Norandrosterone per il centrocampista del Parma dopo la gara con il Perugia. Il d.g. Nebiolo: "Caso strano". Prandelli: "E' in lacrime".
ROMA, 15 ottobre 2003 - Il giocatore del Parma, di proprietà della Juventus, Emanuele Blasi è stato trovato positivo al norandrosterone. Il laboratorio di Roma, nel primo campione sottoposto ad analisi, ha infatti rilevato la presenza dell'anabolizzante superiore al limite Cio per Blasi, in un controllo antidoping ordinario del 14 settembre scorso a Parma, in occasione della gara del campionato di serie A Parma-Perugia. La federazione medico sportiva ha ricevuto e trasmesso al coordinamento antidoping del Coni la registrata positività del centrocampista 23enne.
Immediata la reazione del Parma, impegnato in serata nel ritorno del primo turno di coppa Uefa contro gli ucraini del Metalurg Donetsk. "La società rende noto di non aver ricevuto alcuna comunicazione ufficiale a tale riguardo" si legge in un comunciato. "Mi sembra davvero strano, ora parleremo con il giocatore e poi vedremo" aggiunge Patrick Nebiolo, direttore generale della società ducale sulla positività all'antidoping di Blasi. "Noi effettuiamo sempre dei test sui giocatori - spiega Nebiolo - sul sangue, sulle urine e anche sui capelli. I controlli sono coordinati dal nostro medico sociale Massimo Manara, ma sono effettuati anche avvalendoci di laboratori esterni. Su Blasi non è mai risultato nulla. Ora parleremo con lui, ma mi sembra davvero strana questa situazione. Blasi non prende alcun tipo di farmaco ed è costantemente sotto controllo".
Il Parma chiederà le controanalisi? "Certamente sì. Faremo anche noi delle controanalisi. Prima di tutto difenderemo i nostri interessi. Non ho ancora parlato con il giocatore, ma lo faremo subito". Blasi è convocato per la partita di stasera contro il Metalurg, giocherà? "Questo lo deciderà Prandelli". E il tecnico scioglie subito i dubbi: "Stasera non lo avrei fatto giocare a prescindere da questa situazione, era già previsto che giocasse Donadel. Blasi come volete che stia, piange. Lui non prenderebbe nulla, sappiamo tutti che ha paura delle medicine. Ora è disperato ma non è ancora detta ancora l'ultima parola. Aspettiamo le controanalisi: potrebbe essere anche una bolla di sapone".
Luca Montagna, componente dello staff medico del Parma, non crede all'intenzionalità di Blasi: "Se uno si vuole dopare davvero - spiega - non prende il nandrolone che si usava dell'Urss degli anni '60. Mi sembra strano anche perché per aumentare la massa muscolare bisogna prenderlo in dosi massicce: in più è un metodo di doparsi stupido perché dalle analisi emerge subito. Se fai il test del capello anche dopo sei mesi viene fuori".