiani ci sia un cuore di coniglio anziché un cuore di soldato del Regno di Dio.
    E così, dove c’è un cuore di coniglio, si viene meno anche a doveri assunti con grande impegno e magari con entusiasmo. Pensiamo, ad esempio, a quanti decidono di fare fedelmente i nove primi venerdì del mese in onore del Sacro Cuore. Cominciano per uno, due, tre Venerdì poi un intoppo, una difficoltà che esigerebbe un atto di forza, e invece si interrompe tutto miseramente, perché non si ha il cuore forte.
    Eppure la devozione al Sacro Cuore, quando è sincera, rende il cuore nostro simile al Cuore di Gesù: mite e umile, ma anche forte e coraggioso. Santa Margherita dovette avere un cuore intrepido per portare avanti la devozione al Sacro Cuore. Era donna, era sola, con poca salute, senza mezzi, chiusa in un monastero, inesperta, incompresa e malvista per la novità della devozione al Sacro Cuore. Ma l’amore supplisce a tutto. Un cuore pieno d’amore divino può tentare ogni impresa. E il Cuore di Gesù la sostenne fino alla fine, vittoriosamente.
    Proposito: Impegno di fare ogni anno fedelmente i nove primi venerdì del mese.
    FONTE: Cuore di Gesù, Cuore dell’uomo, P. Stefano M. Manelli, © 2010 Casa Mariana Editrice, 2010.”



    21 giugno
    http://www.preghiereperlafamiglia.it.../21-giugno.htm
    “GIORNO 21
    UMILTA' DI GESU'
    21° GIORNO
    Pater noster.
    Invocazione. - Cuore di Gesù, Vittima dei peccatori, abbiate pietà di noi!
    Intenzione. - Riparare per la gioventù maschile e femminile.
    UMILTA’ DI GESÙ

    Il Cuore di Gesù si presenta al mondo, non solo come modello di mitezza, ma anche di umiltà. Queste due virtù sono inseparabili, per cui chi è mite è pure umile, mentre chi è impaziente suole essere anche superbo. Impariamo da Gesù ad essere umili di cuore.
    Il Redentore del mondo, Gesù Cristo, è il medico delle anime e con la sua Incarnazione volle curare le piaghe dell'umanità, specialmente la superbia, che è la radice di ogni peccato, e volle dare luminosissimi esempi d'umiltà, sino a dire: Imparate da me, che sono umile di Cuore!
    Riflettiamo un po' sul gran male che è la superbia, per detestarla e per invogliarci dell'umiltà.
    La superbia è la stima esagerata di se stessi; è il desiderio disordinato della propria eccellenza; è la smania di comparire e attirarsi la stima altrui; è la ricerca della lode umana; è l'idolatria della propria persona; è una febbre che non dà pace.
    Dio odia la superbia e la punisce inesorabilmente. Cacciò dal Paradiso Lucifero e tanti altri Angeli, rendendoli tizzoni d'inferno, a motivo della superbia; per la stessa ragione punì Adamo ed Eva, i quali avevano mangiato il frutto proibito, sperando di divenire simili a Dio.
    La persona superba è odiata da Dio ed anche dagli uomini, perchè costoro, pur essendo superbi, ammirano e sono attratti dall'umiltà.
    Lo spirito del mondo è spirito di superbia, che si manifesta in mille modi.
    Lo spirito del Cristianesimo invece è tutto improntato all'umiltà.
    Gesù è il modello perfettissimo dell'umiltà, abbassandosi oltre ogni dire, sino a lasciare la gloria del Cielo e farsi Uomo, a vivere nel nascondimento di una povera bottega e ad abbracciare ogni sorta di umiliazione, specialmente nella Passione.
    Amiamo anche noi l'umiltà, se vogliamo piacere al Sacro Cuore, e pratichiamola ogni giorno, perché ogni giorno se ne presentano le occasioni.
    L'umiltà consiste nello stimarci per quello che siamo, cioè un impasto di miseria, fisica e morale, e nell'attribuire a Dio l'onore di qualche bene che in noi riscontriamo.
    Se riflettiamo a ciò che realmente siamo, dovrebbe costarci poco il mantenerci umili. Abbiamo forse delle ricchezza? O le abbiamo ereditate e questo non è nostro merito; o le abbiamo acquistate, ma presto dovremo lasciarle.
    Abbiamo un corpo? Ma quante miserie fisiche!... Si perde la salute; sparisce la bellezza; attende la putrefazione del cadavere.
    E l'intelligenza? Oh, com'è limitata! Come sono scarse le cognizioni umane, davanti allo scibile dell'universo!
    La volontà poi è inclinata al male; si vede il bene, si apprezza e tuttavia ci si appiglia al male. Oggi si detesta il peccato, domani lo si commette pazzamente.
    Come possiamo insuperbirci se siamo polvere e cenere, se siamo nulla, anzi se siamo numeri negativi davanti alla Divina Giustizia?
    Poiché l'umiltà è il fondamento di ogni virtù, i devoti del Sacro Cuore facciano di tutto per praticarla, poiché, come non si può piacere a Gesù se non si ha la purezza, che è l'umiltà del corpo, così non gli si può piacere senza l'umiltà, che è la purezza dello spirito.
    Pratichiamo l'umiltà con noi stessi, non cercando di comparire, non brigando per guadagnarci la lode umana, respingendo subito i pensieri di orgoglio e di vana compiacenza, anzi facendo un atto d'umiltà interna ogni qual volta avvertiamo un pensiero di superbia. Si mortifichi la voglia di primeggiare.
    Siamo umili con il prossimo, non disprezziamo alcuno, perché chi disprezza, dimostra di avere molta superbia. L'umile compatisce e copre i difetti altrui.
    Non si trattino con alterigia gl'inferiori ed i dipendenti.
    Si combatta la gelosia, che è la figlia più pericolosa della superbia.
    Si accettino in silenzio le umiliazioni, senza scusarsi, quando questo non porta conseguenze. Come benedice Gesù quell'anima, che accetta un'umiliazione in silenzio, per amore suo! Lo imita nel suo silenzio davanti ai tribunali.
    Quando si riceve qualche lode, si offra subito a Dio la gloria e si faccia un atto di umiltà internamente.
    Si pratichi più che tutto l'umiltà nei rapporti con Dio. La superbia spirituale è pericolosa assai. Non ci si stimi più buoni degli altri, perché il Signore è il Giudice dei cuori; convinciamoci che siamo peccatori, capaci di ogni peccato, se Dio non ci sostenesse con la sua grazia. Chi sta in piedi, stia attento a non cadere! Chi ha la superbia spirituale e crede di avere molta virtù, tema di fare qualche grave caduta, perché Dio potrebbe rallentare la sua grazia e permettere che cada in umilianti colpe! Il Signore resiste ai superbi e li umilia, mentre si avvicina agli umili e li esalta.
    ESEMPIO
    Minaccia divina
    Gli Apostoli, prima che ricevessero lo Spirito Santo, erano molto imperfetti e lasciavano a desiderare riguardo all'umiltà.
    Non comprendevano gli esempi che loro dava Gesù e le lezioni d'umiltà, che sgorgavano dal suo Cuore Divino. Una volta il Maestro li chiamò a sè vicino e disse: Voi sapete che i principi delle nazioni le signoreggiano ed i grandi esercitano il potere sopra di esse. Ma tra voi non sarà così; anzi chi vorrà tra voi divenire maggiore, sia vostro ministro. E chi vorrà tra voi essere il primo, sia vostro servo, come il Figliuolo dell'Uomo, che non è venuto ad essere servito, ma a servire ed a dare la sua vita in redenzione di molti (S. Matteo, XX - 25).
    Quantunque alla scuola del Maestro Divino, gli Apostoli non si distaccarono subito dallo spirito di superbia, sino a meritarne rimprovero.
    Un giorno si avvicinavano alla città di Cafarnao; approfittando che Gesù era un po' scostato e pensando che non li ascoltasse, misero avanti la questione: chi di loro fosse il più grande. Ognuno portava le ragioni del proprio primato. Gesù tutto udiva e taceva, addolorato che i suoi intimi non apprezzassero ancora il suo spirito d'umiltà; ma giunti a Cafarnao ed entrati in casa, domandò loro: Di che cosa discorrevate per via?
    Gli Apostoli compresero, arrossirono e tacquero.
    Gesù allora si sedette, prese un bambino, lo pose in mezzo a loro e dopo averlo abbracciato, disse: Se non mutate e non divenite come pargoli, non entrerete nel regno dei Cieli! (Matteo, XVIII, 3). Questa è la minaccia che fa Gesù ai superbi: non ammetterli nel Paradiso.
    Fioretto. Pensare alla propria nullità, richiamando alla mente il giorno in cui saremo cadaveri dentro una bara.
    Giaculatoria. Cuore di Gesù, dammi il disprezzo delle vanità del mondo!
    (Tratto dal libretto "Il Sacro Cuore - Mese al Sacro Cuore di Gesù-" del Salesiano Don Giuseppe Tomaselli).”



    21 Giugno - San Luigi Gonzaga
    http://www.preghiereperlafamiglia.it...gi-gonzaga.htm
    "21 GIUGNO
    SAN LUIGI GONZAGA
    Castiglione delle Stiviere, Mantova, 9 marzo 1568 - Roma, 21 giugno 1591.

    Fu tra i Santi che più si distinsero per innocenza e purezza. La Chiesa gli dà il titolo di "giovane angelico" perchè egli, nella sua vita, assomigliò agli Angeli, nei pensieri,
    negli affetti, nelle opere. Nacque da famiglia principesca, crebbe tra gli agi e fu esposto a moltissime tentazioni nelle varie corti che frequentò ma, con la più rigida modestia e con la più severa penitenza, seppe custodire così illibato il giglio della sua verginità da non offuscarlo mai, neppure con un piccolo neo. Non si era ancora accostato alla prima Comunione che già aveva consacrato a Dio la sua verginità."

    "NOVENA A SAN LUIGI GONZAGA
    (diffusa da San Giovanni Bosco - testo tratto da: il Giovane Provveduto)
    Valida anche per la Pia pratica delle 6 Domeniche in onore di San Luigi:
    I Romani Pontefici a fine di accrescere il culto di questo gran Santo concedettero Indulgenza Plenaria a tutti quelli, che santificheranno sei Domeniche consecutive ad onore di Lui. Queste Domeniche possono scegliersi prima o dopo la Festa, o nel corso dell'anno, purchè uno si accosti ai santi Sacramenti della Confessione e della Comunione, e faccia in quel giorno qualche opera di pietà. Questa Indulgenza si può lucrare in ciascuna delle Domeniche suddette, e si può anche applicare alle Anime del Purgatorio."

    "PREGHIERA A SAN LUIGI GONZAGA
    O amabile San Luigi, la cui illibata purezza rese simile agli Angeli, e l'ardente amore a Dio eguagliò ai Serafini del Cielo, volgete su di me uno sguardo di misericordia. Voi vedete quanti nemici mi attorniano, quante occasioni insidiano all'anima mia; e come la freddezza del mio amore a Dio mi metta a pericolo di offenderlo ad ogni piè sospinto e di allontanarmi da Lui, lasciandomi adescare ai fallaci piaceri di terra.
    Salvatemi Voi, o gran Santo... a Voi mi affido. Impetratemi Voi ardente amore a Gesù Sacramento ed ottenetemi grazia ch'io sempre mi accosti al Banchetto Eucaristico con cuore puro e contrito, ripieno di fede viva ed umiltà profonda. Le mie comunioni allora saranno, come le furono per Voi, potente farmaco d'immortalità, soave profumo dell'eterno bacio di Dio."

    "ORAZIONE A SAN LUIGI GONZAGA
    I. O caro S. Luigi, che emulaste sulla terra la purezza degli Angeli del Cielo, avendo conservato fino alla morte bella e candida la stola della battesimale innocenza, per quel grande amore che portaste a tutte le virtù, e specialmente a quella che rende i giovani altrettanti angeli in carne, impetrateci da Dio una grande purità di mente, di cuore, di costumi, e la grazia di non perdere giammai la sua preziosa amicizia. Gloria.
    2. O caro S. Luigi, che ben conoscendo la necessità dell'obbedienza per conseguire l'eterna salute, avete sempre riconosciuto nella volontà dei vostri superiori quella di Dio, sottoponendovi con gioia e prontezza, fate che anche noi vi imitiamo in sì bella virtù, per goderne i meriti con voi in eterno. Gloria.
    3. O caro S. Luigi, che sebbene viveste sulla terra una vita da vero angelo di paradiso, pure avete voluto castigare il vostro corpo colla più austera mortificazione, ottenete a noi che abbiamo macchiato le anime nostre da molti peccati, di vincere le nostre delicatezze e di esercitare le opere di vera e sincera penitenza, col sopportare volentieri gli incomodi e i dispiaceri della vita, onde conseguire quel premio eterno, che Iddio misericordioso concede in paradiso ai veri e sinceri penitenti. Gloria."

    "ATTO DI CONSACRAZIONE A SAN LUIGI GONZAGA
    O angelico S. Luigi, noi ci affidiamo oggi alla vostra protezione e vi eleggiamo per nostro speciale protettore ed avvocato presso Dio. Prostrati ai vostri piedi risolviamo fermamente di adoperarci con tutte le nostre forze per onorarvi ed imitarvi. Da oggi innanzi, noi vogliamo far aperta professione di essere totalmente vostri, di camminare sulle vostre tracce, di imitare le vostre virtù, e specialmente la vostra angelica purità, la vostra profonda umiltà, la vostra perfetta ubbidienza e la vostra carità incomparabile. Tanto promettiamo solennemente a pie' del vostro altare in presenza di tutta la Corte Celeste. Voi però, o gran Santo, otteneteci la grazia di essere fedeli a questa promessa per tutta la nostra vita onde poterci meritare la gloria eterna. Così sia."

    "PREGHIERA A SAN LUIGI GONZAGA PER LA PUREZZA
    O Luigi, Santo, di angelici costumi adorno, io indegnissimo vostro devoto, raccomando a voi singolarmente la castità del mio corpo e della mia anima. Vi prego per l’angelica vostra purezza di raccomandarmi all’Angelo immacolato Gesù Cristo ed alla sua Santissima Maria Vergine delle vergini, ed a custodirmi da ogni grave peccato.
    Non permettere che io mi imbratti di macchia alcuna di impurità ma quando mi vedrete nella tentazione e nel pericolo di peccare, allontanate dal cuor mio i pensieri e gli affetti immondi e risvegliate in me la memoria dell’eternità e di Gesù Crocifisso, imprimetemi altamente nel cuore un timore santo di Dio; e riscaldatemi di amor divino, fate che, con l’imitare voi in terra, meriti con voi di godere Dio nel cielo.
    Amen.
    Pater, Ave e Gloria."

    "Glorioso san Luigi, che conducesti una vita santa e illibata, tutta dedita
    al servizio di Dio, ottienici la grazia di vincere le tentazioni del male
    e di conservare sempre puro il nostro cuore.
    Tu che consumasti la tua giovane vita a servizio dei fratelli ammalati di peste,
    concedici di esercitare con animo generoso la carità verso tutti gli uomini
    e in particolare verso coloro che soffrono."

    "PREGHIERA A SAN LUIGI GONZAGA
    I. Angelico S. Luigi, che nonostante tu sia nato fra gli agi e le ricchezze del mondo,
    con il continuo esercizio dell'orazione, del ritiro e della penitenza, non hai aspirato che ai beni del Paradiso,
    ottieni a noi tutti la grazia di guardare sempre con distacco le comodità della vita presente,
    al fine di assicurarci i gaudi della vita futura. Gloria al Padre...
    II. Angelico S. Luigi, che nonostante tu non abbia mai perso l'innocenza battesimale,
    mortificasti sempre la tua carne con i più tormentosi strumenti e con il più rigoroso digiuno,
    ottieni a noi tutti la grazia di mortificare tutti i nostri sensi affinché non abbiano a causarci
    la perdita del più prezioso tra i tesori, che è la grazia di Dio. Gloria al Padre...
    III. Angelico S. Luigi, che piangesti con contrizione così viva le più leggere imperfezioni della tua fanciullezza,
    da svenire ai piedi del confessore nell'atto di accusartene, ottieni a noi tutti la grazia di piangere con grande sincerità
    le nostre colpe, e di accostarci sempre con le giuste disposizioni al Sacramento della Penitenza. Gloria al Padre...
    IV. Angelico S. Luigi, che nella necessità di intrattenerti con i grandi del tuo tempo e di partecipare
    ai loro mondani divertimenti, ti sei sempre trattenuto con loro con così grande riserbo
    da essere da tutti indicato come un angelo in carne, ottieni a noi tutti la grazia di disprezzare il rispetto umano
    e di tenere sempre una condotta che sia edificante per i fratelli. Gloria al Padre...
    V. Angelico S. Luigi, che chiamato allo stato religioso, fra tutti gli ostacoli che ti opposero, ti mostrasti fermo e deciso
    nel tuo santo proposito, e vi corrispondesti poi così bene da servire da modello per i più perfetti,
    ottieni a noi tutti la grazia di seguire sempre con fedeltà e di corrispondere con esattezza alla chiamata divina,
    Gloria al Padre...
    VI. Angelico S. Luigi, che, consacrato al Signore con voto irrevocabile fin dai tuoi primi anni,
    fosti così unito a Dio da non subire mai distrazione nella preghiera, da non soffrire mai tentazioni di impurità,
    da essere miracolosamente conservato in vita tra i pericoli di naufragio e di incendio, e da ottenere sempre
    tutto quello che chiedevi nell'orazione, ottieni a noi tutti la grazia di evitare tutto quello che potrebbe dispiacere a Dio,
    affinché, costantemente protetti da Lui, resistiamo alle tentazioni del nemico e, crescendo nella strada della
    giustizia, arriviamo a meritarci, con te, la gloria nel cielo. Gloria al Padre..."

    "PREGHIERA A SAN LUIGI GONZAGA PATRONO DELLA GIOVENTU'
    "O San Luigi Patrono della gioventù, rendimi Angelo come sei tu"
    O amabile San Luigi, la cui illibata purezza rese simile agli Angeli, e l'ardente amore a Dio eguagliò ai Serafini del Cielo, volgete su di me uno sguardo di misericordia. Voi vedete quanti nemici mi attorniano, quante occasioni insidiano all'anima mia; e come la freddezza del mio amore a Dio mi metta a pericolo di offenderlo ad ogni piè sospinto e di allontanarmi da Lui, lasciandomi adescare ai fallaci piaceri di terra.
    Salvatemi Voi, o gran Santo... a Voi mi affido. Impetratemi Voi ardente amore a Gesù Sacramento ed ottenetemi grazia ch'io sempre mi accosti al Banchetto Eucaristico con cuore puro e contrito, ripieno di fede viva ed umiltà profonda. Le mie comunioni allora saranno, come le furono per Voi, potente farmaco d'immortalità, soave profumo dell'eterno bacio di Dio."





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    “21 giugno 2018: San Luigi Gonzaga, confessore.

    Luigi Gonzaga, santo, le ceneri poste in un vaso di lapislazzuli si venerano nella cappella a lui dedicata in S. Ignazio di Loyola a Campo Marzio. Morto nel 1591 a ventitre anni, fu beatificato nel 1605 e canonizzato nel 1726. Precedentemente era sepolto nella Chiesa dell’Annunziata del Collegio Romano, dove ebbe varie sepolture fino al definitivo trasferimento avvenuto il 5 agosto del 1649.
    M.R.: 21 giugno - A Roma san Luigi Gonzaga, Chierico della Compagnia di Gesù e Confessore, chiarissimo pel disprezzo del principato e per l'innocenza della vita, il quale dal Sommo Pontefice Benedetto decimoterzo fu ascritto nel numero dei Santi e assegnato come Protettore speciale ai giovani studenti, e dal Papa Pio undecimo fu solennemente confermato e di nuovo dichiarato Patrono celeste di tutta la gioventù cristiana.
    [ Tratto dall'opera «Reliquie Insigni e "Corpi Santi" a Roma» di Giovanni Sicari ].”
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    “Il 21 giugno 1919, giorno della festa del purissimo san Luigi Gonzaga, nasceva Antonia Mesina, vergine di Orgosolo, prima discepola di santa Maria Goretti nella purezza e nel martirio.”
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    COR JESU ADVENIAT REGNUM TUUM - ADVENIAT PER MARIAM!!!
    COR JESU SACRATISSIMUM, MISERERE NOBIS!!!

    Sia lode, onore e gloria al Divin Cuore di Gesù!!!
    Luca, Sursum Corda - Habemus Ad Dominum!!!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

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    Lightbulb Re: 21 giugno - S. Luigi Gonzaga

    DOMENICA 21 GIUGNO 2020: SAN LUIGI GONZAGA, CONFESSORE; ventunesimo giorno del Mese dedicato al SACRO CUORE DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO, DOMENICA NELL’OTTAVA della FESTA DEL SACRATISSIMO CUORE DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO…





    «DOMENICA TERZA DOPO LA PENTECOSTE»
    Guéranger, L'anno liturgico - Domenica Terza dopo la Pentecoste
    http://www.unavoce-ve.it/pg-dopopent-dom3.htm

    «VENERDÌ DELLA SECONDA SETTIMANA DOPO PENTECOSTE. LA FESTA DEL SACRO CUORE DI GESÙ»
    Guéranger, L'anno liturgico - La festa del Sacro Cuore di Gesù
    http://www.unavoce-ve.it/pg-sacrocuore.htm




    San Luigi - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/san-luigi/
    «21 giugno, San Luigi Gonzaga, Confessore (Castiglione delle Stiviere, 9 marzo 1568 – Roma, 21 giugno 1591).

    “A Roma san Luigi Gonzaga, Chierico della Compagnia di Gesù e Confessore, chiarissimo pel disprezzo del principato e per l’innocenza della vita, il quale dal Sommo Pontefice Benedetto decimoterzo fu ascritto nel numero dei Santi e assegnato come Protettore speciale ai giovani studenti, e dal Papa Pio undecimo fu solenne¬ mente confermato e di nuovo dichiarato Patrono celeste di tutta la gioventù cristiana”.
    O amabile San Luigi, la cui illibata purezza rese simile agli Angeli, e l’ardente amore a Dio eguagliò ai Serafini del Cielo, volgete su di me uno sguardo di misericordia. Voi vedete quanti nemici mi attorniano, quante occasioni insidiano all’anima mia; e come la freddezza del mio amore a Dio mi metta a pericolo di offenderlo ad ogni piè sospinto e di allontanarmi da Lui, lasciandomi adescare ai fallaci piaceri di terra. Salvatemi Voi, o gran Santo… a Voi mi affido. Impetratemi Voi ardente amore a Gesù Sacramento ed ottenetemi grazia ch’io sempre mi accosti al Banchetto Eucaristico con cuore puro e contrito, ripieno di fede viva ed umiltà profonda. Le mie comunioni allora saranno, come le furono per Voi, potente farmaco d’immortalità, soave profumo dell’eterno bacio di Dio. Così sia».
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...-2-300x243.jpg







    Atto di riparazione al Sacro Cuore di Gesù - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/sacro-cuore-gesu/
    «19 giugno 2020, festa del Sacratissimo Cuore di Gesù.

    Cuore santissimo di Gesù, fonte di ogni bene, vi adoro, vi amo, vi ringrazio e, pentito vivamente dei miei peccati, vi presento questo povero mio cuore. Rendetelo umile, paziente, puro e in tutto conforme ai desideri vostri. Proteggetemi nei pericoli, consolatemi nelle afflizioni, concedetemi la sanità del corpo e dell’anima, soccorso nelle mie necessità spirituali e materiali, la vostra benedizione in tutte le mie opere e la grazia di una santa morte. Così sia».
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...u-hirte-1.jpeg
    http://www.sodalitium.biz/wp-content/uploads/57-6-1.png












    "Sante Messe - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/


    “Sodalitium - IMBC”
    https://www.youtube.com/user/sodalitium


    “Omelie dell'I.M.B.C. a Ferrara”
    https://www.facebook.com/OmelieIMBCFerrara/


    http://www.oratoriosantambrogiombc.it/
    “Oratorio Sant'Ambrogio, Milano - Offertur Oblatio Munda (Malachia 1, 11)”






    SANTA MESSA DOMENICALE celebrata da DON FLORIANO ABRAHAMOWICZ alla “DOMUS MARCEL LEFEBVRE” di PAESE (TV) stamattina DOMENICA 21 GIUGNO 2020: DOMENICA NELL’OTTAVA DELLA FESTA DEL SACRO CUORE DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO…


    «Don Floriano Abrahamowicz - Domus Marcel Lefebvre.
    http://www.domusmarcellefebvre.it/
    https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz
    Domenica nell’ott. S. Cuore (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=siId4On6wOA
    Domenica nell’ott. S. Cuore (Omelia)

    Solennità di Corpus Domini (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=6Dl115q3BcY
    Solennità di Corpus Domini (Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=1eP60T39Wds
    Festa della SS. Trinità (I dom. d. Pentec.) (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=PcCze8MlT14
    Festa della SS. Trinità (I dom. d. Pentec.) (Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=HXxgkGfnE10
    Martedì di Pentecoste (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=skmprzD1LO0
    Martedì di Pentecoste (Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=YgeHz1iNT78
    Lunedì di Pentecoste (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=ShVmLaaZcMY
    Lunedì di Pentecoste (Omelia)
    Domenica di Pentecoste (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=PyQlSF1qgtg
    Domenica di Pentecoste (Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=Txw0Kv4pmEA
    Domenica nell’ottava dell’Ascensione (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=iSrvPyAttQo
    Domenica nell’ottava dell’Ascensione (Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=bXos08q8m_c
    Festa dell'Ascensione (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=VNSErDRMohU
    Festa dell'Ascensione (Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=WexLjhcWp7I
    Vigilia dell'Ascensione. S. Messa preceduta dalla processione
    https://www.youtube.com/watch?v=Unq6IZKhegY
    Martedi delle Rogazioni: S. Messa preceduta dalla processione.
    https://www.youtube.com/watch?v=5eymLoBvcPw
    Lunedi delle Rogazioni: S. Messa preceduta dalla processione.
    https://www.youtube.com/watch?v=SLtt1lgF-Ag
    V domenica dopo Pasqua (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=P9tQCXVxcR4
    V domenica dopo Pasqua (Omelia)
    IV domenica dopo Pasqua (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=tbYI76JMEl8
    IV domenica dopo Pasqua (Omelia)
    Invenzione della Santa Croce; III domenica dopo Pasqua (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=UNX2Qp9foZQ
    Invenzione della Santa Croce; III domenica dopo Pasqua (Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=cOa9s9XQ_FM
    La Santa Messa tutte le domeniche alle ore 10.30 a Paese, Treviso».





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    Padre Enrico Agostini, Il Cuore di Gesù” (storia – teologia – pratiche – promesse), Bologna 1950; ristampa EFFEDIEFFE, Proceno 2019.


    https://www.effedieffeshop.com/il-cuore-di-gesu/

    "CLASSICI della TRADIZIONE CATTOLICA N. 22
    «La Chiesa e la società non hanno più altra speranza che il Cuore di Gesù; è Lui che guarirà tutti i nostri mali. Predicate dappertutto questa devozione, essa dev’essere la salvezza del mondo» (Pio XI)
    La devozione al S. Cuore è una conseguenza spontanea e necessaria del dogma centrale del Cristianesimo: Incarnazione e Redenzione.
    L’essenza stessa del Cristianesimo si trova qui: Dio che si umanizza, amando l’uomo che si divinizza amando Dio in Cristo. I due amori, quello di Dio e quello dell’uomo, s’incontrano e si fondono nel Cuore di Gesù. Pertanto il culto del S. Cuore è la sintesi viva della religione cristiana, tutta fondata sull’amore, e le conferisce un carattere di vitale interiorità, che la distingue da tutte le altre.
    Il Cuore di Gesù (1950) del padre E. Agostini dei Sacerdoti del S. Cuore può essere considerato il testo per eccellenza sul Sacro Cuore. Un capolavoro di pietà e di dottrina, di storia e di teologia, ma soprattutto un capolavoro di cristianesimo, insegnato e dimostrato, sulla devozione che è l’“essenza del Cristianesimo” («totius religionis summa», Pio XI), la sintesi più perfetta del dogma e della morale cristiana.
    La cooperazione con Cristo è la struttura portante di tutta l’opera. Pio XII elogiò questo libro (con una lettera pubblicata ad inizio del volume, era il 25 settembre 1950) proprio per questo suo aspetto tanto distintivo ed essenziale. Ogni battezzato, insegna p. Agostini, per il fatto del suo congiungimento a Cristo Capo, si trova necessariamente associato all’azione redentrice del suo capo divino.
    È un testo, oggi, di importanza fondamentale per il cattolicesimo. Mentre l’umanità, dimenticando i suoi alti destini, è caduta nella rovina e nella morte, il S. Cuore appare come la via regia preparata e rivelata da Dio, per ricondurre gli uomini dall’abisso della perdizione alla felicità eterna.
    Ripartendo dalle istruzioni di Pio XI e Pio XII intorno al sacrificio eucaristico, questo libro recupera il vero significato della S. Messa e soprattutto impartisce istruzioni vitali riguardanti la cosiddetta pratica riparatoria, che è un obbligo per il cristiano, indicando il dovere che abbiamo, nell’accostarci alla SS. Eucaristia, di partecipare ad essa come vi partecipa Cristo: come sacramento della mortificazione cristiana, alimento di immolazione.
    Proprio qui è racchiusa l’importanza di questo libro: attraverso lo studio del suo Cuore insegnare come passare dall’amore per Gesù alla partecipazione viva a quel Cuore.
    Procedendo sotto la guida illuminata di Pio XI e di Pio XII e saldamente ancorato alla teologia di San Tommaso e alle lettere di San Paolo, il capolavoro di padre Agostini riporta al centro della vita cristiana il più grande mistero dei tempi, rendendocene partecipi, invitandoci ad una provvida corrispondenza.

    (542 pagine formato 16x22,5 cm con bandelle segnalibro)

    • Articolo di presentazione su EFFEDIEFFE.com

    Voce dell’autore estratta dal libro:

    «Oggi la Teologia deve tornare a costruire una sintesi dottrinale del Cristianesimo, in cui l’amore di Dio venga portato al centro del piano divino di salvezza. A questa sintesi non sarà affatto estranea la devozione al S. Cuore, la quale ci ha abituato ad entrare nel mistero più profondo del Verbo Incarnato, a tenerci in costante, fecondo contatto con questa fornace di amore, cui sono dovuti tutti i benefici della nostra Redenzione.
    Se tutta la rivelazione divina si incentra in Gesù, e Gesù si incentra nel suo Cuore, la devozione al S. Cuore viene a trovarsi al centro del Cristianesimo. Non è una devozione, ma LA devozione alla Persona adorabile del Verbo Incarnato, la sintesi della Religione: «Totius Religionis Summa» (Pio XI).
    Di qui il suo carattere di obbligatorietà: non si può essere veramente cristiani senza aver compreso e vissuto, almeno implicitamente, la devozione al S. Cuore. Questo è il pensiero costante e autorevole degli ultimi Pontefici: il culto del S. Cuore non è riservato a un gruppo di privilegiati; è un culto che «si impone a tutti». Perché? Perché ogni cristiano è membro del Corpo Mistico; quindi ogni cristiano ha la sua parte di responsabilità nella redenzione del mondo.
    Non basta compatire ai dolori di Cristo, non basta riparare i mali che ne sono la causa; bisogna completare nella propria carne la Passione di Gesù Cristo, per la redenzione totale del mondo. Non basta rattristarsi per le sofferenze di Gesù; bisogna alleviarle, sopprimendo ciò che le ha prodotte ed eliminando gli ostacoli che le rendono inutilizzabili.
    È Gesù che redime, è Gesù che salva; ma anche qui, come sempre, Egli vuol servirsi dei suoi cooperatori. La Chiesa ha bisogno di anime che s’immolino, come ha bisogno della S. Messa. “Completo nella mia carne quel che manca delle sofferenze di Cristo, a pro del corpo di Lui, che è la Chiesa” (Col. I, 24).
    I cristiani, redentori in Cristo Redentore!».

    Il padre Enrico Agostini è nato a Sopramonte (Tn) il 19 marzo 1910. Entrato nella Scuola apostolica di Albino ha fatto il noviziato ad Albisola, dove emise la sua prima professione il 24 settembre 1928. Tra Bologna e Roma ha fatto gli studi di filosofia e di teologia. Conseguì il dottorato in filosofia e la licenza in teologia e venne ordinato sacerdote a Roma il 21 luglio 1935. Fu insegnante di filosofia e teologia dal 1936 al 1952. Rettore allo Studentato di Bologna (1948-1952). Rettore della Scuola Apostolica di Trento (1956-1958). Rettore a Cristo Re a Roma (1958-1959). Incaricato dell’Apostolato della Riparazione tra il 1962 e il 1971. Direttore spirituale della Casa S. Cuore, Trento (1985-1989). Ha terminato la sua lunga vita nella casa di Bolognano il giovedì santo 5 aprile 2007.
    L’opera a cui è legato il suo nome è il volume: “Il Cuore di Gesù” (storia – teologia – pratiche – promesse), Bologna 1950, ristampa EFFEDIEFFE 2019.
    In te, Cor Iesu, speravi; Non confundar in aeternum!"

    https://www.effedieffeshop.com/pimag...a-big-2441.jpg












    https://www.facebook.com/catholictradition2016/
    «MARTIROLOGIO ROMANO, 1955. Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis»


    https://sardiniatridentina.blogspot....coste.html?m=1
    «DOMINICA INFRA OCTAVAM SACRATISSIMI CORDIS JESU QUÆ EST III POST PENTECOSTEN
    (Domenica infra l'Ottava del Sacratissimo Cuore di Gesù che è la III dopo Pentecoste)
    III DOMENICA DOPO PENTECOSTE

    Questa domenica, che provvidenzialmente si trova tra l’ottava del Sacro Cuore di Gesù, è un inno alla Misericordia di Dio. Il demonio assale continuamente l’uomo e molte volte gli cediamo col peccato. Allora la misericordia del Buon Pastore a cui dobbiamo ricorrere nel nostro misero stato di peccatori ci viene in aiuto, si prende cura di noi, pecorelle perdute, e ci strappa dalle grinfie del Diavolo, ricollocandoci fra le sue pecorelle».






    "SACRO CUORE"
    https://1.bp.blogspot.com/-KbXuKh8gt...ore-%2Bmil.jpg



    "MESE DEL SACRO CUORE DAGLI SCRITTI DI SANTA MARGHERITA MARIA ALACOQUE
    (Imprimi potest P. Josephus Filograssi S.J. Preap. Prov. Rom., Romae, die 2 ottob. 1927; Imprimatur +Antonius M. Jannotta Episcopus Sorae, Aquini et Pontiscurvi, Sorae, 20 oct. 1927)"












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    «Carlo Di Pietro - Sursum Corda»

    “Mese di giugno. Litanie del Sacro Cuore di Gesù”
    «Sacratissimo Cuore di Gesù - Sursum Corda Associazione»
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    “Mese di giugno. Litanie del Sacro Cuore di Gesù”
    “Preghiera per la Festa del Cuore di Gesù --->”
    “Cuore Santissimo di Gesù fonte di ogni bene! --->”


    «+ Cuore santissimo di Gesù, fonte di ogni bene, vi adoro, vi amo, vi ringrazio e, pentito vivamente dei miei peccati, vi presento questo povero mio cuore. Rendetelo umile, paziente, puro e in tutto conforme ai vostri desideri. Proteggetemi nei pericoli, consolatemi nelle afflizioni, concedetemi la sanità del corpo e dell’anima, soccorso nelle mie necessità spirituali e materiali, la vostra benedizione in tutte le mie opere e la grazia di una santa morte. Così sia. +»

    “Ordinario della Messa (Latino-Italiano) con spiegazione --->”
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    “Vieni, Santo Spirito, mandaci dal cielo un raggio della tua luce...”
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    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum]»
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    “Nous passons du mois de Marie (mai) au moi du Sacré-Cœur (juin)”
    “Mois de juin : mois dédié au Sacré-Coeur de NSJC. Litanies”
    “Apostolat de la prière: juin 2020.
    En réparation pour les lois iniques et les péchés publics contre le Règne Social du Sacré Cœur de Jésus”

    «Mois de juin : mois dédié au Sacré-Coeur de NSJC
    Litanies : Litanies du Sacré-c?ur
    Apostolat de la prière : juin
    Pour la Propagation de la Dévotion au Sacré-Cœur
    http://www.sodalitium.eu/apostolat/A...2017Billet.pdf (billet 2017) »

    «Fête du Sacré-Cœur
    Commentaires liturgiques de la Fête du Sacré-Cœur»
    https://www.introibo.fr/Commentaires...-la,986#inter1






    COR JESU SACRATISSIMUM, MISERERE NOBIS!!!
    Cor Jesu Sacratissimum, miserere nobis! - Adveniat Regnum tuum!
    Cuore Eucaristico di Gesù, accrescete in noi la fede, la speranza, la carità.
    «O Santissima Trinità, vi adoro! Mio Dio, mio Dio, Vi amo nel Santissimo Sacramento!»
    CHRISTUS VINCIT, CHRISTUS REGNAT, CHRISTUS IMPERAT!!!
    Luca, SURSUM CORDA – HABEMUS AD DOMINUM!!!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

 

 
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