sentite questa, troppo da ridere:

--------------------------------------------------------------------------

Episodio grave al "Falcone e Borsellino" di Paternò. E piuttosto inquietante. Nell’intervallo della gara Paternò-Vis Pesaro, infatti, le forze dell’ordine hanno obbligato lo staff della società etnea ad abbandonare il terreno di gioco. E fin qui nulla di strano. Il fatto increscioso è che sono stati invitati anche a lasciare gli spogliatoi e sono stati fatti allontanare nei pressi del parcheggio, da dove, poi, sono stati costretti a seguire la partita dietro una vetrata. Tra questi, il presidente Marcello Lo Bue, il direttore sportivo Ciccio Sotera, il segretario generale Giorgio Borbone, il cassiere Giuseppe Marletta, con l’incasso, e i custodi dello stadio, che, tra parentesi, è comunale...

Dopo circa un quarto d’ora, c’è stato un dietro-front e alla dirigenza dei rossazzurri è stato comunicato che potevano rientrare. A quel punto, sono stati, però, i diretti protagonisti a rifiutarsi, in segno di protesta. L’accaduto è stato comunicato in sala stampa da Antonio Foti addetto della società isolana alle relazioni con i mass-media. Lo stesso comunicava anche il silenzio stampa del Paternò. Dopo circa mezz’ora dal termine dell’incontro, dalla forza pubblica è giunta la spiegazione ufficiale: un guardalinee era stato minacciato verbalmente di morte da un tifoso, non meglio identificato. Si preannunciano azioni legali.

da Datasport