LACRIMOGENI
Domenica a Torino, come tutti sanno, ci sono stati incidenti con le forze dell’ordine; ora non vogliamo parlare degli incidenti ma di ciò che abbiamo respirato durante e a seguito di questi scontri. Pensiamo che tutti noi e più in generale tutti quelli che erano nei pressi del nostro settore, abbiano potuto constatare la diversità dei lacrimogeni usati domenica sera (e comunque già “assaggiati” anche in altre occasioni tipo Milan-Roma di coppa Italia e l’anno scorso a Torino-Milan) rispetto a quelli utilizzati fino a qualche anno fa. Le sensazioni provate andavano dal senso di bruciore sulla pelle e negli occhi alle difficoltà respiratorie, al senso di vomito ecc., sensazioni che si sono poi ripercosse anche nei giorni successivi. Constatate tutte queste cose ci è venuto un dubbio ed abbiamo voluto analizzare un po’ più in dettaglio il problema; le cose che abbiamo scoperto sono molto interessanti e per niente tranquillizzanti… Molto probabilmente il prodotto contenuto in tali lacrimogeni è il gas "Cs", che dopo essere stato usato nel mondo in Perù, Bolivia, Palestina, Irlanda del Nord ed Ecuador, qualche anno fa è arrivato anche in Italia e avrebbe effetti dannosi e permanenti sulla salute, insomma un’arma chimica usata contro noi ultras (ed anche durante alcune manifestazioni) ma rischiosa per tutti, forze dell'ordine comprese. Ma non è tutto perché analizzando ancora di più il problema abbiamo scoperto altre cose: oltre al paradosso di un gas - temuto se nelle mani di terroristi ma usato contro cittadini inermi – siamo venuti a conoscenza che, in passato, sono state depositate alcune denunce da parte di persone che hanno riportato danni ai polmoni, alla pelle, e c'è anche un tumore alle vie urinarie. Tutti noi abbiamo ancora in mente il fiato corto, i polmoni e il cuore che sembravano arrivare in gola, le lacrime che bruciavano intorno agli occhi, quella voglia di vomitare e il ventre sconquassato… infatti il gas ha degli effetti genotossici, in altre parole è cancerogeno!!! Un organismo scientifico del parlamento Europeo, lo Stoa, qualche anno fa ha dedicato al “CS” un lungo studio valutando la pericolosità del suo utilizzo per la gestione dell'ordine pubblico e segnalandone l'alta tossicità se utilizzato in luoghi stretti, chiusi e privi di vie di fuga. Il gas, infatti, se respirato in queste condizioni ambientali provocherebbe ustioni, gastroenteriti, dermatiti e asma. Insomma qui c’è veramente da chiedersi come possa essere legale l’uso di questo gas , che sparato in grosse quantità come a Torino (tra l’altro anche dopo che gli scontri erano terminati e quando tutti ormai erano dentro lo stadio) potrebbe provocare pericolosi problemi a noi e a tutte quelle persone che lo respirano o che lo hanno respirato, donne e bambini compresi!! Il gas è legale, in apparenza, per via del Dpr 359 del '91 che però, all'articolo 12, stabilisce anche che le sostanze utilizzate abbiano "effetti reversibili". In ambito internazionale il “Cs” è messo al bando, come arma da guerra, dalla Convenzione di Ginevra del '25, ma ammesso per le operazioni di ordine pubblico. Tuttavia, una nuova Convenzione (Parigi '93, ratificata dall'Italia nel '95 ed entrata in vigore due anni dopo) proibisce uso, produzione e stoccaggio di armi chimiche tra cui uno dei metaboliti del “Cs”: l'acido cianidrico, più noto come cianuro. Nessuno sa ancora che cosa ci sia esattamente in un candelotto lacrimogeno per via del segreto militare e neppure che cosa produca a lungo termine sugli esseri umani, una cosa è certa: da un po’ di tempo le forze dell’ ordine hanno cambiato modo di eseguire le cariche dopo aver sparato questi lacrimogeni…. anche loro quindi non li vogliono respirare e così prima di caricare aspettano che questi si siano dissolti in parte nell’aria (chissà come mai???). I nostri dubbi riguardo l’utilizzo e la legalità di questi lacrimogeni aumentano sempre di più!!!
da www.fdl.it