COMUNICATO STAMPA
COSTITUZIONE EUROPEA: FINE DI UN’ILLUSIONE
Il mancato accordo sulla Costituzione Europea rappresenta il fallimento dell’ideologia che vorrebbe costruire l’Europa tagliando le sue radici e affidandosi soltanto a delle alchimie politiche.
In questo senso non si può non notare la profonda discrepanza tra l’atteggiamento del governo italiano e il comune sentire della nostra gente, che in stragrande maggioranza condivide la necessità di citare espressamente le radici cristiane del nostro Continente. Il governo italiano, invece, su questo punto era disponibile ad accettare un compromesso d’infimo profilo che avrebbe delegittimato la partecipazione della cultura cattolica – al pari delle altre compresenti – alla determinazione del “bene comune”. Sarebbe stato un compromesso che tradendo la storia avrebbe degradato la civiltà.
E la miopia politica è stata pagata a caro prezzo. Ora non ha senso dividere i Paesi europei in buoni (Francia e Germania) e cattivi (Spagna e Polonia), come traspare dai primi commenti. Del resto come giudicare l’arrogante intransigenza mostrata da Giscard e imitata dal Belgio?
Ora invece è il momento di riflettere e di ricominciare da subito a lavorare perché l’ideale europeista di De Gasperi, Adenauer e Schuman si realizzi in una “Carta” che ne fissi obiettivi coerenti con i valori condivisi - esito della storia del nostro Continente – e regole di convivenza nel rispetto dell’effettiva parità e dignità di tutti i membri.
La Convenzione dei Cristiani per l’Europa (CCE) è nata nell’aprile del 2002, come risposta alle preoccupazioni di un gruppo di laici preoccupati per il trattamento che le Istituzioni Europee - e in particolare la Convenzione Europea – davano al fatto religioso e alle radici cristiane nei lavori preparatori della Costituzione Europea. Gli obiettivi principali sono due: dare voce ai Cristiani delle diverse confessioni, ai Cittadini europei di altro credo ed ai laici che condividono il nostro “sentire” circa la libertà di pensiero, di religione, d’associazione; costituire una delle componenti della società civile in dialogo con le Istituzioni Comunitarie, in particolare con il Parlamento e con la Commissione esecutiva.
Attualmente la CCE è presente in forma organizzata in Spagna, Italia, Francia, Polonia, Germania e Malta.