La notte tra martedì e mercoledì non riuscivo a dormire e al posto di pensare al lavoro ho avuto una idea sul futuro Campionato Europeo per Club (CEC).
Presumo che molti siano contrari a questo rivoluzionario sviluppo del calcio europeo, io non lo sono e preferirei che il futuro campionato fosse organizzato ne seguente modo.
- Al CEC partecipano 48 squadre divise in due leghe (Nord e Sud)ognuna con 4 gironi da 6 squadre.
E’ previsto che l’ultima classificata di ogni girone retroceda nelle leghe nazionali.
Le partecipanti al CEC non partecipano più ai campionati nazionali.
Le rose delle squadre non possono superare i 25 elementi senza alcuna limitazione agli stranieri.
Esiste un monte salariale non superabile ammontante a 30-35 milioni di euri.
E’ possibile sostituire giocatori infortunati mettendoli nella lista infortunati, dichiarando la loro permanenza in questa e sostituendoli temporaneamente.
Il campionato dura 32 giornate così distribuibili: incontri tra componenti del girone A/R 10 partite, incontri tra componenti della stessa lega A(l’anno seguente a campi inversi) 18 partite e incontri infralega (uno per girone a turno) 4 partite.
Le prime due classificate di ogni girone accedono ai PO, in seguito si arriverebbe velocemente per scontri diretti in casa della meglio classificata alla finale tra le due vincitrici di lega in campo neutro.
Le squadre che partecipano al CEC possono partecipare alla coppa di lega nazionale.
I giocatori emergenti dagli altri campionati vengono “scelti” a fine campionato dalle squadre della CEC secondo l’ordine opposto della classifica del campionato per un massimo di 7 scelte per squadra.
Nel momento che non venga raggiunto un accordo economico per la stipulazione di un contratto dopo due anni il giocatore sarà libero di giocare dove vuole nel frattempo potrà giocare nei campionati nazionali.
E’ possibile fare scambi di scelte sia per altre scelte che per denaro che per giocatori già sotto contratto.
Chi non ha bilanci in regola viene retrocesso dal CEC.
Alla scadenza del contratto un giocatore può scegliere dove andare a giocare e non potra più essere scelto una altra volta.
Chi retrocede ha la facoltà di sciogliere fino a 20 contratti con i giocatori.
Le 8 squadre promosse usciranno dalle vincitrici di un (otto) torneo annuale europeo dove saranno ammesse le migliori squadre europee in base ai risultati dei campionati nazionali ed al coefficiente Uefa.
Evidentemente ho copiato il sistema professionistico Usa, in particolare modo quello del FA.
Questa è una proposta che mi sembra sensata in quanto mira ha rendere il più possibile equilibrato il CEC e tende ha normalizzare i casi Real Madrid. I giocatori europei maggiormente importanti giocherebbero un numero inferiore di partite (max 45) lasciando maggior spazio alle nazionali. La maggiori rivalità nazionali potrebbero essere spostate nei gironi o nelle leghe e comunque si lascerebbe la teorica possibilità al Brescia per esempio di partecipare al torneo. Le leghe ogni anno avrebbero 4 nuovi partecipanti, e con il tempo ed il mutare delle situazioni economico e tecniche le composizioni delle varie leghe potrebbero naturalmente adeguarsi alle nuove realtà. Ora sorge il problema su come dividere le leghe o quante squadre ammettere al CEC per nazione. Ho provato a fare una simulazione lasciando le nazioni nella stessa lega.
Nord: 5 inglesi,3 tedesche, 3 francesi, 3 olandesi, 2 belghe, 1 R.Ceca, 1 Scozia, 1 Russia e le rimanenti da assegnare a Polonia, Svezia, Norvegia, Danimarca, Finlandia ecc. o qualche posto in più alle nazioni importanti.
Sud: 5 italiane, 5 spagnole, 3 portoghesi, 2 greche, 2 turche, 1 Ucraina e le altre da assegnare a Austria, Bulgaria, Croazia, Serbia, Svizzera, Romania, Ungheria, Israele ecc.ecc.
Cosa ne pensate. Era meglio se dormivo?
Cordiali Saluti