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Risultati da 1 a 8 di 8

Discussione: Finis Germaniae !

  1. #1
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    Predefinito Finis Germaniae !

    E' di qualche giorno fa la notizia che il Governo tedesco ha deciso
    utilizzando tecniche digitale ( peraltro gia' sperimentate anche in Italia nel rimettere insikem le diecine di migliaia di pezzi conseguente al crollo degli affreschi di Giotto per il noto terremoto che colpi' la Basilica Superiore adf Assisi ) di migliaia di documenti fattioa pezzi dai servizi segreti della DDR prima del patatrack finale.

    Sara' cosi' possibile avere informazioni su tanti tedeschi coinvolti a vario titolo nell' attivita' della Stasi il servizio segreto della DDR.

    M chiedo se il Governo tedesco si rende conto della conseguenze di un tale ricerca.Sara' come promuovere una guerra civile con quali esiti potete immaginare.Anzi:mi sembra un suicidio.

    Meglio lasciare impuniti i responsabili di qualche nefandezza che
    cacciare i tedeschi indietro , in una guerra civile che essi dovrebberpo essere contenti di non avere avuto.

    Ci impiegheranno dicono almeno cinque-sei anni e 60 milioni di
    Euro che al momento neppure ci sono e ci costruiranno una Norimberga casalinga.Non gliene e' bastata una ? Ma chi glielo fa fare ? Cui prodest ?

    FINIS GERMANIAE ! ma questo lo avevamo capito da un bel pezzo.

    La GERMANIA non esiste piu'.C'e' solo il rikcordo di essa o meglio
    una " germania ".

  2. #2
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    Predefinito Re: Finis Germaniae !

    In origine postato da Ferruccio
    E' di qualche giorno fa la notizia che il Governo tedesco ha deciso
    utilizzando tecniche digitale ( peraltro gia' sperimentate anche in Italia nel rimettere insikem le diecine di migliaia di pezzi conseguente al crollo degli affreschi di Giotto per il noto terremoto che colpi' la Basilica Superiore adf Assisi ) di migliaia di documenti fattioa pezzi dai servizi segreti della DDR prima del patatrack finale.

    Sara' cosi' possibile avere informazioni su tanti tedeschi coinvolti a vario titolo nell' attivita' della Stasi il servizio segreto della DDR.

    M chiedo se il Governo tedesco si rende conto della conseguenze di un tale ricerca.Sara' come promuovere una guerra civile con quali esiti potete immaginare.Anzi:mi sembra un suicidio.

    Meglio lasciare impuniti i responsabili di qualche nefandezza che
    cacciare i tedeschi indietro , in una guerra civile che essi dovrebberpo essere contenti di non avere avuto.

    Ci impiegheranno dicono almeno cinque-sei anni e 60 milioni di
    Euro che al momento neppure ci sono e ci costruiranno una Norimberga casalinga.Non gliene e' bastata una ? Ma chi glielo fa fare ? Cui prodest ?

    FINIS GERMANIAE ! ma questo lo avevamo capito da un bel pezzo.

    La GERMANIA non esiste piu'.C'e' solo il rikcordo di essa o meglio
    una " germania ".

    Appunto. La Germania non eiste più.
    In un sito da me poco amato (mezzo nazista), proprio nella home si mettava in evidenza la germania di ieri (rapprsentata da soldati, e arco di trionfo) e quella di oggi (due punks in primo piano).

    la Germania è morta.
    Forse una guerra civile.......
    "

  3. #3
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    Predefinito

    Se per questo stanno anche ricostruendo muniziosamente - con tipico piglio tedesco - anche tutti i crimini compiuti dai polacchi e da altri slavi contro le minoranze tedesche nei territori di frontiera. Oltre che di studi sui bombardamenti alleati.
    C'è un vero e proprio profluvio di libri, studi, conferenze, questo sì spontaneo - a differenza della memorialistica olocaustica che è schiacciante e onnipresente solo grazie ai soldi forzatamente stanziati e alla potenza di ricatto ebraica.
    E dovremmo dolerci per questo?

  4. #4
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    Predefinito

    In origine postato da Vahagn
    Se per questo stanno anche ricostruendo muniziosamente - con tipico piglio tedesco - anche tutti i crimini compiuti dai polacchi e da altri slavi contro le minoranze tedesche nei territori di frontiera. Oltre che di studi sui bombardamenti alleati.
    C'è un vero e proprio profluvio di libri, studi, conferenze, questo sì spontaneo - a differenza della memorialistica olocaustica che è schiacciante e onnipresente solo grazie ai soldi forzatamente stanziati e alla potenza di ricatto ebraica.
    E dovremmo dolerci per questo?
    qualche buona notizia almeno! persino Günther Grass (nativo di Danzica) ci ha ripensato, e si è detto inorridito per le atrocità commesse dai russi in Germania orientale (tra cui il siluramento nel baltico di un piroscafo pieno di profughi, che causò più di 1000 morti civili...).

    L'insieme del quadro tuttavia resta avvolto in una densa oscurità. Nacht und nebel sulla Germania purtroppo...

  5. #5
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    Predefinito

    In origine postato da Vahagn
    Se per questo stanno anche ricostruendo muniziosamente - con tipico piglio tedesco - anche tutti i crimini compiuti dai polacchi e da altri slavi contro le minoranze tedesche nei territori di frontiera. Oltre che di studi sui bombardamenti alleati.
    C'è un vero e proprio profluvio di libri, studi, conferenze, questo sì spontaneo - a differenza della memorialistica olocaustica che è schiacciante e onnipresente solo grazie ai soldi forzatamente stanziati e alla potenza di ricatto ebraica.
    E dovremmo dolerci per questo?
    Di questo certamente no.ma alla stato attuale prevale la germania non la GERMANIA:

    Pensa che e' financo proibito portare in pubblic o le decorazioni della IIa guerra mondiuale e che chi mette solo in dubbio l'olocauso puo' exssxere condannato a pene severe.

    Una delle ragioni dell,a attuale crisi anche economica in Germania e' la distruzione della identita' tedesca tramite l'annichilimento del delle sue memorie.La Germania non crede piu' in se stessa.

    Durera' ?

  6. #6
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    Predefinito

    Non bisogna sorprendersi: il crepuscolo d'Europa è un processo in atto da decine di anni ormai. E' un crepuscolo soprattutto culturale, che chiaramente si riflette sulla politica, sull'economia reale, sulla demografia, sui costumi. L'Europa è un continente che aspira all'eutanasia, dominato dalla pulsione di morte o dal gusto sfrenato per la decadenza. E' sufficiente misurare la statura politica di coloro che si sono succeduti ai governi delle nazioni da cento anni a oggi: da grandi figure carismatiche siamo giunti a statisti di primo piano che via via hanno avuto come eredi macchiette al servizio delle oligarchie e dei poteri morali dilaganti. Certamente la spettacolarizzazione della politica ha messo a nudo molti re, riducendo le capacità di governo all'appeal televisivo, la qualità all'immagine, ma è evidente come si sia ormai smarrita anche l'ultima traccia di elemento "virile". Del resto le elites vivono in simbiosi coi popoli. E quale era la grande speranza di questi popoli? Il benessere e il consumo, che ormai sono in balia dell'astrazione più sfrenata, ossia dei mercati finanziari le cui fondamenta e la cui capacità di appagare l'esigenza fisiologica di crescita sono sempre più traballanti. E allora il ceto medio ha iniziato il suo declino, trascinando nel nulla il piccolo risparmio, stringendo sempre più il cappio al collo di popoli che devono esser dominati e rapinati in dignità e risorse naturali. L'Italia rappresenta poi il sintomo più evidente del declino europeo, perchè il sistema mette li a nudo l'impossibilità di conciliare gli stili di vita moderna e la crescita demografica. Rousseau diceva che se si voleva misurare la qualità di un regime politico e di un organizzazione socio-economica, bisognava considerare il tasso di crescita demografica. E aveva ragione lui. Ma l'aspetto più deprimente è quello culturale, che si evince dai costumi e dagli stili adottati, dalla qualità della simbolizzazione e dei valori condivisi.Anche l'abbruttimento personale è ormai diventato un settore economico, che letteralmente investe in degradazione spirituale. E chi se ne vuol sottrarre, in alternativa trova ecumenismo, umanismo spurio, pensiero debole, effemminatezza, puro gusto del "pathos" nel senso deteriore del termine. Questa è la fotografia di un continente che sta morendo. E pensiamo, a meno di avvenimenti capaci di avviare un processo regressivo, come sarà l'Europa fra dieci, venti, trenta anni. Non sarà più e nemmeno ci saranno le traccie di ciò che fu: l'epicentro dello Spirito.

  7. #7
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    Predefinito

    Zena, vorrei solo sapere perchè quando si tratta di tradurre queste riflessioni sul terreno pratico, ovvero imprimere alla propria vita personale il marchio di una visione "forte", e, per esempio, dare impulso alle nascite, c'è una levata di scudi persino in ambiente etno-nazionalista.
    È inutile discettare sulla decadenza se poi non si è capaci di reagire partendo dalla propria realtà empirica. Oggi come oggi una donna deve impegnarsi al massimo a fare figli, non inseguire i simulacri del consumismo e del carrierismo più becero...

  8. #8
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    Predefinito ETRUSCHI

    Temo che ci faranno fare la fine che fecero gli Etruschi . popolo gaudente che non aveva il senso della sua storia.La loro fine culturale anticipo' la loro sparizione come popolo che rinuncio' alla sua lingua a favore dell'inglese di allora: il latino.Poi venne il resto.

 

 

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