Dopo la proposta di tagli all'Irap si inasprisce lo scontro con Roma e con Forza Italia. Ma Durnwalder è ottimista
«L'autonomia? Va abolita»
Disegno di legge dell'ex ministro Costa. Dellai: è guerra
di Gianpaolo Tessari
TRENTO. Forza Italia rincara la dose. Dopo la proposta di tagliare l'Irap nella Finanziaria (caldeggiato da un gruppo di parlamentari azzurri, veneti in testa), ora spunta un disegno di legge parlamentare per abolire addirittura Province e Regioni Autonome. E il firmatario è il più volte ministro Raffaele Costa, deputato di Forza Italia: «Cinquant'anni di motivi storici sedimentati non giustificano il perdurare di una camicia economica protettiva per le autonomie che costa allo Stato 24 miliardi di euro all'anno» tuona l'onorevole. Dellai risponde duramente agli ultimi attacchi: «È una dichiarazione di guerra all'Autonomia. Ora serve una difesa in grande stile». A Trento, frattanto, l'Udc attacca Malossini, leader di Forza Italia: basta inciuci con Dellai. E la Ferrari, in Comune a Trento, lascia le commissioni dopo la candidatura con l'Ulivo.
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TRENTO. Forza Italia rincara la dose. Se non fosse bastato il taglio dell'Irap nella Finanziaria (caldeggiato da un gruppo di parlamentari azzurri), ora spunta un disegno di legge parlamentare per abolire addirittura Province e Regioni Autonome. Ed il firmatario non è un signor nessuno, ma il più volte ministro Raffaele Costa, deputato di Forza Italia: «50 anni di motivi storici sedimentati non giustificano il perdurare di una camicia economica protettiva per le autonomie che costa allo Stato 24 miliardi di euro all'anno» tuona l'onorevole.
«Una dichiarazione di guerra vera e propria contro la quale la Provincia è già partita al contrattacco» è la risposta, seriamente preoccupata, del presidente della giunta Lorenzo Dellai prima ancora di sapere dell'offensiva Costa. Da Bolzano, il segretario della Svp Siegfried Brugger, rilancia: «Il governo dovrà immediatamente prendere le distanze per non essere accusato di essere federalista con le parole e centralista nei fatti».
Si vedrà. Rimanendo alla sola questione Irap sul piatto ci sono 150 milioni di euro ed una norma costituzionale sempre più spesso nel mirino di chi non la condivide e a difesa della quale Trento, come Bolzano con il suo presidente Luis Durnwalder, sanno di dover serrare le file. Dellai ha fatto partire una lettera al presidente Berlusconi e ai ministri Tremonti e La Loggia, competenti per Finanze ed Affari regionali: «L'emendamento inserito dal gruppo di parlamentari del centrodestra sarà presentato in aula la settimana prossima, nonostante il parere contrario espresso dal sottosegretario alle finanze Vegas. Non mi soffermo sul fatto che, qualora una simile ingiustificata azione fosse effettivamente intrapresa, divenendo cioè norma dello Stato, essa aprirebbe non solo un immediato contenzioso davanti alla Corte Costituzionale ma soprattutto - considerata la sua incidenza sul metodo e sulla struttura dei rapporti fra lo Stato e le Province autonome - anche un contenzioso di carattere politico istituzionale».
Con l'emendamento in questione si intende intervenire sul gettito Irap riscosso nel territorio della regione Valle d'Aosta e delle Province autonome di Trento e di Bolzano riservando all'Erario una quota del gettito pari al 50 per cento per destinarlo come contributo di solidarietà nazionale alla copertura degli oneri per il servizio del debito pubblico, alla garanzia dei livelli essenziali della prestazione dei diritti civili e sociali, nonché della realizzazione delle linee di politica economica finanziaria in funzione degli impegni di riequilibrio del bilancio assunti in sede comunitaria: «L'emendamento in oggetto è sicuramente da ritenersi incostituzionale alla luce di quanto disposto dallo Statuto di autonomia e delle relative norme di attuazione. Lo Statuto di autonomia garantisce certezza rispetto alle proprie entrate, sia prevedendo una autonoma potestà impositiva, sia disciplinando l'attribuzione ai medesimi enti del gettito delle entrate tributarie dello Stato riscosse nei rispettivi territori. Ma con questa dotazione finanziaria le Province autonome hanno assunto, solo per citare i fatti più significativi a totale carico del proprio bilancio, l'intero onere finanziario connesso alla scuola elementare, primaria e superiore, gli oneri del servizio sanitario provinciale, tutti gli investimenti relativi alla rete stradale statale (gli investimenti provinciali previsti dalla proposta di piano pluriennale 1999-2003 ammontano a oltre 1.200 milioni di euro».
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