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Risultati da 1 a 10 di 10

Discussione: Nasa X-43 A

  1. #1
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    Predefinito Nasa X-43 A

    Salve mitico Furum !!
    Dopo qualche settimana di assenza (lavoro + ferie) rieccomi qua.

    Ho trovato questo articolo che parla di questo "motore a tecnologia «scramjet» (Supersonic Combustible Ramjet)" .

    Chissà se, con il dovuto tempo, si possano avere delle ricadute anche
    per la motorizzazione degli aerei di linea.

    ***************

    Si chiama X43-A l'aereo ipersonico che ieri ha volato nei cieli della California a Mach 7 (sette volte la velocità del suono).

    NEW YORK, 28 mar - Qui Base Edwards dell'Aeronautica Militare statunitense. Da qui il 14 ottobre 1947, ai comandi dell'aereo sperimentale Bell X-1, Charles Elwood Yeager (per tutti Chuck Yeager) infranse la barriera del suono. Poi l'evoluzione di aerei sperimentali capaci raggiungere velocità sempre più elevate all'interno dell'atmosfera. Così ecco il gioiello americano che ha voltato per la prima volta ieri per 10 secondi circa a una velocità Mach 7 (in atmosfera) cioè 7 volte la velocità del suono. Il velivolo X43-A senza pilota è lungo solo 3,6 metri e messo a punto dai laboratori Phantom della Boeing, ha compiuto l'impresa sui cieli del Pacifico, al largo della California, prima di cadere come previsto nell'oceano.

    Il piccolo aereo è decollato dalla base californiana di Edwards alle 12:40 locali (le 21:40 di sabato in Italia), agganciato sotto l'ala di un gigantesco B-52 militare. Una scena insolita, quella della Fortezza volante vecchia di 50 anni che trasportava il piccolo velivolo avveniristico. Alle 23:00 italiane, quando è stata raggiunta l'area prevista al largo della California del sud, lo X-43A è stato sganciato e portato da un razzo a 30 mila metri d'altezza. Da qui si è lanciato verso la velocità Mach 7.

    È stata la prima volta che un velivolo con un motore atmosferico a tecnologia Scramjet (Supersonic combustible ramjet) ha raggiunto una velocità ipersonica, cioè superiore a Mach 5. Il traguardo è stato raggiunto solo per una decina di secondi, quanto basta però alla Nasa per parlare di successo. Questo può essere l'inizio di una rivoluzione nell'aviazione e nel volo spaziale, aveva detto prima del volo Vincent Rausch, direttore del programma, che è cominciato nel 1996 ed è costato 250 milioni di dollari. Ma il futuro potrebbe senz'altro avere ripercussioni sull'aviazione mondiale. Con questi aerei, infatti, si potrebbe volare da un continente all'altro in poco più di due ore. (News2000)

    ****************

    Vedremo un successore del Concorde? (inteso come SST !)
    Anche se credo siano i preliminari per un seguito alle Shuttle.

    Ciao.

    Max

  2. #2
    Nickel01
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    Predefinito

    Ciao,
    è stato fantastico il lancio: per caso ho visto che la NASA lo stava trasmettendo online e visto che qui erano le 22/23 me lo sono visto...ganzissimo.
    Comunque penso che per una applicazione in serie nel mondo civile (o militare) su aeroplani, ci vorranno anni e anni, direi senza problemi dei decenni. Non scordiamoci che ormai i fondi per la ricerca non sono più paragonabili a quelli degli anni 60/70 quando la competizione USA/URSS fece fare passi da gigante. Ora si va avanti con un esperimento, si sta fermi un bel pò, poi un altro passettino si va un pò + avanti, poi un bel mega disastro (es. shuttle) e si ricomincia sempre + lentamente.
    Ciao
    Ric

  3. #3
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    Accidenti, ho visto la notizia solo dopo l'evento!
    Non sapevo che lo trasmettessero on-line sul loro sito.
    Grazie per il suggerimento.

    Ciao.

  4. #4
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    Predefinito

    Ciao!

    Io ho letto del record sabato sera su di Televideo.
    Il giornalista che ha scritto il pezzo si è forse fatto prendere un po' troppo dall'entusiasmo...

    Infatti, secondo lui, "il velivolo della nasa ha superato Mach7, cioè la velocità di 7'000 km al secondo". Ammazza...


    Ciao!
    Chris
    Chris76

  5. #5
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    Scusate ma la storia non mi sembra tanto clamorosa.
    Circa 40 anni fà, il 26 giugno del 1964 la Nasa fece volare un altro aereo, l'X-15, che volò alla velocità di MACH 6.72 con pilota a bordo e per più di 10 secondi!
    A pilotarlo fu il capitano dell'USAF William J. Knight, e l'aereo in questione dopo essere stato sganciato dal B-52 era in grado di riatterrare da solo, a differenza dell'X-43 che viene sganciato dal B-52 e successivamente portato in quota da un vettore (missile) per poi precipitare dopo soli 10 secondi di volo.
    In 40 anni di studi si è passati da un aereo da MACH 6.72 ad un modellino radiocomandato da MACH 7, a me sembra un pò poco, a voi le considerazioni finali...

    Per le foto dell'X-15:
    http://www.dfrc.nasa.gov/Gallery/Pho...ium/index.html
    "Italiani, gli ingegneri del lunedì" ENZO FERRARI

  6. #6
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    Chi vuole vedere dal vivo l' X15A allo Smithsonian approfitti del nuovo volo per Washington di Alitalia.

    Non sarebbe male come idea per un "volo" Skyone da miliardari, facendosi anche la visita alla nuova sede espositiva all' aeroporto Dulles, pagata dal padrone della società di leasing ILFC.

    Chissà se nella nuova sede hanno rimesso in mostra l' Enola Gay di Hiroshima, che è stato "politically correct" togliere dallo Smithsonian.

  7. #7
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    In Origine postato da clipperpan
    Scusate ma la storia non mi sembra tanto clamorosa.
    Circa 40 anni fà, il 26 giugno del 1964 la Nasa fece volare un altro aereo, l'X-15, che volò alla velocità di MACH 6.72 con pilota a bordo e per più di 10 secondi!
    A pilotarlo fu il capitano dell'USAF William J. Knight, e l'aereo in questione dopo essere stato sganciato dal B-52 era in grado di riatterrare da solo, a differenza dell'X-43 che viene sganciato dal B-52 e successivamente portato in quota da un vettore (missile) per poi precipitare dopo soli 10 secondi di volo.
    In 40 anni di studi si è passati da un aereo da MACH 6.72 ad un modellino radiocomandato da MACH 7, a me sembra un pò poco, a voi le considerazioni finali...

    Per le foto dell'X-15:
    http://www.dfrc.nasa.gov/Gallery/Pho...ium/index.html



    Infatti mi chiedevo proprio questo. La grande notizia no e' il fatto di essere arrivati a MACH7 ma, credo, comi ci si e' arrivati.
    Qualcuno sa qulche dato tecnico sul sistema di propulsione dell'x34?
    Posso ipotizzare che sia stato usato uno statoreattore, praticamente un motore privo di organi rotanti, ma costituito da soli convergenti-divergenti. Tecnica che fu in parte applicata anche all'SR71.

    Chi sa qulcosa si faccia vivo!

  8. #8
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    Ciao I-DISA
    concordo pienamente con la tua teoria.
    Sono andato a spulciare tra i miei libri di motori ed ho appreso quanto segue.
    Lo statoreattore è costituito da un condotto con una presa d'aria a sezione divergente ed uno scarico a sezione convergente. Quando il flusso d'aria diventa abbastanza consistente (> Mach 1), la pressione dinamica che spinge l'aria nel condotto divergente della presa d'aria la obbliga ad espandersi, quindi a perdere velocità ma ad aquistare un'alta pressione (statica). Dopodichè l'aria passa nella sezione centrale sello statoreattore dove una corona di ugelli ignietta carburante che unito con l'aria forma una combustione. I gas quindi, possedendo un'alta velocita ed un'altissima pressione passano nell'ultimo stadio, la parte convergente dello scarico dove subiscono un ulteriore accellerazione.
    Le velocità e le pressioni così elevate sono possibili grazie all'assenza di organi in movimento all'interno del motore. La più grande limitazione operativa è però dovuta dal fatto che questo motore funge solo al di sopra di Mach 1. Quindi non può essere l'unico mezzo di propulsione di un aereo.
    Derivazioni dello statoreattore sono l'autoreattore, con funzionamento analogo ma con velocità di attivazione di circa 200 Kts, ed il pulsoreattore, dove l'iniezione di carburante avviene in maniera intermittente e sincrona con delle lamelle poste all'entrata della presa d'aria.
    Happy to help
    "Italiani, gli ingegneri del lunedì" ENZO FERRARI

  9. #9
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    Secondo me l' emozione è stata vedere ancora decollare Il B52!!
    Quello Nasa attenzione è ancora N(R)B52B esemplare s/n52008
    modificato per l'impiego da parte della Nasa nell""" 1955!!!
    e non la versione B52H versione militare differente nei motori dal radome
    e dalla deriva corta .
    Considerate che la Nasa ha avuto solo un NB-52A model 464-201-0
    poi diciamo l'attuale e da qualche annetto un recente B52G riconoscibile
    dalla livrea totalmente bianca e con una banda credo blu (mooolto bello)
    Però quest'ultimo credo causa fondi non partecipa alle attività quindi
    usano solamente quello che avete visto nelle riprese.




  10. #10
    Comandante
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    In Origine postato da I-DISA
    Infatti mi chiedevo proprio questo. La grande notizia no e' il fatto di essere arrivati a MACH7 ma, credo, comi ci si e' arrivati.
    Qualcuno sa qulche dato tecnico sul sistema di propulsione dell'x34?
    Posso ipotizzare che sia stato usato uno statoreattore, praticamente un motore privo di organi rotanti, ma costituito da soli convergenti-divergenti. Tecnica che fu in parte applicata anche all'SR71.

    Chi sa qulcosa si faccia vivo!
    Allora:
    L' sr71 si basava su uno statoreattore quindi non uno scramjet ma un ramjet. Dovete sapere che la propagazione di una fiamma in aria non supera di norma i 30Km/h ma un aereo viaggia a velocità superiore e di tanto!!! La soluzione tradizionale per questo probelma è rallentare il fluido fino a una velocità comparabile ai famosi 30km/h, quindi le prese d' aria, i compressori hanno come principale scopo quello di rallentare l' aria e comprimerla. Sull' SR71 ad alta velocità è inutile mettere un compressore in quanto il cono che si vede prima della presa d' aria crea un' onda d' urto che ad alta velocità comprime il fluido e questo è il meccanismo di funzionamento di un ramjet (statoreattore). questo sistema funziona bene a M3 ma oltre no. Infatti quando si rallenta un fluido lo si surriscalda, finchè si vola a M3 il riscaldamento è accettabile ma a M5 si arriva a temperature tali che il combustibile immesso non bruci ma dissocia!! Quindi c'è solo una possibilità, far avvenire la combustione non a 30km/h ma a velocità ben superiori. Difatto cosa si fa: si prende un convergente e si rallenta il fluido si miscela combustibile e a quel punto si fa avvenire un' onda d' urto (mettendo una rampa o una cuspide) il repentino riscaldamento innesca la combustione che però avviene a temperature lontane da quelle di scissione del combustibile. Ora le fiamme usate nei normali motori sono di tipo diffusivo e sono simili a quelle di un camino quindi sono molto ben controllabili, quelle che sono innescate da onde d' urto sono di tipo detonante e hanno molto in comune con quelle che si generano in una stanza satura di gas in cui scocca una scintilla. Da questo esempietto si capisce subito che regolare e addomesticare questo secondo tipo di fiamme è un casino!!
    L' X-43 è il primo esempio riuscito di propulsione scramjet e la sua riuscita implica che è tecnicamente fattibile una propulsione ipersonica che finora era possibile solo sulla carta.
    Spero di essere stato abbastanza chiaro...

 

 

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