Riporto da Tifonet (notate soprattutto l'ultima parte):
NAPOLI-VERONA
GLI INCIDENTI
PAOLA PEREZ
Per le violenze in curva A, durante la partita Napoli-Verona, ci sono già quattro colpevoli: due arrestati in flagranza e portati davanti al giudice per il processo per direttissima (uno è stato condannato a due anni e venti giorni, pena trasformata in sanzione da tremila euro; per il secondo l’udienza è stata rinviata); gli altri due, tra i quali un minorenne, denunciati a piede libero.
Ma le indagini continuano. «Il gruppo di lavoro costituito da Digos e Squadra mobile - spiega il questore Franco Malvano - sta esaminando foto e filmati perché, al più presto, venga dato un nome a tutti i protagonisti degli incidenti. Definirli teppisti è un eufemismo, siamo di fronte a veri e propri criminali. Ci interessa soprattutto identificare il gruppo che, dopo l’incontro, ha dato l’assalto al commissariato di Fuorigrotta: un’azione organizzata a freddo e con l’unico obiettivo di accanirsi contro le forze di polizia, la cui sola ”colpa” è quella di vigilare sulla sicurezza dei cittadini e sul buon andamento delle manifestazioni sportive».
La serata si è conclusa con un bilancio di venti contusi tra gli uomini in divisa: quindici poliziotti, due carabinieri, tre militari della guardia di finanza. Un agente ha subìto la frattura della clavicola. E sono quattro i «tifosi» chiamati subito a rispondere delle loro bravate. Michele L. 26 anni, e Arturo C., 31, incensurati, avevano un posto in prima fila nella squadra di teppisti che cercava di forzare il cordone di polizia incaricato di tenerli a distanza dal terreno di gioco. Il tentativo, non riuscito, si trasformava in un’esplosione di rabbia contro gli agenti tra calci, pugni e lanci di sassi. Presi in flagranza dagli uomini della Digos (diretti dal vicequestore Giuseppe Bisogno), ieri mattina sono stati portati davanti ai magistrati della prima sezione del tribunale penale. Convalidato l’arresto, i giudici hanno condannato Michele a due mesi e venti giorni (pena convertita nel pagamento di una sanzione amministrativa pari a 3040 euro); per Arturo hanno disposto il rinvio dell’udienza al 29 gennaio. E tutti e due sono stati scarcerati. Denunciati a piede libero Emanuele D.C., 20 anni, e il 17enne Giuseppe P.
Sulla vicenda intervengono anche i sindacati di polizia. «Non siamo più disposti a sopportare simili aggressioni - commenta Antonio Ascione, segretario Siulp - chiediamo l’intervento del governo. In assenza di risposte, dichiareremo lo stato d’agitazione della categoria». «Quando un ragazzo in divisa fa servizio allo stadio, mette sempre nel conto la possibilità di essere aggredito - aggiunge Michelangelo Starita, segretario Uilps - così non si può andare avanti, al San Paolo non si deve più giocare».
Ascione, Ascione, ma te lo vuoi guadagnare lo stipendio o no?
Il bello è che loro non vogliono più venire negli stadi...e sta bene...ma NON SIAMO MICA NOI CHE LI CHIAMIAMO!!
Come se fossimo noi a volerli allo stadio...