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  1. #21
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    Dal giornale boicottato pubblicitariamente L'Unità:

    DI POCHE LETTURE

    Non legge un libro da vent’anni, per sua stessa ammissione,
    e l’ultimo che deve aver sfogliato viene il dubbio sia
    stato «I tre moschettieri». L’azione di governo come la
    trama del libro di Alessandro Dumas. Fini, Bossi, Follini,
    come Athos, Porthos e Aramis. Dato, non c’è neanche
    bisogno di precisarlo, che il ruolo di D’Artagnan il premier
    se lo è certamente riservato per sé e quello di Richelieu,
    che dubbio c’è, spetta di diritto a Gianni Letta che se ne sta
    tranquillo nell’ombra mentre quegli altri tre ogni tanto osano
    pensare con la propria testa. E litigare tra loro, mandandosi
    stilettate degne di Milady, come quella di Buttiglione a
    Bossi, accusato di «sequestrare Berlusconi» e di dare l’impressione
    «che lui e il premier è la stessa cosa» con un
    comportamento «che non bisogna tenere per correttezza
    istituzionale».
    Ci vuol ben più che un arbitro per mettere d’accordo spadaccini
    di questo tipo. E per narrarne le gesta un moderno
    Dumas avrebbe di che scrivere ben altro che un paio di
    libri. Che, d’altra parte, Berlusconi non leggerebbe, perché
    come ebbe a dire a tedesco giornale Bild quest’estate
    «sebbene sia il titolare della più importante casa editrice
    italiana devo ammettere che da vent’anni non ho più letto
    un romanzo». E se realmente si è trattato dei «Tre moschettieri
    », visto che lo ha così fresco nella memoria, la fatica
    non sarà stata poca per arrivare fino in fondo. Quelle
    avventure di cappa e spada, piene di intrighi di Palazzo,
    quel volume alto e grosso sgomenta un po’ chi con i tomi
    non ha consuetudine ma li cita a suo uso e consumo. Per
    dirla con Elide-Giovanna Ralli, uno degli indimenticabili
    personaggi del film «C’eravamo tanto amati» di Ettore
    Scola, avviata alla cultura dal marito Gianni-Vittorio Gassman
    anche attraverso la lettura dei «Tre moschettieri»,
    quel libro «è un po’ tostarello» e finirlo è stata dura. Ma
    vent’anni dopo (Dumas sarà contento della doppia citazione)
    può tornare utile per richiamare all’ordine la coalizione
    di guasconi polisti.
    m.ci.

  2. #22
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    dal CorSera

    " Corriere della Sera del 24/10/2003


    --------------------------------------------------------------------------------
    L'intervista : Il baricentro non è nelle cene ad Arcore. Il ministro dell'Economia non faccia il lord protettore della Lega. Manovra, il nodo è la Cassa depositi e prestiti+

    A gennaio si cambia rotta nuova squadra al governo
    Follini: nella legislatura nessun altro a Palazzo Chigi
    Francesco Verderami
    --------------------------------------------------------------------------------

    ROMA - Se il ½partito di Fazio+ esistesse, e se ne facesse veramente parte, Marco Follini potrebbe limitarsi a negarne l'esistenza. ½Nego che quel partito esista+, dice infatti il segretario dell'Udc. Ma il modo in cui critica il ½conflitto+ tra il ministro dell'Economia e il Governatore, ritenendoli corresponsabili di una ½disputa di cui il Paese farebbe volentieri a meno+, fa capire che il leader centrista non intende offrire sponde alla massima carica di Bankitalia, e soprattutto che non esistono ½fantasmi+ attorno a Palazzo Chigi, perchT ½questa legislatura non avra altri presidenti del Consiglio oltre Berlusconi+, perchT ½non commetteremo mai l'errore del centrosinistra, che di premier ne ha cambiati tre, per poi scoprire che nessuno dei tre andava bene+. E per sgombrare ½dal campo delle differenze e dei dissensi i sospetti e le insinuazioni+, Follini invita Fazio e Tremonti ½a litigare di meno+: ½Fazio non F, nT aspira nT si appresta a diventare un dirigente politico. Tremonti non F, nT pu= essere il governatore del Governatore. Sarebbe meglio per tutti se il conflitto terminasse, sarebbe utile una collaborazione pi· stretta tra i due, perchT l'economia italiana ha tanti gravi problemi e non vedo la necessita di aggiungerne altri+. Al ministro dell'Economia consiglia piuttosto di ½cercare una maggiore collegialita con gli alleati e di smettere il ruolo di lord protettore della Lega+: ½Personalmente non mi propongo di parcellizzare il suo dicastero. Ma siccome F gia gravoso dirigere il Tesoro, le Finanze, il Bilancio, le Partecipazioni statali, e il Mezzogiorno, se Tremonti ci aggiunge l'impegno del luned8 sera con Bossi...+. Ecco il nodo politico, che poi F sempre lo stesso. Follini accoglie ½l'appello alla coesione+ lanciato dal Cavaliere, ½lo faccio mio+: ½Ma coesione fa rima con persuasione e un po' meno con disciplina. Certo, la disciplina serve, per= nella maggioranza non ci pu= essere una parte che governa e un'altra che mugugna, una che ha il monopolio dei muscoli, l'altra il privilegio delle lacrime. Questo non si pu= accettare. Non si pu= accettare, per esempio, che sul mandato di cattura europeo Bossi contraddica lo stesso presidente del Consiglio. Non esiste. Quell'impegno va mantenuto. Dunque, se Berlusconi vuole rinsaldare il patto della maggioranza occorre uscire dalla logica di un'alleanza divisa in due+. E a gennaio, superato il semestre europeo, ½occorreranno una nuova rotta politica, un nuovo programma e una nuova squadra di governo+. - Occorrera il rimpasto. ½Intanto vorrei sgombrare il campo dal dubbio di un personale conflitto d'interessi. La questione non riguarda me. Eppoi il rimpasto dal punto di vista cronologico e di importanza politica F la conseguenza di un percorso. Penso che a meta legislatura occorra fare un punto e a capo: sono passati due anni e mezzo dal voto e una rivisitazione del programma F doverosa. Fermi tutti gli impegni presi con gli elettori, in politica non si procede con il pilota automatico, serve un aggiornamento della rotta. Mi riferisco all'equilibrio del governo: non pu= avere nelle cene di Arcore il suo baricentro. Il rimpasto, ripeto, F l'ultima tappa del percorso+. - Nel frattempo la maggioranza deve approvare la Finanziaria. Le tensioni sono cos8 forti che Berlusconi vuole usare la fiducia per scongiurare disastri. ½La fiducia F uno strumento delicato, che va usato a piccole dosi. Apprezzo che il governo Berlusconi finora ne ha fatto un uso pi· parco di quanto non abbia fatto il governo Prodi. Ma la fiducia sulla Finanziaria la sconsiglio, sarebbe meglio evitarla. E' ovvio che se ci verra chiesta, non potremo non concederla. Dando naturalmente per scontato che verrebbe posta su un testo condiviso e sottoscritto da tutte le forze della maggioranza. C'F un punto aperto, che si chiama Cassa depositi e prestiti, su cui si deve lavorare per trovare una posizione mediana+. - La Finanziaria F un passaggio importante, ma ci sono altri due scogli pericolosi per il centrodestra: la decisione della Corte Costituzionale sul lodo Maccanico, e la firma del capo dello Stato sulla riforma televisiva. Questi due passaggi possono far mutare lo scenario politico? ½Ho votato il lodo Maccanico con piena convinzione e mi aspetto che superi il vaglio della Consulta. Ho votato la legge Gasparri con molta minore convinzione, e non intendo fare congetture su firme e controfirme. Tuttavia all'orizzonte non vedo scenari apocalittici+. - Se questa F la previsione, ritiene che la verifica di gennaio possa aprire anche il confronto sulla lista unica del Polo per le Europee? ½Intanto segnalo che il centrosinistra ha molti travagli su una lista unitaria. Io continuo a pensare che sia pi· utile al centrodestra presentarsi ognuno con i propri simboli. Ho sentito molte opinioni contrarie alla mia, ma nessuna finora mi ha fatto cambiare idea+. - Il presidente della Camera Casini invita a pensarci bene. ½Ci sto pensando, ma il mio pensiero F mirato a promuovere la lista dell'Udc. Accetto il confronto, so che la mia opinione non F l'undicesimo comandamento, ma la mia opinione quella F e quella resta+. - La lista unica nasce da un'esigenza di semplificare il quadro politico o da una debolezza della maggioranza che il premier vuole cos8 nascondere? ½Nasce dalla speranza di risolvere un problema politico con una formula elettorale. Cos8 non funziona. E' ovvio che se si risolve il problema politico anche le formule elettorali possono cambiare. Ma non mi pare che la soluzione sia dietro l'angolo. Non vedo la lista unica come uno strumento salvifico, ci sono anche altre vie per recuperare armonia e consonanza nella coalizione. Eppoi nel centrosinistra si sta ragionando su una lista unitaria che F la prenotazione di un unico partito. Nel centrodestra questo percorso non lo vedo, almeno non adesso. Oggi esistono alcune differenze che non possono essere costrette dentro una formazione unica+. - Dice che questa legislatura si concludera con questo premier. Ma si chiudera anche con questa maggioranza? ½Sta alla Lega tenersi stretta allo spirito del patto che abbiamo stipulato insieme+. Intanto ½insieme+ avete firmato l'emendamento che alla Camera ha fatto cadere la legge sul divorzio rapido. ½Ritengo saggio che un legame familiare abbia una consistenza e una durata maggiore di un contratto d'affitto. E tutto ciòmi rende difficile catalogare quel voto di coscienza alla voce oscurantismo, come ha detto ieri Fassino. Insomma, non ne vedo lo scandalo. Quanto all'emendamento presentato insieme alla Lega, le vie della politica sono infinite. E a volte fantasiose.
    "


    Saluti liberali

  3. #23
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    In origine postato da Pieffebi
    dal CorSera

    " Corriere della Sera del 24/10/2003

    --------------------------------------------------------------------------------
    L'intervista : Il baricentro non è nelle cene ad Arcore. Il ministro dell'Economia non faccia il lord protettore della Lega. Manovra, il nodo è la Cassa depositi e prestiti

    A gennaio si cambia rotta nuova squadra al governo
    Follini: nella legislatura nessun altro a Palazzo Chigi
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    ROMA - Se il partito di Fazio esistesse, e se ne facesse veramente parte, Marco Follini potrebbe limitarsi a negarne l'esistenza. Nego che quel partito esista , dice infatti il segretario dell'Udc. Ma il modo in cui critica il conflitto tra il ministro dell'Economia e il Governatore, ritenendoli corresponsabili di una disputa di cui il Paese farebbe volentieri a meno, fa capire che il leader centrista non intende offrire sponde alla massima carica di Bankitalia, e soprattutto che non esistono fantasmi attorno a Palazzo Chigi, perchè questa legislatura non avra altri presidenti del Consiglio oltre Berlusconi , perchè non commetteremo mai l'errore del centrosinistra, che di premier ne ha cambiati tre, per poi scoprire che nessuno dei tre andava bene . E per sgombrare dal campo delle differenze e dei dissensi i sospetti e le insinuazioni , Follini invita Fazio e Tremonti a litigare di meno : Fazio non è, nè aspira nè si appresta a diventare un dirigente politico. Tremonti non è, nè può essere il governatore del Governatore. Sarebbe meglio per tutti se il conflitto terminasse, sarebbe utile una collaborazione più stretta tra i due, perchè l'economia italiana ha tanti gravi problemi e non vedo la necessita di aggiungerne altri . Al ministro dell'Economia consiglia piuttosto di cercare una maggiore collegialità con gli alleati e di smettere il ruolo di lord protettore della Lega: personalmente non mi propongo di parcellizzare il suo dicastero. Ma siccome è gia gravoso dirigere il Tesoro, le Finanze, il Bilancio, le Partecipazioni statali, e il Mezzogiorno, se Tremonti ci aggiunge l'impegno del lunedì sera con Bossi... . Ecco il nodo politico, che poi è sempre lo stesso. Follini accoglie l'appello alla coesione lanciato dal Cavaliere, lo faccio mio : Ma coesione fa rima con persuasione e un po' meno con disciplina. Certo, la disciplina serve, però nella maggioranza non ci può essere una parte che governa e un'altra che mugugna, una che ha il monopolio dei muscoli, l'altra il privilegio delle lacrime. Questo non si può accettare. Non si può accettare, per esempio, che sul mandato di cattura europeo Bossi contraddica lo stesso presidente del Consiglio. Non esiste. Quell'impegno va mantenuto. Dunque, se Berlusconi vuole rinsaldare il patto della maggioranza occorre uscire dalla logica di un'alleanza divisa in due . E a gennaio, superato il semestre europeo, occorreranno una nuova rotta politica, un nuovo programma e una nuova squadra di governo. Occorrerà il rimpasto. Intanto vorrei sgombrare il campo dal dubbio di un personale conflitto d'interessi. La questione non riguarda me. Eppoi il rimpasto dal punto di vista cronologico e di importanza politica è la conseguenza di un percorso. Penso che a meta legislatura occorra fare un punto e a capo: sono passati due anni e mezzo dal voto e una rivisitazione del programma è doverosa. Fermi tutti gli impegni presi con gli elettori, in politica non si procede con il pilota automatico, serve un aggiornamento della rotta. Mi riferisco all'equilibrio del governo: non può avere nelle cene di Arcore il suo baricentro. Il rimpasto, ripeto, è l'ultima tappa del percorso. Nel frattempo la maggioranza deve approvare la Finanziaria. Le tensioni sono così forti che Berlusconi vuole usare la fiducia per scongiurare disastri. La fiducia è uno strumento delicato, che va usato a piccole dosi. Apprezzo che il governo Berlusconi finora ne ha fatto un uso pi· parco di quanto non abbia fatto il governo Prodi. Ma la fiducia sulla Finanziaria la sconsiglio, sarebbe meglio evitarla. E' ovvio che se ci verrà chiesta, non potremo non concederla. Dando naturalmente per scontato che verrebbe posta su un testo condiviso e sottoscritto da tutte le forze della maggioranza. C'È un punto aperto, che si chiama Cassa depositi e prestiti, su cui si deve lavorare per trovare una posizione mediana . - La Finanziaria È un passaggio importante, ma ci sono altri due scogli pericolosi per il centrodestra: la decisione della Corte Costituzionale sul lodo Maccanico, e la firma del capo dello Stato sulla riforma televisiva. Questi due passaggi possono far mutare lo scenario politico? Ho votato il lodo Maccanico con piena convinzione e mi aspetto che superi il vaglio della Consulta. Ho votato la legge Gasparri con molta minore convinzione, e non intendo fare congetture su firme e controfirme. Tuttavia all'orizzonte non vedo scenari apocalittici . - Se questa è la previsione, ritiene che la verifica di gennaio possa aprire anche il confronto sulla lista unica del Polo per le Europee? Intanto segnalo che il centrosinistra ha molti travagli su una lista unitaria. Io continuo a pensare che sia pi· utile al centrodestra presentarsi ognuno con i propri simboli. Ho sentito molte opinioni contrarie alla mia, ma nessuna finora mi ha fatto cambiare idea . - Il presidente della Camera Casini invita a pensarci bene. Ci sto pensando, ma il mio pensiero è mirato a promuovere la lista dell'Udc. Accetto il confronto, so che la mia opinione non è l'undicesimo comandamento, ma la mia opinione quella è e quella resta . - La lista unica nasce da un'esigenza di semplificare il quadro politico o da una debolezza della maggioranza che il premier vuole così nascondere? Nasce dalla speranza di risolvere un problema politico con una formula elettorale. Così non funziona. E' ovvio che se si risolve il problema politico anche le formule elettorali possono cambiare. Ma non mi pare che la soluzione sia dietro l'angolo. Non vedo la lista unica come uno strumento salvifico, ci sono anche altre vie per recuperare armonia e consonanza nella coalizione. Eppoi nel centrosinistra si sta ragionando su una lista unitaria che è la prenotazione di un unico partito. Nel centrodestra questo percorso non lo vedo, almeno non adesso. Oggi esistono alcune differenze che non possono essere costrette dentro una formazione unica . - Dice che questa legislatura si concludera con questo premier. Ma si chiudera anche con questa maggioranza? Sta alla Lega tenersi stretta allo spirito del patto che abbiamo stipulato insieme. Intanto insieme avete firmato l'emendamento che alla Camera ha fatto cadere la legge sul divorzio rapido. Ritengo saggio che un legame familiare abbia una consistenza e una durata maggiore di un contratto d'affitto. E tutto ciò mi rende difficile catalogare quel voto di coscienza alla voce oscurantismo, come ha detto ieri Fassino. Insomma, non ne vedo lo scandalo. Quanto all'emendamento presentato insieme alla Lega, le vie della politica sono infinite. E a volte fantasiose. "




    Saluti liberali

    Scusa, ma il testo chi te l'ha passto? Brunik? Mai fidarsi dei komu.
    So long.



  4. #24
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    Predefinito Rimanendo nel tema...

    ...del "partito unico (o quasi), ricordo che siamo in Italia, dove nessuno sa con precisione quanti partiti ci sono; e dunque quanti Segretari e portaborse relativi, quanti Presidenti e portaborse relativi, quante direzioni politiche, quanti responsabili amministrativi, quanti presidenti di sezione....devo continuare?
    Tralasciando i molti autisti.
    E' la "solita" storia del pastore, analoga al dimezzare Senato e Camera.

    Ve li vedere queste migliaia di "servitori dello Stato" suicidarsi per la suprema causa della Patria?
    Lasciando soli e derelitti le migliaia di "collaboratori" e relative famiglie italiane rimaste senza lavoro?
    E se intervenissero i Sindacati?

    Ipotesi: la CdL propone un programma elettorale basato sul dimezzamento del numero di Senatori e Deputati; sul partito unico di centro-destra.
    Risultato finale delle elezioni: Ulivo 410 fra deputati e Senatori, CdL 90.

    Non fatelo sapere a brunik...e a Prodi

    saluti

  5. #25
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  6. #26
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    dal CorSera

    " Corriere della Sera del 24/10/2003

    Follini: nella legislatura nessun altro a Palazzo Chigi



    Saluti liberali
    Ahia. E due. Se dice che "nella legislatura nessun altro", lascia intendere "nella prossima legislatura un altro".

    Stanno capendo anche loro che bisogna liberarsi di Berlusconi.

    La nostra arma è il Lodo Maccanico: non penso che il Silvio si tirerà da parte così facilmente per poi essere processato. Conoscendolo, Lotterà come un leone per fare il capo del centrodestra anche nel 2006, forte delle sue TV, della sua Forza-Fininvest, dei soldi con i quali si comporerà gli alleati e della smisurata considerazione di se stesso. Speriamo che vinca le sue personali primarie.

    Il timore è che alle europee del 2004 prenda una stangata di tali proporzioni da essere costretto dagli alleati a dimettersi subito, per il loro bene.

    C'è da sperare che la sconfitta del centrodx sia contenuta, ma non ci giurerei.


    GOD SAVE SILVIO.

  7. #27
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    le danze continuano.......... secondo le previsioni.......

    da www.giornale.it

    " Berlusconi: attenti alleati, potrei lasciare la politica

    O la smettete o me ne vado e vi lascio al vostro destino. Suona più o meno così l’altolà che Silvio Berlusconi ha rivolto agli alleati. Il premier è stufo delle continue liti tra i partiti del centrodestra che lo costringono a una incessante mediazione facendo perder tempo e impedendo l’attuazione del programma di governo. Tanto più che questo continuo litigio non è compreso dagli eelttori che stanno perdendo la pazienza e si stanno disamorando del polo. Lo dimostra, avverte sempre il Cavaliere, il recupero della sinistra che prima ci stava molto indietro e che adesso ci è a ridosso.
    Da qui il messaggio agli alleati. Che più che un invito è un ultimatum:”Io sto qui per cambiare il Paese. Ma devo invece perder tempo a mediare tra i vostri litigi. Quando litighiamo la gente non ci ama. E allora rischiamo di fare la fine di una squadra di calcio che litiga in campo e negli spogliatoi e che si fa mandare al diavolo anche dai tifosi più accaniti”.
    Quindi l’affondo “Io, grazie a Dio, non ho certo problemi di soldi, ho un lavoro”, al quale, è sottinteso, posso sempre tornare lasciando la politica.
    uno sfogo, quello di Berlucsoni, che arriva in uno dei momenti più delicati per la maggioranza. le prese di distanza di An su importanti temi, la bocciatura di emendfamenti in parlamento, l’esigenza di apporvare nei tempo rpevisti la Finzniaria e le imminenti elezioni europee, sono altrettante tappe di un percorso che si fa sempre più difficile. Senza contare che ci sono poi altre scadenze, quelle giudiziarie, che potrebbero avere effetti dirompenti sull’attuale maggioranza.
    Da qui l’invito del presidente del Consiglio ai suoi. Il tempo dei giochi è finito, cerchiamo di essere seri.

    25 Ott 2003
    "


    Saluti liberali

  8. #28
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    In origine postato da Pieffebi
    cerchiamo di essere seri.

    Come se fosse facile....

  9. #29
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    dal quotidiano di Torino...

    " La Stampa del 27/10/2003


    --------------------------------------------------------------------------------
    Landolfi replica alle nuove bordate della Lega: il premier rifletta

    Bossi riapre le tensioni nel governo
    Udc e An insistono: si deve fare il tagliando a gennaio

    --------------------------------------------------------------------------------

    Basta appelli alla responsabilità a senso unico: An, con il suo portavoce Mario Landolfi, manda un messaggio al premier che in Consiglio dei ministri aveva invitato gli alleati a smetterla di polemizzare. Ma il partito di Gianfranco Fini non ci sta a sentirsi redarguire da Silvio Berlusconi, che invece chiude un occhio sulle scorrerie di Umberto Bossi libero di insultare gli alleati. "Quelli li caccio a calci nel sedere", ha detto l'altra sera in un comizio il Senatùr. E "quelli" sarebbero proprio An e Udc, ai quali il leader dei lumbard darebbe un altro ministero, ma "quello della pioggia". Provocazioni e attacchi nei confronti degli alleati che continuano a chiedere un "tagliando" di metà legislatura per il governo, con un nuovo programma e una nuova squadra ministeriale. Bossi difende a spada tratta il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, le sue competenze e la sua Finanziaria che nei prossimi giorni sarà di nuovo in pista al Senato, assediata da migliaia di emendamenti (molti dei quali presentati da parlamementari della maggioranza), sui quali pende il voto di fiducia che li cancellerebbe in blocco. Insomma, non sarà una settimana facile per la maggioranza sempre più in agitazione nonostante l'accorato appello del premier. Come se non bastasse, una parte della Casa delle libertà - sempre An e Udc - chiede di riaprire il dialogo con le parti sociali sulla riforma delle pensioni, dopo lo sciopero generale del 24 ottobre. Ma gli spiragli sono quasi inesistenti, anche se il ministro Roberto Maroni si è detto pronto al confronto se da parte dei sindacati ci sarà una proposta alternativa. E, più in generale, Maroni ha aggiunto che questo governo ha tutte le condizioni per arrivare a fine legislatura. Anche il ministro dell'Udc, Carlo Giovanardi, getta acqua sul fuoco, convinto che le tensioni all'interno della maggioranza non impediranno di trovare accordi: "Io credo che si arriverà in settimana ad affrontare serenamente gli impegni parlamentari che abbiamo davanti". Tuttavia, bruciano ancora le parole di Bossi alle quali ieri ha risposto Landolfi. "Non so fino a che punto - ha precisato il portavoce di An - convenga a Tremonti assumere Bossi come proprio portavoce. Anche le affermazioni da capitan Fracassa del leader leghista dimostra quello che stiamo dicendo da tempo: la necessità, una volta terminato il semestre europeo e concluso l'iter parlamentare della Finanziaria, di fare il tagliando alla coalizione partendo dal programma e guardando anche agli assetti del governo". Landolfi ha voluto sottolineare che il Senatùr, proprio all'indomani dell'appello alla responsabilità venuto da Berlusconi, ha innescato una nuova polemica, "anche con toni particolarmente antipatici: tutto ciò dovrebbe far riflettere chi fa appelli alla responsabilità a senso unico". Al contrattacco di Landolfi si è aggiunto quello del capogruppo alla Camera Luca Volontè che, a differenza del suo collega di partito Giovanardi, mette l'accento sugli elementi di tensione. "Le parole del leader leghista incarnano bene la logica di Tafazzi", ovvero continuare a farsi male da soli come ha sostenuto lo stesso Berlusconi. E' infatti incomprensibile, ha osservato Volontè, che Bossi continui "a spargere l'infamante accusa di complotti" orditi da An e Udc ai danni di Tremonti e del governo. Così come è incomprensibile difendere "l'assoluta e totale discrezionalità di un solo ministro a scapito della collegialità degli alleati e dell'intero governo". Ecco, ha concluso l'esponente dell'Udc, "ritengo che i "tafazzisti" dovrebbero darsi una seria calmata per il bene di tutta la coalizione e di tutto il Paese".
    "


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  10. #30
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    da www.ansa.it

    " BERLUSCONI: RIMPASTO? QUESTA SQUADRA FINO A 2006
    SHANGHAI - Silvio Berlusconi ritiene fondamentale la continuita' di governo per raggiungere tutti gli obiettivi del programma e per questo motivo auspica di poter continuare per tutta la legislatura senza cambiamenti nella compagine e di poter governare anche nella legislatura successiva.
    Il premier ha fatto queste valutazioni nel corso di una conferenza stampa con i giornalisti italiani al termine della sua visita a Shangai.
    Alla domanda sulle richieste degli alleati di una messa a punto della compagine il premier ha detto: ''e' una domanda che non dovete fare a me...''. 'Il governo deve avere una stabilita' di presenza. Purtroppo si e' cambiato spesso nell' arco degli ultimi 50 anni. E in caso di cambiamenti poi si deve ricominciare daccapo. Mi sembra ovvio -ha proseguito Berlusconi- che soltanto la continuita' di responsabilita' nei posti di governo puo' dare luogo ad un'azione duratura. Io mi auguro che questa responsabilita' possa andare avanti in questa legislatura e proseguire anche nella prossima''.
    Secondo il premier, si tratta di una constatazione che vale per tutte le aziende, come per l'azienda Italia. I giornalisti hanno quindi chiesto a Berlusconi se questa continuita' di azione del governo ponesse in secondo piano rimpasti.

    ''Mi sembra logico, mi sembra che stia nel buon senso'', ha risposto Berlusconi facendo questa considerazione: se si sostituisce chi ha gia' intrapreso un'azione sulla base dell' esperienza raccolta dalla trincea poi bisogna cominciare daccapo. ''Io -ha proseguito- non ho mai avuto da coloro che mi hanno preceduto dei suggerimenti, non ho trovato i cassetti pieni di programmi. Purtroppo, abbiamo sempre cominciato da zero e questo e' valso per tutti. Quando sono andato via dal governo nel 1994 chi mi e' subentrato non e' venuto a chiedermi qualche suggerimento, nonostante avessi detto di essere a disposizione. Credo che questo sia in fondo naturale, perche' ciascuno tende a farsi un'esperienza propria. Ma resta il fatto che se si interrompe il filo di un lavoro bisogna cominciare daccapo. Questo e' assolutamente comprensibile cosi' come e' chiaro che la continuita' di governo consente una continuita' di azione che altrimenti non ci sarebbe. Mi sembra di dire delle banalita' ma e' cosi' ''.

    Il presidente del Consiglio ha anche espresso l'auspicio che in generale la stampa ''dia' attenzione alle cose buone e non guardi soltanto alle cose cattive. E, soprattutto, se di cose cattive non se ne trovano, che non se le inventi''. Alla domanda se tra i suoi obiettivi ci fosse quindi la conclusione naturale della legislatura, il premier, per far capire come questo obiettivo fosse ovvio, ha cosi' risposto: ''tra i miei progetti c' e' anche quello di raggiungere una venerabile eta' con la stessa famiglia e con gli stessi figli, con le medesime abitudini. Si tratta di una cosa normale. La risposta che mi chiedete e' gia' contenuta nella vostra domanda''.
    01/11/2003 11:05
    "

    Saluti liberali

 

 
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