User Tag List

Pagina 1 di 2 12 UltimaUltima
Risultati da 1 a 10 di 15

Discussione: Chiesa di S. Croce

  1. #1
    Forumista esperto
    Data Registrazione
    10 Jul 2002
    Messaggi
    10,207
     Likes dati
    0
     Like avuti
    9
    Mentioned
    5 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Chiesa di S. Croce



    La Chiesa di Santa Croce di Firenze è una de' maggiori antichi Sacri Templi che esistano, merita perciò che se ne faccia una regolata ed esatta descrizione, servendo al metodo prefisso di brevità e chiarezza.
    Per ben ciò eseguire distingueremo in diversi Paragrafi questo Capitolo, cioè
    L'antichità e stato presente della forma del Sacro Tempio,
    Le Cappelle ed il Pulpito,
    La Sagrestia e la Cappella interna,
    La Cappella della Famiglia Nicolini,
    I Depositi e loro iscrizioni;
    La Cappella Pazzi
    La Piazza, e suo circondario

    E facendoci dal primo, si vuole che il Serafico Patriarca San Francesco venuto in Firenze l'anno 1212, come riporta l'Ughelli, venisse stabilito un Ospizio per i Religiosi Francescani fuori di Firenze verso Fiesole, e che da esso i Padri passassero in un piccolo Convento, e Chiesa fabbricata nel luogo stesso ove è la presente di Santa Croce.
    Questa prima Chiesa, asserisce Lionardo Aretino e Bernardo Davanzatiche era piccola assai e molto lontana dalla magnificenza della nuova;nonostante convien dire che non fosse così piccola, mentre sappiamo che la Repubblica se ne era sempre servita per il luogo delle pubbliche Civiche rappresentanza: è però falsa l'opinione che Carlo Magno la edificasse; e se i Fiorentini azzardarono questa idea, lo fecero per vanagloria e per pompa.
    Or da questa forma antica fu deciso dalla Signoria di ridurla ad una fabbrica vasta e grandiosa: al dire dell'Ammirato sappiamo che al tempo del Gonfaloniere Tingo Altoviti, in sua presenza e di tutta la Signoria fu gettata la prima pietra della Chiesa di Santa Croce, essendo il dì 3. Maggio del 1294avendone la direzione il celebre architetto Arnolfo.
    Giovanni Villani aveva pure lasciata memoria di questo fatto e le sue parole son queste:
    "Nelli anni di Cristo 1294, il dì di Santa Croce di Maggio, si fondò in Firenze la grande e nuova Chiesa de' Frati Minori detta di Santa Croce".
    Quando fosse terminata questa Chiesa, non si trova; ma è certo che in pochi anni fu finita e si potè ufiziare: la Sacra della medesima seguì però molto dopo, essendochè fu consacrata nel 1442 dal Cardinal Bessarione alla presenza di Papa Eugenio IV con molta solennità.
    Quello che in essa più non si vede è il Coro, che esisteva a capo della Chiesa, e per cui memoria evvi ancora nel pavimento un fregio di marmo, similmente si possono notare cinque Cappelle, dipinte dal celebre Giotto, che nelle diverse restaurazioni o si son perdute o son variate.

  2. #2
    Makeru ga, katta
    Data Registrazione
    07 Sep 2002
    Località
    Before you all die ghastly, horrible deaths, let me take the hour to describe my latest plan for world domination! Uhauhauha!
    Messaggi
    35,439
     Likes dati
    0
     Like avuti
    2
    Mentioned
    1 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Re: Chiesa di S. Croce

    Che bella

    Grazie a pcosta per il post e Goyassel per l'idea

  3. #3
    sempre soccombente
    Data Registrazione
    05 Mar 2002
    Località
    Sparagonìa
    Messaggi
    895
     Likes dati
    0
     Like avuti
    1
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Arrow


  4. #4
    sempre soccombente
    Data Registrazione
    05 Mar 2002
    Località
    Sparagonìa
    Messaggi
    895
     Likes dati
    0
     Like avuti
    1
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Il complesso di Santa Croce


  5. #5
    sempre soccombente
    Data Registrazione
    05 Mar 2002
    Località
    Sparagonìa
    Messaggi
    895
     Likes dati
    0
     Like avuti
    1
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito



    Maso di Banco, Storie di San Silvestro, affreschi della Cappella Bardi di Vernio (Santa Croce), 1340.

  6. #6
    sempre soccombente
    Data Registrazione
    05 Mar 2002
    Località
    Sparagonìa
    Messaggi
    895
     Likes dati
    0
     Like avuti
    1
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito



    Taddeo Gaddi, Presentazione al tempio della Vergine, affreschi della Cappella Baroncelli (Santa Croce), 1327-1330.



  7. #7
    sempre soccombente
    Data Registrazione
    05 Mar 2002
    Località
    Sparagonìa
    Messaggi
    895
     Likes dati
    0
     Like avuti
    1
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Dal sito Internèt: Http://Www.Scribanet.It

    Santa Croce a Firenze: antologia del 300 pittorico

    Ci sono monumenti in Italia che possono essere considerati dei veri e propri manuali di storia dell’arte. Percorrendo i monumenti secondo un certo ordine ci si può fare un’idea della storia dell’arte in un certo periodo. Uno di questi monumenti è Santa Croce a Firenze. Fondata da Arnolfo di Cambio nel 1294, in stile gotico, abitato [sic] dai francescani di Assisi. I francescani insieme ai domenicani sono gli ordini che più di altri hanno il consenso della gente. I francescani scelgono come tecnica decorativa per le loro chiese, così come i domenicani, l’affresco, non il mosaico che è più costoso ed è un lascito costantinopolitano. L’affresco è più economico e di facile realizzazione. In questo periodo l’affresco è molto usato soprattutto per merito degli ordini mendicanti (francescani e domenicani). E’ un mezzo povero ma efficace e tutto ciò spiega perché Santa Croce è un documento storico di questa epoca. Santa Croce oggi si trova al centro di Firenze ma un tempo era in piena periferia, infatti lì la città finiva. Francescani e domenicani occupavano ,in quanto ultimi ordini nati a quel tempo, le periferie delle città , dopotutto era lì che vivevano i ceti meno abbienti a cui loro si rivolgevano. Il fronte della chiesa di Santa Croce è stata realizzata nel 1857 in stile che ripete forme trecentesche (Architetto Nicolò Matas). L’interno della chiesa è un tipico esempio di gotico toscano, molto sintetico, spazioso, classico, solenne secondo le caratteristiche della variante gotica che prende piede in Italia. Sono comunque tipici del gotico l’abside luminoso, grazie alle grandi finestre che lo traforano e gli archi acuti, la chiesa è famosa per le tombe d’illustri personaggi. C’è Michelangelo la cui tomba è stata realizzata nelle forme attuali da Giorgio Vasari, Vittorio Alfieri (A. Canova 1806-1810), Dante Alighieri (Stefano Ricci allievo del Canova) [tomba per modo di dire... n.d.G.L.]. A parte le tombe abbiamo anche grandi capolavori, uno è il grande crocifisso di Donatello (Brunelleschi ebbe a dire che era stato messo in croce un contadino, tanto era forte la caratterizzazione del volto del Cristo, un chiaro esempio di naturalità). A Santa Croce c’è anche tanta pittura ed è una vera e propria antologia di ciò che successe alla pittura tra il 200 e il 300 in Italia. Solo Assisi si può considerare alla pari di Santa Croce. Quest’ultima può essere percorsa per molti motivi, da coloro che amano i grandi personaggi del passato; da coloro che amano il neoclassicismo del Canova; da coloro che amano lo stile rinascimentale del 400 (cappella dei Pazzi e maioliche di Luca della Robbia); da coloro che amano la pittura italiana tra il 200 e il 300. Qui si capisce cosa è successo in Italia alla pittura tra il 200 e il 300 grazie ad un percorso antologico in essa contenuto. Si può cominciare con una tavola di Bonaventura Berlinghieri che raffigura San Francesco con storiette della sua vita, tavole che Vasari avrebbe definito bizantine. Lo stile è disseccato, secco, quasi mummificato almeno per questo autore. Di Cimabue c’è la grande croce realizzata nel 1288 dove per la prima volta si vede un uomo vero appeso ad una croce, dove si vede il peso di un corpo vero messo in croce. Si superano le forme aride bizantine. Giotto è presente in Santa Croce con due cicli d’affreschi, non in perfette condizioni ma importantissimi perché testimoniano le fasi di Giotto dopo la cappella dell’Arena a Padova, quindi nella sua fase più complessa e più evoluta. Giotto realizza la storia di San Francesco nella cappella Bardi dopo il 1317. Si vede bene qui lo stile ultimo di Giotto orientato verso studi prospettici e spaziali molto complessi (si veda la scena della rinuncia agli averi, il palazzo occupa con grande autorevolezza lo spazio e conquista una sua reale dimensione). La scena delle conferme delle regole di fronte al Papa si svolge all’interno di una nitida ricerca prospettica, all’interno di una scatola-palazzo, che individua le figure nello spazio. Si può dire che Giotto conquista questa caratteristica che poi sarà fondamentale nel 400. Giotto scopre anche le caratterizzazioni del viso e quindi prospettive e verità degli atteggiamenti, scopre e rappresenta il vero. Ragiona quasi in termini rinascimentali, non applica una prospettiva scientifica ma è gia una prospettiva concretamente sperimentata ed ancor più importante una prospettiva abitata. Nella cappella Peruzzi Giotto realizza le scene della vita di Giovanni Battista e Giovanni l’evangelista. A santa Croce c’è l’eredità lasciata da Giotto. Nella cappella dei Baroncelli lavora Taddeo Gaddi, colui che meglio ha ripreso l’eredità giottesca, negli anni 30 del 300. Anche Gaddi costruisce architetture complesse, con episodi di naturalismo e veridicità . Nella cappella Baroncelli ci sono i primi esempi di natura morta (piatti e bottiglie in una dispensa realizzati in prospettiva). Un altro grande allievo è Maso di Banco che realizza nella cappella Bardi le storie di Papa Silvestro. Maso di Banco anticipa lo stile di Piero della Francesca. È una variante della scuola giottesca (Silvestro, papa dell’epoca imperiale, è rappresentato in abiti del 300). Andrea Orcagna realizza l’affresco del trionfo della morte, invocato dai pezzenti. .Bernardo Daddi racconta la storia dei protomartiri. All’interno della sacrestia di Santa Croce c’è un grande murale dove lavorarono più di un pittore. Taddeo Gaddi realizza una grande crocifissione; Niccolò di Pietro Gerini , rappresenta sulla cuspide la scena della resurrezione; Spinello Aretino realizza l’andata al Calvario. Queste sono testimonianze più tarde dell’eredità di Giotto, da Taddeo Gaddi a Spinello Aretino che è più gotico, più affollato e meno statico. A Santa Croce c’è la cappella Rinuccini, affrescata da Giovanni da Milano che lavora insieme ad un maestro toscano (anonimo); questa cappella è sostanzialmente intatta così come realizzata. Ciò che distingue Giovanni è la sua attenzione al vero, sembra quasi che si attardi con piacere nel descrivere i caratteri del volto dei personaggi e le caratteristiche degli animali. A far data da Giovanni da Milano si può parlare di naturalismo lombardo. Agnolo Gaddi affresca l’abside e con lui si conclude la scuola di Giotto. È lo stile più accademico e tranquillo, siamo intorno al 1380 e Agnolo realizza scene molto popolose e con molti elementi naturalistici. Con i loro affreschi le chiese rappresentavano un luogo di preghiera ma anche di divulgazione di storie e leggende; una di queste è la leggenda della santa croce. Si tratta di una delle leggende medievali più popolari.che racconta la storia dell’albero con il quale fu realizzata la croce sulla qual fu crocifisso il Cristo. La leggenda voleva che si trattasse dell’albero del bene e del male del paradiso terrestre. Da un ramoscello di quell’albero trapiantato sulla tomba di Adamo ad opera di Set (il figlio di Adamo) nacque un grande albero dal quale Salomone ricavò delle travi con le quali costruì un ponte a Gerusalemme. La regina di Saba rimase colpita da queste tavole a tal punto che vi si buttò di fronte in ginocchio prefigurando ciò che sarebbe accaduto in seguito. Salomone impaurito da questa premonizione seppellì le tavole sul fiume Siloe. Le tavole furono trovate da Ponzio Pilato e utilizzate per la costruzione della croce di Cristo. A questo punto spariscono di nuovo e le ritrova la Regina Elena, madre di Costantino recatasi in Palestina con lo scopo di ritrovare la croce di Cristo. Ma c’è un problema: si tratta della vera croce?, occorreva una prova, e per questo unsano uno stratagemma: mettono un morto che a contatto con la croce e questi risuscita. La storia poi continua con episodi diversi. Tutta la storia è rappresentata da Piero della Francesca nel S.Francesco di Arezzo e sono prefigurate da Agnolo Gaddi in Santa Croce. Agnolo Gaddi ama descrivere il personaggio che rappresenta in modo minuzioso, realizza scene che non hanno nulla a che fare con la scena principale, ciò ci fa capire come le coda dell’eredità giottesca ha un carattere molto descrittivo, molto decorativo, affabulatorio, anedottico (da aneddoti).

  8. #8
    sempre soccombente
    Data Registrazione
    05 Mar 2002
    Località
    Sparagonìa
    Messaggi
    895
     Likes dati
    0
     Like avuti
    1
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito



    Giotto, San Francesco riceve le stimmate, affreschi della Cappella Bardi (Santa Croce), 1320-1325.



  9. #9
    Sognatrice
    Data Registrazione
    05 Mar 2002
    Località
    Piacenza
    Messaggi
    11,135
     Likes dati
    191
     Like avuti
    775
    Mentioned
    20 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Fu proprio durante la visita a Santa Croce, come egli stesso racconta in “Roma, Napoli e Firenze”, che Stendhal fu preso da uno strano senso di stordimento, così violento da costringerlo ad uscire all’aperto, nella piazza… La vista dei capolavori, l'estasi della bellezza, il senso dello scorrere del tempo evocato dalle pietre secolari della basilica: fortissime emozioni che lo avevano sopraffatto.


  10. #10
    Forumista esperto
    Data Registrazione
    10 Jul 2002
    Messaggi
    10,207
     Likes dati
    0
     Like avuti
    9
    Mentioned
    5 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito


 

 
Pagina 1 di 2 12 UltimaUltima

Discussioni Simili

  1. Risposte: 15
    Ultimo Messaggio: 25-11-18, 00:57
  2. Risposte: 2
    Ultimo Messaggio: 03-06-13, 22:05
  3. CHIESA: VESCOVO AREZZO DONA A POVERI CROCE D'ORO E ANELLO
    Di Razionalista nel forum Politica Nazionale
    Risposte: 42
    Ultimo Messaggio: 06-04-10, 13:02
  4. Eurabia? Caxxate della Fallaci. La Croce Rossa nasconde la croce.
    Di destracristiana nel forum Politica Nazionale
    Risposte: 32
    Ultimo Messaggio: 06-12-05, 13:31
  5. Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 20-03-05, 13:07

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito